Chiude il Netflix della cultura: il nuovo fallimento statale.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato di più quello di giovedì 12 gennaio, dedicato al fallimento di ItsArt.

Per chi non lo sapesse, ItsArt è una piattaforma streaming dedicata alla cultura lanciata a maggio del 2020: voluta dall’ex ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, avrebbe dovuto cavalcare l’onda del lockdown ma ha iniziato ad avere problemi già a partire da dicembre del 2020. A dirla tutta, già quando ItsArt è nata si poteva immaginare come sarebbe andata a finire: il suo slogan semplicistico lanciato in conferenza stampa e nelle dichiarazioni politiche, cioè “il Netflix della cultura”, fa pensare in modo inquietante a quando gli startupper in erba comunicano la propria startup come “il Facebook italiano” o “la Amazon italiana”. In pratica, un fallimento in partenza.

ItsArt avrebbe dovuto promuovere il...

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Joe Rogan intervista Steve Jobs in AI: etica e efficacia.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di lunedì 17 ottobre, dedicato a una notizia interessante ma allo stesso tempo un po’ sconfortante.

Il podcaster americano Joe Rogan, noto per le sue provocazioni, ha usato l’intelligenza artificiale per intervistare il defunto Steve Jobs in una puntata del suo podcast. Rossella Pivanti, esperta di branding podcast e compagna di tanti eventi, mi ha taggato in un post su LinkedIn in cui parlava di questo podcast, focalizzandosi sulle sue implicazioni morali e sul suo contenuto. Personalmente ho un’idea netta riguardo al far “resuscitare” i morti, un modello che non è affatto nuovo sia nei podcast che nei video: ne avevo parlato tempo fa, perché si erano viste operazioni simili già nel 2020. Ma non solo, ci sono anche delle startup che hanno cavalcato questa idea.

Tra queste c’è StoryFile, che ha...

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Sorridete :)

Tra i cinque podcast che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di venerdì 18 febbraio, in cui ho parlato del potere del sorriso quando comunichiamo online e di persona.

Partiamo dall’assunto che tutti noi creiamo dei contenuti, anche se non siamo dei content creator che ad esempio realizzano podcast o video, per delle aziende oppure per il proprio pubblico. Lo facciamo quando ci colleghiamo su Zoom per un meeting con i colleghi o magari, se siamo studenti, quando partecipiamo alle lezioni online. In questi casi, i nostri contenuti consistono nel nostro volto e nella nostra voce. Ma spesso noi italiani, quando comunichiamo i nostri contenuti, sottovalutiamo l’importanza del sorriso, che invece è fondamentale per relazionarsi con gli altri. Perché dovremmo essere più sorridenti, comunicando in maniera rilassata e serena?

Il sorriso non è soltanto un elemento paraverbale fondamentale della comunicazione...

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La comunicazione non è cosa dici ma è SOLO quello che capiscono gli altri.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana più apprezzato dalla mia community è stato quello di venerdì 11 febbraio, in cui ho voluto fare una provocazione relativa al concetto di comunicazione.

Sul sito della Treccani la comunicazione è definita come “l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri”. E trasmettere significa far capire qualcosa agli altri. È proprio questa la provocazione: la comunicazione non consiste in ciò che diciamo o scriviamo, ma in quello che capiscono le persone. Invece spesso, ad esempio all’interno delle aziende, si arriva al paradosso per cui se non siamo compresi è colpa degli altri che non capiscono nulla. Al contrario, dovremmo renderci conto del fatto che se gli altri capiscono male significa semplicemente che abbiamo comunicato male. Potrebbe sembrare un ragionamento scontato, ma non è affatto così.

Infatti, mi capita spesso...

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Instagram: la fine dell’importanza temporale nel feed.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato questa settimana, la mia community ha preferito quello di giovedì 20 gennaio, dedicato a Instagram e in particolare alla probabile fine dell’importanza temporale all’interno del proprio feed.

Infatti, secondo recenti rumors, Instagram starebbe per modificare l’unica cosa che è sempre rimasta invariata all’interno del social: la griglia del profilo personale. A rivelarlo è il programmatore e divulgatore Alessandro Paluzzi, che ha trovato una funzionalità all’interno di un’app beta di Instagram dal nome “modifica griglia”. Dai tweet di Paluzzi sembrerebbe che la funzione servirà per trascinare e rilasciare i post nella griglia all’interno del nostro profilo, permettendoci di modificare a piacimento l’ordine dei contenuti. Attualmente, invece, la griglia mostra i post dell’utente dal più al meno recente, risultando poco utile...

