Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di sabato 19 novembre, dove con Max Corona ho parlato della storia dei biglietti da visita.
Il biglietto da visita è un oggetto di uso comune nel mondo del business ed è quasi impossibile che non ve ne sia passato almeno uno tra le mani, o che non abbiate dato il vostro a qualcuno. Se oggi questo strumento si sta digitalizzando sempre di più, è interessante scoprire quando è nato, qual era la sua funzione originaria e qual è stata la sua evoluzione all’interno della storia. Si tratta di un modo per capire i cambiamenti di un oggetto che ha offerto e offre tutt’ora moltissime possibilità di fare affari. Max Corona spiega come per raccontare la storia del primo strumento di auto-promozione dobbiamo partire proprio dal nome: perché si chiama biglietto da visita?
Facciamo un salto nel passato, andando indietro nel tempo fino al lontano 1500. All’epoca, tra la borghesia era co...
Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community di Guerrieri è stato quello di venerdì 11 marzo, in cui ho parlato dell’entusiasmo per il contatto fisico che ritorna con gli eventi.
Recentemente ho partecipato a Franchising Meet, un bell’evento di Scai Comunicazione che metteva in contatto persone che hanno un brand nel mondo del franchising con chi ha intenzione di lanciarne uno. E nel nome dell’evento c’è la parola “meet", che è anche uno degli strumenti che insieme a Zoom e a Microsoft Teams abbiamo utilizzato spesso, specie negli ultimi anni. Il nome della piattaforma significa “incontro”, anche se si tratta di incontri digitali. Per carità , io amo il digital public speaking, al punto che su Learnn ho un corso dedicato a questo argomento. Però devo ammettere che quando vedo delle persone che parlano faccia a faccia, un po’ mi emoziono.
Perché è bello vedere degli esseri umani che si confrontano dal vivo spendendo il proprio tempo in una relazione...
Nel mio podcast del Caffettino normalmente parlo in meno di quattro minuti di notizie e temi che riguardano il mondo del digital, del marketing e del business. E lo faccio come se io e il mio pubblico fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. In occasione dell’estate, però, ho deciso di sperimentare realizzando venti podcast senza limiti di minutaggio che affrontano ciascuno un argomento diverso in totale relax. Questa settimana, il Caffettino Estate preferito dalla mia community è stato quello di martedì 3 agosto, in cui ho parlato di vittorie e di sconfitte, prendendo spunto da uno degli ultimi e sorprendenti avvenimenti relativi alle Olimpiadi di Tokyo.
Di solito ci dicono che dobbiamo vincere sempre, ma almeno ora che è estate potremmo anche pensare di pareggiare, rilassandoci un po’. Proprio come è accaduto agli atleti Mutaz Barshim e Gianmarco Tamberi....
Ascolta "Attenzione alle aziende che..." su Spreaker.
Avete mai ascoltato il mio podcast? Si chiama Caffettino, perché ogni giorno è come se chiacchierassi con il mio pubblico di fronte a una macchinetta del caffè virtuale. Lo pubblico dal lunedì al venerdì alle 7:30 e le tematiche che affronto riguardano il mondo del marketing, del digital e del business. Questa settimana, il Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di lunedì 28 giugno, in cui ho voluto mettervi in guardia dalle fregature che spesso derivano dal fatto di lavorare, collaborare o fare partnership con alcune tipologie di aziende. I casi sarebbero moltissimi, ma mi sono concentrato su tre tipi di aziende dalle quali è meglio stare lontani.
Nel mio podcast del Caffettino, che pubblico ogni mattina alle 7:30, chiacchiero con voi come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di digital, di marketing e di business. In realtà , però, questa settimana il Caffettino preferito dalla mia community è stato un po’ particolare: nel podcast di mercoledì 19 maggio, infatti, ho voluto fare una riflessione personale a partire dalla notizia della scomparsa di Franco Battiato, avvenuta il giorno prima. Solitamente mi dà fastidio commentare la morte del personaggio di turno, magari con un post di circostanza. Ma stavolta voglio ricordare questo grande artista facendo un ragionamento sulla sperimentazione.
L’incredibile abilità nello sperimentare è sicuramente una delle qualità che caratterizzavano Francesco Battiato. Ebbene sì, Francesco, perché il musicista venne ribattezzato Franco nel 1967, quando Giorgio Gaber lo in...
Ascolta "Parti dal pubblico non dal prodotto" su Spreaker.
