La comunicazione non è cosa dici ma è SOLO quello che capiscono gli altri.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana più apprezzato dalla mia community è stato quello di venerdì 11 febbraio, in cui ho voluto fare una provocazione relativa al concetto di comunicazione.

Sul sito della Treccani la comunicazione è definita come “l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri”. E trasmettere significa far capire qualcosa agli altri. È proprio questa la provocazione: la comunicazione non consiste in ciò che diciamo o scriviamo, ma in quello che capiscono le persone. Invece spesso, ad esempio all’interno delle aziende, si arriva al paradosso per cui se non siamo compresi è colpa degli altri che non capiscono nulla. Al contrario, dovremmo renderci conto del fatto che se gli altri capiscono male significa semplicemente che abbiamo comunicato male. Potrebbe sembrare un ragionamento scontato, ma non è affatto così.

Infatti, mi capita spesso di dover ribadire che abbiamo una responsabilità nel momento in cui comunichiamo: comunicare non significa esclusivamente dire o scrivere qualcosa, ma farlo con competenza. Perché la lingua serve per far passare un messaggio. E parlare o scrivere vuol dire anche avere la responsabilità di quello che arriva agli altri. In altre parole, abbiamo l’onere di “capire se le persone hanno capito” quello che abbiamo comunicato. Probabilmente, la difficoltà nel comprendere la vera natura della comunicazione sta in questo: normalmente nel mondo digitale creiamo dei contenuti che non ricevono immediatamente un feedback da parte degli utenti.

I feedback non arrivano per vari motivi: a volte l’algoritmo non ci premia, altre volte abbiamo comunicato nel momento sbagliato, altre ancora con lo strumento sbagliato. Ma in molti casi la ragione è che ciò che diciamo non interessa. Nella comunicazione personale, invece, abbiamo un riscontro immediato quando diciamo qualcosa di poco interessante, perché abbiamo di fronte una persona annoiata. Per concludere il mio ragionamento, vi invito a pensare che se le persone ci capiscono male (e magari accade più di una volta) è semplicemente perché non abbiamo studiato abbastanza la comunicazione, che ha delle regole e degli stili ben precisi.

E voi cosa ne pensate?

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