Durante il Live Show di giovedì 26 novembre sono stato felice di intervistare Andrea Santagata, Direttore Generale di Mondadori Media. Una realtà strepitosa, se si pensa che ha moltissime community per un totale di 35 milioni di fan. Mondadori Media li segue attraverso oltre cento profili su sei differenti piattaforme. Parliamo di un’azienda che crede profondamente nei social non come strumento tattico, ma come nuovo paradigma d’interazione tra le persone e tra i media e le persone. Mondadori Media rappresenta l’unione di due storie: la prima è quella di Mondadori, che entra nel mondo dei media addirittura ottant’anni fa e che nel tempo si è evoluta, partendo dai magazine per arrivare anche agli eventi, al digitale e ai social, senza contare le trasmissioni televisive.
Si pensi a Focus, il piĂą importante magazine di scienze e tecnologia a livello mondiale, che Mondadori Media rappresenta in Italia: nel nostro Paese viene letto da diversi milioni di persone in versione cartacea, rapp...
Ascolta "A Netflix non piace lo smart working" su Spreaker.
In questo caffettino ragioniamo su una notizia che mi ha stupito molto e che dimostra come lo smart working non piaccia a tutti. Reed Hastings, il co-fondatore e CEO del gruppo Netflix, recentemente ha rilasciato un’intervista al Wall Street Journal parlando di cultura aziendale, di iniziative in programma per il futuro della piattaforma e, non ultimo, di smart working. Nel momento in cui gli è stato chiesto se ci sono benefici legati al rimanere a casa dei collaboratori, Hastings ha risposto: “No, non vedo alcun aspetto positivo. Non essere in grado di incontrarsi di persona, in particolare a livello internazionale, è super negativo”. Quale futuro aspetta i dipendenti di Netflix?
Al momento non c’è ancora nessuna data certa per il loro rientro in ufficio, ma quando la crisi sanitaria lo consentirà gli impiegati torneranno alle proprie postazioni. In particolare, stando alla volontà espressa dal CEO dell’azienda, non appen...
Ascolta "Nonna videogamer incanta il web: 84 anni e 1 milione di follower" su Spreaker.
Questo Caffettino è dedicato al mondo dei gamer e in particolare a una categoria di videogiocatori molto particolare: quella degli anziani, capaci di conquistare milioni di follower rubando la scena ai più giovani. Un esempio su tutti è quello di Shirley Curry. Questa signora di 84 anni che vive nell’Ohio, negli Stati Uniti, qualche anno fa si è iscritta a YouTube per caricare le proprie sessioni di gameplay con un videogioco RPG, sigla che sta a indicare i giochi di ruolo d’azione. E oggi la donna può vantare quasi 1 milione di follower. Non ci credete? Andate a vedere con i vostri occhi il suo canale, molto semplice da trovare perché si chiama con il suo nome.
Nella descrizione del suo profilo YouTube si può leggere che la signora è vedova, con quattro figli e molti nipoti. A questi si aggiungono gli innumerevoli nipotini acquisiti che la incoraggiano di continuo online: scorrendo i commenti s...
Benvenuti al Caffettino, dove solitamente analizziamo le notizie che riguardano il mondo della comunicazione, del marketing e dei social. Oggi però voglio parlarvi di un argomento particolare, partendo da un antico detto orientale che recita: “Non aprire un negozio se non sai sorridere”. Effettivamente se ci pensate bene si tratta di un proverbio quanto mai vero e attuale, perché sappiamo come talvolta sia frustrante entrare in un negozio e trovare una persona che tenta di venderci qualcosa, senza possedere grandi qualità comunicative. Ma al di là delle nostre esperienze nel mondo reale, questa massima è applicabile anche al mondo digitale e dei social?
La risposta naturalmente è sì. Infatti quando comunichiamo in forma digitale, scriviamo, facciamo dei vocali o dei podcast, l’imperativo è sorridere. Forse alcuni di voi si staranno chiedendo come si fa a sorridere sul digitale. Innanzi tutto sappiamo benissimo che per quanto riguarda i podcast questa cosa si sente facilmente. E anche ...
Business, social e marketing. Sono questi i temi principali che affrontiamo ogni giorno nel Caffettino e, a volte, lo facciamo con l’ausilio di alcuni studi che ci forniscono dati interessanti per capire come cambia il mondo. A questo proposito oggi parliamo di un’indagine effettuata da GoDaddy, che supporta le aziende nella loro trasformazione digitale e che ha svelato le debolezze delle micro imprese specie durante il periodo di lockdown. In particolare, dall’analisi emerge come su 305 “botteghe” prese in esame, soltanto il 41% possiede un sito web rilevabile con i motori di ricerca. Il campione è costituito da piccole realtà con un fatturato di 200mila euro l’anno.
Di queste micro imprese con un sito web, inoltre, solo il 27% riesce a fare in modo che i clienti visitino il sito, con volumi di traffico che superano le 500 visite al mese. Sono numeri preoccupanti per due ragioni: in primo luogo il fatto che così poche aziende abbiano una presenza online significa che tendenzialmente ...