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I social media sono finiti nel 2022.

Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.

Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.

Ma ...

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Instagram ritira lo “swipe up” e aggiunge l’adesivo link e i mi piace alle Storie.

Ascolta "Instagram ritira lo "swipe up" e aggiunge l'adesivo link e i mi piace alle Storie" su Spreaker.

Nel mio podcast che si chiama il Caffettino parlo ogni giorno con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Gli argomenti vanno dal business al marketing, passando per il digital. Questa settimana, il Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di lunedì 30 agosto, in cui ho parlato di diverse novità che riguardano uno dei social più amati: Instagram. In breve, tra poco non ci sarà più lo “swipe up”, che sarà sostituito dagli adesivi con i link. Ma non è tutto, perché arriveranno anche i mi piace sulle Storie, già in fase di test per un numero molto ristretto di utenti. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’addio allo swipe up.

Questa funzionalità delle Stories, come forse saprete, permette di fare uno scroll verso...

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Alta considerazione del pubblico: la soluzione per la tua attività.

Ascolta "Alta considerazione del pubblico: la soluzione per la tua attività" su Spreaker.

Questa estate ho voluto dare una svolta al mio consueto podcast del Caffettino, dove di solito in pochi minuti parlo con voi come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di notizie e tematiche focalizzate sul marketing, sul digital e sul business. Infatti in questo mese ho realizzato venti puntate speciali, in cui senza limiti di minutaggio mi sono dedicato a una serie di argomenti che mi stanno a cuore. Questa settimana, il Caffettino Estate che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di martedì 24 agosto, in cui ho parlato di quanto valore abbia il pubblico per gli imprenditori e per i professionisti, ma anche per gli artisti, per i creator e per i politici.

Di norma queste categorie sminuiscono l’importanza del pubblico: ad esempio i politici se ne ricordano solo in alcuni momenti e gli imprenditori lo vedono...

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So che non sai chi sono io: il paradosso di come fruiamo contenuti degli sconosciuti.

Ascolta "So che non sai chi sono io: il paradosso di come fruiamo contenuti degli sconosciuti" su Spreaker.

Il mio podcast si chiama il Caffettino, perché è una sorta di chiacchierata davanti a una macchinetta del caffè virtuale con chi mi ascolta. Dal lunedì al venerdì parlo di notizie e tematiche che di solito riguardano il digital, il marketing e il business. Ma nel Caffettino della settimana preferito dalla mia community, quello di martedì 22 giugno, ho trattato un argomento atipico, ossia il fatto che spesso fruiamo contenuti di persone che non conosciamo. E i content creator, ad esempio i blogger o i podcaster come me, danno per scontato che le persone al di fuori della loro community utilizzino i loro contenuti senza conoscerli. Perché c’è differenza tra la community e il pubblico.

Nel mio caso, mentre la mia community è costituita da persone che mi seguono da qualche puntata o che si sono affezionate da...

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Rossella Pivanti. Presente e futuro del podcast.

Giovedì 22 aprile, durante il mio Live Show, ho intervistato Rossella Pivanti, audio producer specializzata nella creazione di branded podcast, serie audio e audiodocumentari. Entrando nel vivo dell’argomento, le ho chiesto perché secondo lei un’azienda oggi deve fare podcast. A suo parere, per tanti anni alle aziende è stato detto di puntare sull’immagine, poi sul “metterci la faccia” e infine sui contenuti video. Oggi invece bisogna puntare sulla voce. Perché i brand attualmente hanno un logo, un colore, un’immagine o il volto di qualcuno, ma non hanno una voce: escludendo Autostrade e Trenitalia, gli altri brand infatti devono ancora capire che voce e che accento hanno.

A proposito di accenti, il problema di alcuni clienti che si avvicinano al mondo dei podcast è che sono alla ricerca di doppiatori perfetti e non di voci. Per Rossella il doppiaggio è un lavoro nobilissimo, ma utilizza linguaggi ed...

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