Social network: nuovi strumenti per scoprire gli evasori fiscali

Il viceministro dell'Economia, Maurizio Leo, ha dichiarato che gli aggiornamenti sui social network potrebbero essere usati per contrastare l'evasione fiscale. Un fenomeno che in Italia rappresenta - dichiarazioni personali del politico - un macigno simile al terrorismo.

Questo è emerso nel corso di un'audizione convocata per presentare il concordato preventivo biennale, che dovrebbe consentire ai singoli di pattuire una quota da pagare per due anni evitando i controlli.

L'idea: utilizzare il data scraping - analisi dei dati raccolti sul web - per individuare immagini, video e status in cui si evince un netto contrasto tra dichiarazioni fiscali e tenore di vita. Il progetto è portato avanti con l'Agenzia delle Entrate e Sogei, controllata al 100% dal Ministero dell'economia e delle finanze.

La logica alla base dell'analisi

Secondo il viceministro Leo, le informazioni che si estrapolano dagli aggiornamenti...

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Arc Search, il browser che rivoluziona la ricerca con l'AI

Arc Search è il nome di un browser che diventa motore di ricerca. Un po' come avviene oggi con Google Chrome che ti permette di raggiungere qualsiasi punto del web digitando una query nel campo URL.

Però Arc Search - che per il momento funziona solo su iPhone e in inglese - fa qualcosa in più: crea una pagina con tutto quello che serve per rispondere alle tue esigenze. E lo fa sfruttando l'intelligenza artificiale. Quindi niente più SERP con lista di risultati ma un unico documento multimediale.

Da dove inizia l'evoluzione?

Questa nuova esperienza di navigazione fa capo al percorso svolto dalla società di riferimento: The Browser Company. Che nella home page del sito web ufficiale promette di costruire un modo migliore per usare internet. Come? Attraverso un browser speciale e pensato per semplificare il nostro lavoro:

"That can think as quickly as we do, take work off of our plates, and pull our creativity forward".

Lavorando su questo...

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Ruwiki, la Wikipedia russa. Di cosa si tratta?

Una Wikipedia russa. Ecco cos'è Ruwiki, un'enciclopedia online che riprende lo stile divulgativo dello storico portale lanciato da Jimmy Wales e Larry Sanger il 15 gennaio 2001. Il lancio, secondo le notizie riportate da Reuters, è avvenuto nel 2024 ma i test hanno preso il via già nel 2023. E in poco tempo i contenuti del portale ru.ruwiki.ru hanno superato quelli presenti su Wikipedia in lingua russa.

Come nasce Ruwiki e perché

Le tensioni tra il Cremlino e l'enciclopedia online più famosa del web sono cresciute, soprattutto dopo l'ultima invasione dell'Ucraina. E proprio tre mesi dopo, Vladimir Putin ha dato il via libera per la realizzazione di piattaforme alternative. Vladimir Medeyko – l’ex direttore di Wikimedia Russia, la versione russa dedicata a chi vive in questo paese – ha deciso di creare un arrangiamento differente.

Obiettivo finale: come suggerisce il Corriere della Sera, fare in modo che...

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Perché la Disney è in crisi negli USA?

Negli Stati Uniti d'America tira aria di crisi per la Disney e sembra che la causa sia il Woke, il politically correct estremo. Una tendenza che ha portato lo storico brand USA a rivedere e adattare diversi prodotti. Ma anche la produzione dei nuovi film di animazione non brilla, a parlare sono i dati d'incasso di Wish.

"Il film in 4 settimane (dicembre 2023, NdA) sembra aver esaurito il suo incasso arrivando a 50 milioni di dollari, molto meno delle attese. Per fare un paragone il grande successo Frozen II, uscendo a sua volta il 22 novembre del 2019, al suo quarto weekend aveva incassato 288 milioni di dollari".

Questi sono i dati confermati da Il PostAlla fine, di fronte a un investimento di 200 milioni di dollari ne ha incassato solo 180 a livello globale sottolineando un punto: le principesse Disney sono in crisi. Il sospetto è che l'estrema attenzione al politically correct abbia influenzato questa tendenza.

Il nuovo ciclo della Disney

Da diverso tempo, come...

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ChatGPT e Volkswagen: arriva l'integrazione sulle auto

La notizia: l'intelligenza artificiale arriva nel mondo automotive. Infatti, Volkswagen integra ChatGPT sulle sue auto e lo fa con un annuncio ufficiale sul blog aziendale (volkswagen-newsroom.com). La presentazione è avvenuta al CES 2024, che si è tenuto dal 9 al 12 gennaio (qui hai il video).

Sarà un'integrazione parziale e modulata, al momento solo i modelli MEB e MQB evo che utilizzano l'assistente vocale IDA avranno accesso all'integrazione tramite Cerence Chat Pro. Ovvero:

"The fastest and easiest way for automakers to integrate ChatGPT into their in-car assistant platforms with full flexibility, extensive customization, and low integration effort".

Riprendendo anche in questo caso le parole ufficiali, Cerence Chat Pro è un prodotto dedicato alle case automobilistiche per integrare ChatGPT nell'assistenza a bordo. Vantaggi per il brand tedesco?

  • Flessibilità.
  • User experience.
  • Personalizzazione.

Oltre a un abbassamento...

