Sei depresso? L’algoritmo di Kintsugi lo riconosce dalla voce.

Il podcast del Caffettino della settimana scorsa preferito dalla mia community è stato quello di lunedì 6 giugno, in cui ho parlato di un’applicazione molto interessante, dotata di un algoritmo decisamente speciale.

L’app si chiama Kintsugi e, proprio grazie a un algoritmo, può capire se siamo depressi attraverso la nostra voce. In pratica Kintsugi utilizza dei biomarcatori vocali per misurare e prevedere lo stato del nostro benessere psichico. Si tratta di uno strumento discreto, scaricabile sullo smartphone e perciò utilizzabile ovunque. All’interno dell’app ci sono anche dei quiz per supportarci clinicamente, comprendere al meglio i nostri pensieri e le nostre emozioni. O almeno questa è la promessa che viene fatta sul sito www.kintsugihello.com. Un esperimento interessante, anche se ho dei dubbi quando affidiamo la nostra salute mentale alla tecnologia.

Non mi riferisco alla terapia online, perché trovo che sia...

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Netflix: in arrivo la pubblicità prima dei film e delle serie.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di mercoledì 1 giugno, in cui ho parlato della pubblicità in arrivo prima e dopo i film e le serie Netflix.

Ad oggi il noto servizio di streaming può contare sul product placement e sulle sponsorizzazioni che riguardano alcune tra le serie e i film più commerciali, ma a queste attività si aggiungerà anche l’advertising. Si tratta di una delle più grandi rivoluzioni nella storia della piattaforma, che fino ad oggi ha sempre fatto leva su un modello di business che non includeva la pubblicità. Invece, di qui a breve, la nuova politica commerciale di Netflix punterà sull’inserimento degli spot all’inizio e alla fine dei contenuti, che comunque non interromperanno la visione delle nostre serie e dei nostri film preferiti e saranno numericamente inferiori rispetto a quelli dei...

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Le pause di carriera non devono essere uno stigma - la ricerca LinkedIn.

Il podcast della scorsa settimana più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 16 maggio, in cui ho parlato di una recente ricerca di LinkedIn sulle pause di carriera.

I periodi di stop dal lavoro non devono più essere considerati un problema, soprattutto in Italia. Anche perché, stando allo studio di LinkedIn, le pause di carriera nel nostro Paese ormai sono all’ordine del giorno. I motivi sono i più disparati: c’è chi è obbligato a fermarsi perché perde il lavoro (il 14% del campione), chi sceglie di prendersi del tempo per decidere cosa fare in futuro (sempre il 14%), chi deve assistere una persona cara (il 13%), chi vuole acquisire nuove competenze (il 12%) e, purtroppo, c’è anche chi si ferma per burnout. In generale, ben il 43% degli intervistati si è trovato in una fase di pausa lavorativa per periodi di tempo più o meno lunghi.

Questa fotografia rappresenta...

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Identità digitali in Italia: lo Spid supera i 30 milioni.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di mercoledì 11 maggio, in cui ho fatto un ragionamento a partire dalla notizia che lo Spid ha da poco superato i 30 milioni di utenti.

Lo Spid, ossia il sistema pubblico di identità digitale creato nel 2016, solo nell’ultimo anno ha collezionato ben 10 milioni di attivazioni. Il motivo principale per cui le registrazioni hanno visto un’impennata così forte è certamente la pandemia, ma l’aumento degli utenti dipende anche da una serie di obblighi: infatti per effettuare alcune operazioni è necessario lo Spid, senza contare che partite IVA e aziende sono obbligate ad averlo. Il Ministro per l'Innovazione Tecnologica e la Transizione Digitale Vittorio Colao festeggia e ci informa che, per quanto riguarda lo Spid, è stato raggiunto in anticipo l’obiettivo del PNRR, ossia il Piano Nazionale di Ripresa e...

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Sono state chiuse le sale per esport in Italia.

La settimana scorsa, il podcast del Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di martedì 3 maggio, in cui ho parlato della recente chiusura di alcune sale per esport in Italia.

È un argomento molto importante per il nostro Paese, per i giovani, per il PIL, per lo sport ma anche per il futuro. La notizia, per l’appunto, è che l'Agenzia delle Dogane e Monopoli ha chiuso nei giorni scorsi diverse sale per esport, conosciute anche come sale LAN (Local Area Network). Per chi non lo sapesse, in questi locali si possono affittare postazioni pc e console per sfide e tornei con videogiochi come Fifa o Fortnite. Ho parlato in diverse occasioni dell’importanza degli esport e, in generale, del gaming, anche in termini economici. Ma il mondo della politica è miope rispetto agli addetti ai lavori che, come me, hanno chiaro il valore di questo settore.

