Qualche dato sul rapporto tra social network e adolescenti.

Jul 14, 2020

Nel Caffettino di oggi parliamo del complesso rapporto tra social network e adolescenti, un argomento che talvolta viene trascurato ma che vale la pena affrontare per comprendere come oggi i più giovani si relazionano con il mondo digitale. In particolare, andiamo ad analizzare l’indagine “Adolescenti e stili di vita”, realizzata dal Laboratorio di Adolescenza e dall’Istituto di Ricerca Iard, due centri di studio sui più giovani. Iniziamo col dire che per i ragazzi si abbassa l’età media di accesso e aumentano le ore sulle piattaforme: circa il 60% degli intervistati ha avuto il primo cellulare tra i dieci e gli undici anni, ma oltre il 28% lo ha avuto in regalo prima dei dieci anni.

Per quanto riguarda i social network, il 54% del campione inizia la sua vita in rete tra gli undici e i dodici anni, mentre il 12% anche prima dei dieci anni. C’è una notevole differenza tra questo comportamento e quello di chi, come me, ha iniziato a utilizzare Internet alla fine degli anni Novanta esclusivamente dal computer. Perché un conto è avere uno smartphone in mano all’età di dieci anni e poter accedere in ogni momento a qualsiasi contenuto o social network, un conto è avere a disposizione un tempo limitato per utilizzare il computer e di conseguenza Internet. Senza contare che molti giovanissimi utilizzano lo smartphone senza applicazioni di protezione.

Un ulteriore dato molto interessante che emerge dalla ricerca riguarda l’utilizzo dello smartphone e in particolare dei social durante le ore notturne: soltanto il 6,8 dei ragazzi afferma di dormire almeno nove ore per notte, quantità di sonno adatta alla loro età, mentre il 20% dorme addirittura meno di sette ore. Molti giovani inoltre sostengono di avere problemi ad addormentarsi e al 66% capita di svegliarsi di notte senza riuscire più a riprendere sonno. E cosa fanno gli adolescenti quando non riescono ad addormentarsi? Il 44% di loro naviga su Internet o utilizza i social, mentre soltanto il 10% legge un libro. Ma c’è anche un’altro problema in aumento tra i ragazzi.

Infatti dall’indagine risulta che il 40% dei giovani sia entrato in contatto direttamente o indirettamente con almeno un episodio di cyberbullismo. Fortunatamente, però, il 56% di loro afferma che la prima cosa da fare nel caso in cui si diventi vittima di cyberbullismo sia avvisare i genitori. A questo punto, viene da chiedersi come si possa migliorare il rapporto tra social network e adolescenti. La risposta non è la proibizione, ma basterebbe insegnare ai ragazzi delle elementari come i usano i social, invece di vederli sempre come un momento di svago e non di creatività o di lavoro. In breve, c’è da fare molto sia dal punto di vista culturale che imprenditoriale.

E voi cosa ne pensate?

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