Come sono nati i biglietti da visita? Con Max Corona.

Nov 22, 2022

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di sabato 19 novembre, dove con Max Corona ho parlato della storia dei biglietti da visita.

Il biglietto da visita è un oggetto di uso comune nel mondo del business ed è quasi impossibile che non ve ne sia passato almeno uno tra le mani, o che non abbiate dato il vostro a qualcuno. Se oggi questo strumento si sta digitalizzando sempre di più, è interessante scoprire quando è nato, qual era la sua funzione originaria e qual è stata la sua evoluzione all’interno della storia. Si tratta di un modo per capire i cambiamenti di un oggetto che ha offerto e offre tutt’ora moltissime possibilità di fare affari. Max Corona spiega come per raccontare la storia del primo strumento di auto-promozione dobbiamo partire proprio dal nome: perché si chiama biglietto da visita?

Facciamo un salto nel passato, andando indietro nel tempo fino al lontano 1500. All’epoca, tra la borghesia era comune creare dei fogli di carta decorati per chiedere udienza ai nobili: i biglietti da visita, appunto. Nel momento in cui il nobile di turno riceveva il foglio decideva, in base alla qualità del disegno, se chi lo presentava era degno o meno di trascorrere del tempo con lui. In particolare, più il biglietto da visita era articolato e colorato, maggiori erano le chance di essere ricevuti. Le persone chiedevano un incontro per i motivi più disparati: magari per parlare al nobile di un potenziale terreno da affittare, oppure addirittura per chiedere la mano di sua figlia.

In seguito, quando la nobiltà perse d’importanza, i biglietti da visita iniziarono a essere distribuiti dagli artigiani per descrivere ciò che erano in grado di fare per i loro potenziali clienti. A quel punto, perciò, questo strumento diventa molto più simile ai nostri attuali biglietti da visita con cui ci presentiamo. Ad ogni modo, c’è da dire che attualmente questi oggetti hanno perso un po’ del loro appeal, anche se hanno ancora importanza per determinate categorie di professionisti. E poi oggi esistono anche i biglietti da visita NFC, cioè digitali, nel senso che basta avvicinare lo smartphone all’oggetto per recuperare tutte le informazioni, senza ricevere fisicamente il biglietto.

E voi cosa ne pensate?

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