Nel Caffettino di oggi parliamo del complesso rapporto tra social network e adolescenti, un argomento che talvolta viene trascurato ma che vale la pena affrontare per comprendere come oggi i più giovani si relazionano con il mondo digitale. In particolare, andiamo ad analizzare l’indagine “Adolescenti e stili di vita”, realizzata dal Laboratorio di Adolescenza e dall’Istituto di Ricerca Iard, due centri di studio sui più giovani. Iniziamo col dire che per i ragazzi si abbassa l’età media di accesso e aumentano le ore sulle piattaforme: circa il 60% degli intervistati ha avuto il primo cellulare tra i dieci e gli undici anni, ma oltre il 28% lo ha avuto in regalo prima dei dieci anni.
Per quanto riguarda i social network, il 54% del campione inizia la sua vita in rete tra gli undici e i dodici anni, mentre il 12% anche prima dei dieci anni. C’è una notevole differenza tra questo comportamento e quello di chi, come me, ha iniziato a utilizzare Internet alla fine degli anni Novanta esclu...
Quello di oggi è un Caffettino un po’ speciale, che mette da parte le notizie che riguardano il mondo del digitale e del business per regalarvi un momento di riflessione. Perché? Perché non abbiamo mai l’occasione di fermarci, fare un ragionamento compiuto e confrontarci con quello che ci accade nella vita di tutti i giorni. Il fatto è che siamo in una situazione difficile, perché stiamo affrontando grandi difficoltà dal punto di vista economico, ma c’è anche un’altra questione: tutti viviamo la differenza tra ciò che riportano le notizie, i social, la realtà delle grandi aziende e le nostre vicende personali, che allo stesso modo possono crearci un po’ di disagio.
Il Caffettino di oggi è dedicato a tutti noi, specie a chi ragiona molto su ciò che accade nella realtà che ci circonda. Chi è iscritto al mio canale e al mio gruppo Telegram sa che per quanto mi riguarda, il lunedì è sempre un giorno particolare, in cui racconto i miei pensieri personali. Di solito, però, cerco sempre di l...
Benvenuti al Caffettino, il podcast quotidiano che vi aggiorna sulle tematiche relative al mondo del business, del marketing e dei social. Oggi inizio da una domanda che potrebbe sembrare quasi ovvia: da cosa bisogna partire per sviluppare un progetto digitale? In realtà quando ci poniamo questa domanda diamo per scontato di sapere che cos’è un progetto digitale, ma talvolta facciamo confusione. Anche se molti credono di avere la risposta a portata di mano, la verità è che ci vuole esperienza per progettare un’attività digitale ed evitare diversi errori che vengono fatti in questo ambito. Perciò voglio darvi tre consigli per affrontare al meglio questo tipo di progetti.
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Nel Caffettino di oggi mettiamo da parte le notizie di tecnologia e i consigli di marketing per parlare di una curiosità che riguarda il mondo dei cellulari, in particolare quelli Android. Infatti c’è un’immagine che ha la capacità di mandare in crash il sistema di questi dispositivi se impostata come sfondo. La foto mostra un’isola al centro di un lago di montagna, con sopra un cielo nuvoloso permeato dai raggi crepuscolari del sole: un’immagine rilassante che potrebbe sembrare lo sfondo ideale per la homepage del cellulare, ma che invece ha la capacità di rendere inutilizzabile gli smartphone Android. Cosa accade di preciso se si utilizza la foto come sfondo?
Se si scarica l’immagine e la si imposta come sfondo del telefono ha inizio un loop ininterrotto: dopo pochi istanti lo smartphone comincia a spegnere e a riaccendere il display e questo processo continua anche se di effettua il riavvio del sistema. Perciò, nel caso in cui si ricevesse questa foto, la cosa migliore da fare è ce...
Il Caffettino di oggi è caldo di novità che riguardano il mondo del digitale, perché We Are Social e Hootsuite hanno pubblicato il report Digital 2020, che analizza i cambiamenti dello scenario digitale in un anno e i possibili trend futuri. E allora partiamo dal primo dato saliente della ricerca, che riguarda le piattaforme più utilizzate dagli italiani: la classifica vede Youtube di Google in testa con l’88% di utenti, seguito dalle piattaforme proprietà di Facebook quali WhatsApp (83%), Facebook (80%), Instagram (64%) e Messenger (57%). Numeri che mostrano il monopolio digitale di Big G e del gruppo di Zuckerberg, in competizione per avere il predominio l’uno sull’altro.
Il secondo dato rilevante è che Pinterest passa dal 24% al 29%: anche se la piattaforma non è mai stata molto valorizzata dagli italiani, negli ultimi dodici mesi guadagna qualche posizione perché permette di mettere o “pinnare” sulle nostre bacheche gli oggetti che potremmo acquistare via ecommerce, oltre a essere...
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