Report Digital 2020: un anno di digitale.

Feb 18, 2020

Il Caffettino di oggi è caldo di novità che riguardano il mondo del digitale, perché We Are Social e Hootsuite hanno pubblicato il report Digital 2020, che analizza i cambiamenti dello scenario digitale in un anno e i possibili trend futuri. E allora partiamo dal primo dato saliente della ricerca, che riguarda le piattaforme più utilizzate dagli italiani: la classifica vede Youtube di Google in testa con l’88% di utenti, seguito dalle piattaforme proprietà di Facebook quali WhatsApp (83%), Facebook (80%), Instagram (64%) e Messenger (57%). Numeri che mostrano il monopolio digitale di Big G e del gruppo di Zuckerberg, in competizione per avere il predominio l’uno sull’altro.


Il secondo dato rilevante è che Pinterest passa dal 24% al 29%: anche se la piattaforma non è mai stata molto valorizzata dagli italiani, negli ultimi dodici mesi guadagna qualche posizione perché permette di mettere o “pinnare” sulle nostre bacheche gli oggetti che potremmo acquistare via ecommerce, oltre a essere utile a questi ultimi per promuovere i propri prodotti. Dal canto suo, TikTok entra per la prima volta nel report con l’11% di utenti, una percentuale considerevole se si pensa che fino all’anno scorso questo social non esisteva e data dal fatto che la Generazione Z è sempre più attiva nella creazione di contenuti, a differenza di qualche tempo fa.


Passiamo ora ai numeri che riguardano il gaming: pensate che un italiano su otto, ossia oltre il 5% del totale, ha visto giocare online altre persone, con la conseguenza che il mondo del live streaming entra di diritto in un ambito più mainstream. Inoltre giocano quattro italiani su cinque e quasi due su cinque possiedono una console, con la quale spendono quasi cinquanta minuti ogni giorno. L’altro dato che vale la pena sottolineare è che il 5% delle persone quest’anno ha assistito almeno una volta a un torneo di esports: anche in questo caso parliamo di un’industria che coinvolge le nuove generazioni impossibile da ignorare, ma che spesso viene sottovalutata.


Andiamo ai comportamenti sociali che cambiano nel nostro Paese e in particolare all’ecommerce: in un anno gli utenti che hanno effettuato un acquisto online sono passati dal 77% al 78% e sono aumentate anche le ricerche pre acquisto sui motori di ricerca, in particolare dall’86% all’87%. Inoltre il 40% degli acquisti viene fatto da smartphone. Per quanto riguarda quest’ultima percentuale, sarebbe interessante avere anche un dato specifico che ci dica quante persone comprano tramite Amazon: ormai siamo tutti abituati ad acquistare prodotti dall’applicazione mobile di Amazon, ma sarebbe curioso capire anche quali sono i suoi competitor.


Per quanto riguarda il digital advertising, la spesa in un anno è aumentata del 10% in generale e del 20% in particolare sui social media. Ciò non significa affatto che questi ultimi rappresentano il canale più efficace di vendita, visto che stando ai dati il 45% degli italiani scopre nuovi prodotti e brand mediante la ricerca e non all’interno degli stessi social. Ma c’è anche un altro aspetto importante da considerare: solo il 17% degli utenti che ricerca prodotti online ha un budget di spesa effettivo, perciò si può dire che spendiamo molto di più sui social che in seguito alla ricerca, la quale in ogni caso resta il nostro canale privilegiato per cercare un nuovo prodotto.


Sempre sul fronte dei comportamenti sociali, c’è da evidenziare come più di un italiano su due ammette di avere serie preoccupazioni riguardo le fake news, argomento che abbiamo trattato più volte all’interno del nostro Caffettino: il 52% del campione non sa se le informazioni che ha a disposizione sono corrette ed è preoccupato di come viene gestita l’informazione. Questa percentuale si discosta di qualche punto percentuale rispetto ai dati globali rilevati dall’osservatorio Digital 2020 di We Are Social e Hootsuite, dato che mediamente nel mondo gli utenti preoccupati per la piega che sta prendendo il tema delle fake news sono il 56%.


Altro dato degno di nota è che il 4,8% degli italiani possiede una criptovaluta, probabilmente anche sull’onda del Bitcoin che negli ultimi dodici mesi è stato promosso in maniera importante anche all’interno del nostro Paese. Di certo c’è ancora da capire quale sarà il futuro delle criptovalute e in primo luogo quello della Libra, la moneta digitale di Facebook con la quale il social più grande del mondo spera di muovere i primi passi nel settore dell’ecommerce e dei pagamenti online: il lancio della Libra, che sarebbe dovuto avvenire in gennaio, è stato posticipato diverse volte e bisogna ancora capire come i social e le piattaforme permetteranno di utilizzarla.


Altre tendenze importanti riguardano le piattaforme di streaming, gli assistenti vocali e la realtà virtuale: il primo dato è che il 60% degli italiani utilizza Netflix, Amazon Prime Video e altri servizi di streaming. Inoltre cresce di ben 5 punti percentuali rispetto allo scorso anno l’utilizzo di Amazon Alexa, di Google Assistant e degli altri assistenti vocali. Infine solo il 3% degli italiani utilizza o ha utilizzato sistemi di realtà virtuale negli ultimi dodici mesi, a dimostrazione del fatto che di tanto in tanto alcune tecnologie come la VR sembrano avere grandi prospettive di successo, ma in seguito per problemi tecnici o di utilizzo vengono lasciate indietro.


E voi cosa ne pensate?


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