Digital, marketing e business: sono questi gli argomenti principali che affronto ogni giorno all’interno del mio podcast che si chiama il Caffettino, un nome che ho scelto perché parlo con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana il Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 12 aprile, in cui ho voluto parlare di strategia: spesso infatti mi viene chiesto come si fa a monetizzare con i contenuti, ad esempio con un videocorso. La risposta è che bisognerebbe partire prima dal pubblico e soltanto in seguito passare al prodotto, anche se quasi tutti fanno esattamente il contrario.
L’errore più comune perciò è quello di cominciare a vendere. Sempre mantenendo l’esempio del videocorso, talvolta vedo dei professionisti e delle aziende che ne lanciano uno prima ancora di averlo realizzato: magari hanno fatto solo un’anteprima ed effettuano un test vedendo ...
Ascolta "Basta fughe in avanti: lavoriamo per oggi" su Spreaker.
Ogni mattina alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, un appuntamento di fronte a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di temi e notizie che ruotano attorno al mondo del digital, del marketing e del business. Questa settimana, il Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 29 marzo, in cui ho espresso un concetto molto semplice ma spesso sottovalutato: dovremmo dire basta alle fughe in avanti, in un futuro remoto che forse neanche vivremo. In particolare, ho spiegato brevemente perché queste fughe in avanti sono assolutamente nocive per il business, anche se ci sono tanti futurologi che amano parlare di un futuro lontano.
Queste persone, che fanno previsioni a lungo termine più o meno credibili su come sarà il futuro, trovano una sorta di scusa per non fare nulla nel breve periodo. Una scusa che li porta a non muoversi quasi per niente, dato che a loro parere tutto è già vecchio e ...
Ascolta "Basta scuse, dobbiamo impegnarci di piĂą" su Spreaker.
Chi mi segue sa che dal lunedì al venerdì, alle 7:30 del mattino, pubblico il podcast del Caffettino, un appuntamento di fronte a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di notizie, tendenze e tematiche che ruotano attorno al mondo del digital, del marketing e del business. Questa settimana, però, il Caffettino che ha registrato il maggior numero di ascolti è stato quello di venerdì 19 marzo, che a dirla tutta è stato un po’ acido. Infatti ho parlato di un principio a mio avviso molto importante: se le cose non funzionano, invece di trovare scuse dobbiamo soltanto impegnarci di più. Spesso mi chiedono: come faccio a migliorare? Come faccio a rendere di più?
Queste persone solitamente pensano che il problema risieda all’esterno, ad esempio in uno strumento che non funziona. Ma la verità che bisogna ammettere a se stessi è che di norma il problema siamo proprio noi, che dobbiamo darci maggiormente da fare. Si tratt...
Ascolta "I soldi si fanno sul lungo termine" su Spreaker.
Dal lunedì al venerdì alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, un appuntamento davanti a una macchinetta del caffè virtuale per chiacchierare insieme a voi di news e tematiche che ruotano attorno al mondo del digital, del marketing e del business. Questa settimana il Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 1 marzo, in cui ho parlato proprio di business e in particolare del fatto che bisogna pensare a lungo termine, perché solo questa strategia permette di far guadagnare gli imprenditori. Il fatto è che siamo troppo abituati a pensare a breve o a brevissimo termine, sempre all’ora e all’oggi, al massimo al domani.
Al contrario, siamo poco allenati a fare progetti a medio e a lungo termine. Ciò avviene perché chiaramente il mondo del business è molto frenetico e veloce, ma anche perché quello della comunicazione ci obbliga a pensare sempre al presente e al futuro prossimo. Ma se ragioniamo con un...
Nel mio Live Show di giovedì 25 febbraio ho avuto un grande ospite: Josè Compagnone, esperto di UI e UX. Per dirlo con parole semplici, Josè si occupa di interfacce digitali e dell’esperienza degli utenti. A suo parere, se la user experience è un termine ormai abusato, non si parla mai di bad experience, perché i problemi legati all’usabilità si vedono solo quando ci sono: quando non ci sono, invece, significa che è stata fatta un’ottima catalogazione degli errori e che è stato risolto tutto. Un altro tema di cui si parla da tempo è l’umanizzazione delle interfacce: dal suo punto di vista l’unica cosa che conta è che l’azienda, comunicando anche attraverso il digitale, deve essere in grado di trasferire informazioni, fatti e notizie importanti per l’utente in modo che questo comprenda le argomentazioni di vendita, i vantaggi e la convenienza di un dato prodotto.
Il fatto è che l’azienda ha tante cose da dire a fronte di uno spazio molto ridotto, che è quello dello schermo. Senza con...
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