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Auto elettriche: piano da 930 milioni di Euro per incentivare l'acquisto

La notizia arriva da Bloomberg: secondo un documento visualizzato dalla redazione interna, il governo italiano sta valutando un piano da 930 milioni di Euro per incoraggiare l'acquisto di auto elettriche.

Nello specifico, si tratta di un classico meccanismo di rottamazione: tu restituisci un'auto a benzina o diesel e acquisti un veicolo elettrico. Ovviamente con delle agevolazioni sul prezzo.

Questi incentivi, secondo Bloomberg, dovrebbero consentire ai cittadini con un reddito annuo inferiore a 30.000 Euro di rottamare i modelli che hanno più di 20 anni. Il tutto a favore dell'auto elettrica.

In cosa consiste questo incentivo?

Il piano degli aiuti per acquistare vetture elettriche verrà presentato dal ministero delle Imprese e del Made in Italy giovedì 1 febbraio 2024. Saranno previsti sussidi che vanno dai 6.000 Euro senza rottamazione, fino ad un massimo di 13.750 Euro con rottamazione di veicoli Euro 2 e un ISEE basso. Non dimentichiamo gli...

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Perché il New York Times ha fatto causa a OpenAI?

La notizia è di quelle che possono fare la differenza e creare dei precedenti storici: il New York Times, uno dei quotidiani più importanti del globo, fa causa a OpenAI e alla Microsoft. Motivazione? Basta leggere il sottotitolo dell'articolo pubblicato proprio sulle pagine del suo sito web. Ecco l'estratto:

"Millions of articles from The New York Times were used to train chatbots that now compete with it, the lawsuit said".

Non basta questo per avere un quadro completo ma la sintesi è definita: c'è stata una violazione del copyright. Milioni di articoli del New York Times sono stati utilizzati per addestrare il chatbot che ora fa concorrenza al quotidiano americano (anche con edizione internazionale) fondato nel 1851.

Una precedente opzione risolutiva

La denuncia è solo l'ultima azione di un problema noto che il New York Times ha sollevato già all'inizio del 2023, e ad aprile - sempre secondo il quotidiano - è...

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Cosa cercano gli italiani su Google?

Sempre interessante sapere cosa cercano gli italiani su Google in un determinato periodo e come tutti gli anni è stato pubblicato il report ufficiale. Lo crea il team di Google Trends, strumento gratuito che ti consente di scoprire l'evoluzione delle ricerche che vengono digitate dal pubblico sul motore di ricerca. 

Quindi, oltre a offrire un ottimo strumento per effettuare delle ricerche approfondite e analizzare gli argomenti da affrontare, ad esempio, in un progetto di content marketing, ogni anno Google Trends ti permette di dare uno sguardo alle keyword più digitate sul web. Come avviene ogni anno.

Infatti, la tradizione del report pubblicato a dicembre è sedimentata. Prima si chiamava Zeitgeist, lo spirito del tempo, e aveva un aspetto leggermente diverso (puoi dare uno sguardo all'archivio). Oggi la sezione ha un nuovo titolo: Un anno di ricerche. Ebbene, cosa hanno digitato gli italiani negli ultimi mesi?

Gli argomenti di tendenza del...

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Ora Threads è disponibile anche in Europa (e in Italia)

Abbiamo già parlato di Threads e presentato le sue dinamiche: è un social network satellite di Instagram che riprende parte delle caratteristiche strutturali di X/Twitter. Fino a qualche giorno fa non era usabile in Europa a causa di problemi con la privacy e GDPR, ma dal 14 dicembre 2023 tutto è cambiato.

Il comunicato stampa ufficiale di Meta - la holding a capo di Facebook, Instagram e ovviamente Threads -  lancia ufficialmente questo nuovo social network anche in Europa. E quindi in Italia. In realtà l'annuncio è arrivato proprio da un threads, ovvero un post, pubblicato sul canale di Mark Zuckerberg.

Bastano poche parole, in pieno stile Twitter, per comunicare al mondo intero che le porte a questa nuova esperienza sono aperte. Ma cosa significa esattamente per i cittadini dell'UE e per noi italiani?

Le soluzioni nel nuovo Threads

Rispetto al primo lancio avvenuto a luglio sono cambiati diversi aspetti della comunicazione e dell'UX su...

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Intelligenza artificiale: nasce l'AI Alliance tra Meta e IBM

AMD, Intel, Cern, Sony Group, Red Hat, Roadzen, Cerebras, Dell Technologies, Oracle, Hugging Face. Sono solo alcuni dei 50 nomi che hanno sottoscritto l'AI Alliance, la nuova alleanza tra Meta e IBM per sviluppare un'intelligenza artificiale che deve avere tre caratteristiche fondamentali: responsabile, sicura e aperta. Queste sono le parole del comunicato ufficiale pubblicato sul sito web della IBM:

"Open and transparent innovation is essential to empower a broad spectrum of AI researchers, builders, and adopters with the information and tools needed to harness these advancements in ways that prioritize safety, diversity, economic opportunity and benefits to all".

Si punta sull'innovazione aperta e trasparente. Obiettivo? Consentire a ricercatori, creatori e utilizzatori di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale di sfruttare questi progressi in modo da dare priorità alla sicurezza. Ma anche alla diversità, alle opportunità economiche e...

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