La NATO nel 2023 lancerĂ  la sua prima call for startup.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana più apprezzato dalla mia community è stato quello di giovedì 10 novembre, in cui ho parlato della prima call for startup della NATO.

Il progetto si chiama Diana e ha l’obiettivo di trovare imprese innovative all’interno dei Paesi dell’Alleanza Nord Atlantica. In particolare, la NATO è alla ricerca di startup che si distinguano nei campi dell’intelligenza artificiale, della robotica, delle biotecnologie, del quantum computing, della cybersecurity e dello spazio. Per dirla tutta, sono previste anche altre gare per il prossimo anno, ma tutto inizierà ad aprile del 2023 proprio con Diana. Il Direttore Generale del progetto ha annunciato che ci sarà una rete di 63 centri per i test e di 9 siti per l’accelerazione. In Italia, le Officine Grandi Riparazioni (OGR) di Torino saranno uno dei siti per l’accelerazione delle imprese.

Ma non è tutto, perché nel nostro Paese ci saranno altri luoghi dedicati al progetto Diana: i centri della Marina...

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Il tabellone Parallel Reality nella rivoluzione degli aeroporti.

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di giovedì 18 agosto, in cui ho parlato di Parallel Reality, una vera rivoluzione che conquisterà gli aeroporti.

Molti di voi in questo periodo stanno utilizzando l’aereo e, allora, ne ho approfittato per descrivere questa nuova tecnologia estremamente innovativa introdotta da Delta Air Lines: Parallel Reality permette a diverse persone di guardare lo stesso display in aeroporto, sul quale ognuno vede le informazioni che riguardano specificamente il proprio volo. Questo sistema non si basa né sulla realtà virtuale né su quella aumentata e, soprattutto, non richiede l’utilizzo dello smartphone. Infatti, se spesso la tecnologia è strettamente legata ai device, in questo caso fa un enorme passo in avanti. Ma come funziona precisamente Parallel Reality?

In base alla nostra posizione all’interno dell’aeroporto, vediamo uno schermo personalizzato secondo le nostre necessità che ad esempio ci indi...

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Microsoft acquisirĂ  Netflix?

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 20 luglio, in cui ho parlato di Microsoft che potrebbe acquistare Netflix dopo un primo test.

Si tratta di un argomento sulla cresta dell’onda, perché c’è un gran vociare su questa possibile acquisizione. Sarà che la piattaforma di streaming da diverso tempo non naviga in buone acque e chissà, forse per questo motivo intanto ha scelto Microsoft come partner esclusivo per gestire la sua advertising. Un test che riguarderà un abbonamento economico, che al suo interno includerà proprio la pubblicità. Accanto a questo abbonamento ce ne sarà un altro premium, che non prevederà alcun tipo di pubblicità e darà agli utenti anche la possibilità di condividere lo stesso account con altre persone. Ma se la partnership tra i due colossi non si fermasse qui?

Infatti l’abbonamento economico firmato Microsoft potrebbe essere il punto di partenza per una collaborazione più ampia, perché second...

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Sei depresso? L’algoritmo di Kintsugi lo riconosce dalla voce.

Il podcast del Caffettino della settimana scorsa preferito dalla mia community è stato quello di lunedì 6 giugno, in cui ho parlato di un’applicazione molto interessante, dotata di un algoritmo decisamente speciale.

L’app si chiama Kintsugi e, proprio grazie a un algoritmo, può capire se siamo depressi attraverso la nostra voce. In pratica Kintsugi utilizza dei biomarcatori vocali per misurare e prevedere lo stato del nostro benessere psichico. Si tratta di uno strumento discreto, scaricabile sullo smartphone e perciò utilizzabile ovunque. All’interno dell’app ci sono anche dei quiz per supportarci clinicamente, comprendere al meglio i nostri pensieri e le nostre emozioni. O almeno questa è la promessa che viene fatta sul sito www.kintsugihello.com. Un esperimento interessante, anche se ho dei dubbi quando affidiamo la nostra salute mentale alla tecnologia.

Non mi riferisco alla terapia online, perché trovo che sia utile, dato che si basa su un rapporto tra persone nel quale la te...

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Instagram: la fine dell’importanza temporale nel feed.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato questa settimana, la mia community ha preferito quello di giovedì 20 gennaio, dedicato a Instagram e in particolare alla probabile fine dell’importanza temporale all’interno del proprio feed.

Infatti, secondo recenti rumors, Instagram starebbe per modificare l’unica cosa che è sempre rimasta invariata all’interno del social: la griglia del profilo personale. A rivelarlo è il programmatore e divulgatore Alessandro Paluzzi, che ha trovato una funzionalità all’interno di un’app beta di Instagram dal nome “modifica griglia”. Dai tweet di Paluzzi sembrerebbe che la funzione servirà per trascinare e rilasciare i post nella griglia all’interno del nostro profilo, permettendoci di modificare a piacimento l’ordine dei contenuti. Attualmente, invece, la griglia mostra i post dell’utente dal più al meno recente, risultando poco utile e allo stesso tempo non maneggevole.