Il problema è che la burocrazia si fonda su vecchie regole che magari...

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Il Caffettino Podcast compie 1.000 puntate!

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato di più quello di giovedì 28 aprile, dedicato a un grande traguardo raggiunto proprio dal podcast, che è arrivato alla cifra tonda delle mille puntate.

Si tratta di un record assoluto per un podcast dedicato alla tecnologia, perché per la prima volta in Italia un contenuto di questo tipo conquista un risultato del genere. Ma la soddisfazione più grande per me è aver imparato moltissimo da questa esperienza, oltre che dai numerosi mentor e amici che mi hanno ispirato negli ultimi anni. Tra le persone da cui ho imparato tanto, però, devo assolutamente citare i miei ascoltatori e, non ultimo, me stesso. Durante l’avventura del Caffettino posso dire di aver voluto smettere almeno tre volte e, l’ultima, gli amici della mia community Telegram mi hanno supportato e convinto del fatto che il mio era un percorso da portare...

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La Giornata della nostra Terra e l’iniziativa di Treedom.

La settimana scorsa, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di venerdì 22 aprile, Giornata della Terra, in cui ho parlato dell’importanza di salvaguardare il pianeta e di una bella iniziativa di Treedom.

La Giornata della Terra è un giorno speciale, perché ci ricorda quanto è importante darsi da fare per preservare l’ambiente. Questa ricorrenza cade un mese e un giorno dopo l’equinozio di primavera, è sostenuta da 193 Paesi ed è nata nel 1969. C’è da immaginare che all’epoca non ci fosse la stessa preoccupazione che c’è oggi per le tematiche ambientali, ma chi ha istituito la Giornata della Terra ci aveva visto lungo: i cambiamenti climatici e il surriscaldamento globale, che una volta si percepivano come relativamente gravi, ora sono problemi che viviamo quotidianamente sulla nostra pelle. Ma, tutt’ora, c’è chi non si rende conto...

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Fidarsi è la cosa più difficile del mondo di oggi.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di venerdì 8 aprile, in cui ho fatto una riflessione sulla fiducia.

Sono partito dal presupposto che oggi fidarsi è la cosa più difficile del mondo. Tralasciando i rapporti personali, pensiamo soltanto al nostro lavoro. Rimanendo in ambito professionale, è davvero arduo fidarsi delle persone: questo vale sia per quelle che lavorano all’interno della nostra organizzazione, sia per quelle esterne ad essa. Infatti tutti noi imprenditori e professionisti sappiamo che non è semplice delegare e aspettarsi che gli altri facciano le cose come ci aspettiamo. E allo stesso tempo è altrettanto difficile fidarsi dei clienti, che magari possono abbandonarci da un momento all’altro, o dei nostri fornitori. Di conseguenza, non ci fidiamo di nessuno.

D’altronde ci sono diverse situazioni che possono minare la...

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La creatività va allenata ogni giorno.

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha amato di più è stato quello di venerdì primo aprile, in cui ho fatto un ragionamento sulla creatività.

Sono partito, come faccio spesso, da un episodio personale: il fine settimana precedente sarei dovuto andare in gita insieme a mio figlio e alla mia compagna per goderci il sole primaverile, ma un piccolo malanno ci ha costretti a casa. Osservando i giochi che facevamo con il piccolo ho pensato che la creatività è del tutto naturale, nel senso che fa parte di ciascuno di noi. Ma al di là della creatività che serve per stare dentro quattro mura (come sanno bene i genitori), ho fatto anche una riflessione sul mio lavoro, che consiste nel creare cose che prima non c’erano. Spesso dimentichiamo che la creatività ha bisogno di essere allenata e siamo schiavi delle sovrastrutture.

In pratica ci vergogniamo terribilmente di vedere cose che gli altri...

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È da 10 anni che non sono più dipendente.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di venerdì 25 marzo, in cui ho fatto un ragionamento a partire dal fatto che dieci anni fa è stato il mio ultimo giorno da dipendente.

Infatti, proprio la scorsa settimana, guardando LinkedIn ho notato che da dieci anni esatti non sono più dipendente. Dal 2004 al 2012 ho avuto la fortuna di lavorare in tante imprese e agenzie, seguendo anche progetti di successo come quello dei Gormiti, la digital tranformation dello stesso gruppo Preziosi o il primo social di brand fuori dal coro per Sanpellegrino Nestlé. Sono stati otto anni veramente importanti, utili e formativi per diventare chi sono oggi. Colleghi, manager, capi: fondamentalmente chiunque ho incontrato in quel periodo ha aggiunto valore a quello che sono. E vi dirò di più. Sono state importanti anche le persone con cui mi sono scontrato.

Perché anche chi ostacola il...

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