Naturalmente però bisogna frenare l’entusiasmo: questa funzionalità p...

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L’auto diventa uno strumento di pagamento per Daimler.

Con il podcast del Caffettino vi racconto ogni giorno le ultime notizie in tema di business, marketing e innovazione. E lo faccio come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale, con una chiacchierata veloce e informale. Questa settimana, il Caffettino che la mia community ha amato di più è stato quello di martedì 16 novembre, in cui ho parlato di una grande novità del settore automotive. Infatti Daimler, casa automobilistica tedesca tra le più grandi del mondo, ha siglato un accordo con Visa per trasformare le automobili in veri e propri strumenti di pagamento, senza l’ausilio di altri device. Presto smetteremo di pagare con il cellulare e lo faremo con l’auto?

Sì, perché spesso sento dire dai visionari che lo smartphone sta cedendo il passo ad altre tipologie di strumenti. Tra questi ad esempio ci sono gli smart glasses, gli occhiali con la realtà aumentata come i Ray-Ban Stories, nati dalla collaborazione tra Facebook ed EssilorLuxottica. Ma neanche i visionari avev...

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Instagram ritira lo “swipe up” e aggiunge l’adesivo link e i mi piace alle Storie.

Ascolta "Instagram ritira lo "swipe up" e aggiunge l'adesivo link e i mi piace alle Storie" su Spreaker.

Nel mio podcast che si chiama il Caffettino parlo ogni giorno con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Gli argomenti vanno dal business al marketing, passando per il digital. Questa settimana, il Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di lunedì 30 agosto, in cui ho parlato di diverse novità che riguardano uno dei social più amati: Instagram. In breve, tra poco non ci sarà più lo “swipe up”, che sarà sostituito dagli adesivi con i link. Ma non è tutto, perché arriveranno anche i mi piace sulle Storie, già in fase di test per un numero molto ristretto di utenti. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’addio allo swipe up.

Questa funzionalità delle Stories, come forse saprete, permette di fare uno scroll verso l’alto per essere reindirizzati verso un link. Ma Instagram ha annunciato a The Verge che presto al suo posto ci ...

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Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post.

Ascolta "Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post" su Spreaker.

Nel mio podcast del Caffettino parlo ogni giorno di temi e notizie che riguardano il mondo del marketing, del business e del digital. E lo faccio come se io e il mio pubblico fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di mercoledì 21 aprile, in cui ho parlato di social network e in particolare di una novità che riguarda Instagram: infatti, in base ad alcune indiscrezioni e ad alcuni post su Twitter del leader di Instagram Adam Mosseri, la piattaforma starebbe testando il ritorno della possibilità di vedere il contatore dei like sotto ogni nostro post. Proprio come accadeva prima del 2019.

Infatti in quell’anno i vertici di Instagram avevano deciso di fare un esperimento: eliminare la visualizzazione del numero dei like sotto ai post, come avviene ancora oggi. Allora, in seguito a un tumulto generale de...

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Parti dal pubblico, non dal prodotto.

Ascolta "Parti dal pubblico non dal prodotto" su Spreaker.

Digital, marketing e business: sono questi gli argomenti principali che affronto ogni giorno all’interno del mio podcast che si chiama il Caffettino, un nome che ho scelto perché parlo con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana il Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 12 aprile, in cui ho voluto parlare di strategia: spesso infatti mi viene chiesto come si fa a monetizzare con i contenuti, ad esempio con un videocorso. La risposta è che bisognerebbe partire prima dal pubblico e soltanto in seguito passare al prodotto, anche se quasi tutti fanno esattamente il contrario.

L’errore più comune perciò è quello di cominciare a vendere. Sempre mantenendo l’esempio del videocorso, talvolta vedo dei professionisti e delle aziende che ne lanciano uno prima ancora di averlo realizzato: magari hanno fatto solo un’anteprima ed effettuano un test vedendo ...

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Josè Compagnone. Per una tecnologia più democratica.

Nel mio Live Show di giovedì 25 febbraio ho avuto un grande ospite: Josè Compagnone, esperto di UI e UX. Per dirlo con parole semplici, Josè si occupa di interfacce digitali e dell’esperienza degli utenti. A suo parere, se la user experience è un termine ormai abusato, non si parla mai di bad experience, perché i problemi legati all’usabilità si vedono solo quando ci sono: quando non ci sono, invece, significa che è stata fatta un’ottima catalogazione degli errori e che è stato risolto tutto. Un altro tema di cui si parla da tempo è l’umanizzazione delle interfacce: dal suo punto di vista l’unica cosa che conta è che l’azienda, comunicando anche attraverso il digitale, deve essere in grado di trasferire informazioni, fatti e notizie importanti per l’utente in modo che questo comprenda le argomentazioni di vendita, i vantaggi e la convenienza di un dato prodotto.

Il fatto è che l’azienda ha tante cose da dire a fronte di uno spazio molto ridotto, che è quello dello schermo. Senza con...

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