Quante persone usano social network nei vari Paesi: il confronto 2020-2025.

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Chi mi segue sa che ogni mattina, alle 7:30, pubblico sulle principali piattaforme il mio podcast del Caffettino. È un appuntamento quotidiano di fronte a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di news e tematiche che riguardano il business, il marketing e il digital. Questa settimana, il Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di giovedì 16 settembre, in cui ho parlato di alcuni dati molto interessanti sull’uso dei social da parte di vari Paesi del mondo, mettendo a confronto i numeri del 2020 e quelli previsti per il 2025. Paradossalmente, il Paese con il maggior numero di persone che hanno avuto accesso ai social nel 2020 è stato la Cina.

Questo può sembrare strano, dato che per decisione del governo in Cina non sono raggiungibili Facebook, Instagram, Twitter e altre piattaforme molto popolari. Eppure, nel 2020, ben 926,8 milioni di persone si sono collegate ...

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Per lavorare bisogna fare più network e meno social.

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Vi interessano il marketing, il digital e il business? Allora il Caffettino è il podcast che fa per voi. Si chiama così perché ogni giorno cerco di risvegliare il vostro interesse parlando di tematiche e news che riguardano proprio questi argomenti, come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di lunedì 3 maggio, nel quale ho spiegato un concetto che reputo fondamentale per lavorare bene: dobbiamo fare più network e meno social. Specialmente in Italia, in molti abbiamo paura dei nostri concorrenti e partner, che invece in teoria dovrebbero far parte del nostro network.

In particolare, tanti freelance hanno paura che altri liberi professionisti rubino loro i clienti. E lo stesso accade per le agenzie, spaventate da quelle partner. Ma dobbiamo ricordarci che i nostri clienti lavorano con noi non tanto per i...

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Emanuele Arosio. L’evoluzione dell’e-commerce.

Nel mio Live Show di giovedì 15 aprile ho avuto come ospite Emanuele Arosio, Head of SEO presso Triboo Group e SEMrush Ambassador, che negli ultimi anni ha specializzato la sua consulenza nell’e-commerce. La nostra chiacchierata è iniziata parlando di digital divide, perché gli ho chiesto quanto è diversa la percezione di chi come noi vive in una “bolla digitale” rispetto a quella di chi ne è fuori. A suo parere c’è una bella differenza, perché molte famiglie non hanno computer sufficienti per far studiare i figli e lavorare. E questo nonostante il fatto che il fattore tecnologico sia alla portata di tutti, dato che per effettuare la didattica a distanza basta anche un tablet con una tastiera. Il problema è culturale, perché si sottovaluta l’importanza del computer: negli ultimi anni il digitale viene vissuto prevalentemente con i cellulari e si è annientata la necessità di avere strumenti come i tablet o i portatili. Spesso chi possiede uno smartphone pensa di poterlo utilizzare per...

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Il 30% delle famiglie italiane NON ha un computer in casa - digitalieuguali.it

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Tutti i giorni alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino. Si chiama così perché è come se chiacchierassi insieme a chi mi ascolta davanti a una macchinetta del caffè virtuale di news e argomenti che riguardano il digital, il marketing e il business. Questa settimana, il Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di mercoledì 24 marzo, in cui ho parlato di un grave problema che riguarda il nostro Paese, ma anche di una possibile soluzione per affrontarlo. Il fatto è che, secondo una ricerca dell’Istat, il 30% delle famiglie italiane non ha un computer in casa e questa percentuale diventa del 40% se parliamo di Sud Italia. Che cosa significa questo?

Significa che c’è un’altissimo numero di bambini che oggi sta facendo la didattica a distanza con il cellulare, con tutti i limiti che ciò comporta. Queste percentuali sono davvero spaventose, specialmente perché noi ...

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Morena D’Incoronato. Il valore dei giovani.

Nel mio ultimo Live Show di giovedì 5 marzo ho intervistato Morena D’Incoronato, Vice President Research & Portfolio Strategy South Hub presso ViacomCBS Networks EMEAA. Morena guida anche l’Osservatorio Giovani e Futuro di MTV che ha condotto una ricerca su oltre ottomila ragazzi tra i sedici e i ventiquattro anni appartenenti a quindici nazioni differenti. Ma chi sono i giovani oggi? Secondo Morena in Italia si viene considerati giovani fino ai quarant’anni, ma in realtà bisognerebbe riferirsi ai ragazzi che vanno dai quindici ai ventiquattro anni, i quali frequentano le superiori, l’università o che si stanno affacciando nel mondo del lavoro. A suo avviso si tratta di un universo molto interessante, una generazione molto bella ma che in Italia è particolarmente bistrattata. Questo perché nel nostro Paese i giovani sono pochi numericamente e spesso, cosa di cui sono consapevoli, vengono dimenticati.

La volontà dell’Osservatorio è dare voce a questi ragazzi che ne hanno passate tant...

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Che fine ha fatto Immuni?

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Nel mio podcast quotidiano, che si chiama Il Caffettino, parlo con voi come se fossimo davanti a una macchietta del caffè virtuale di argomenti e notizie che riguardano il mondo del marketing, del business e del digital. A proposito di digital, il podcast più apprezzato dalla mia community durante questa settimana è stato quello di mercoledì 24 marzo, in cui ho parlato dell’app Immuni. Come ricorderete, qualche tempo fa era stata introdotta in Italia come sistema di tracciamento dei contatti per aiutare il monitoraggio e il contenimento della pandemia di Covid-19. All’inizio ne parlavano in tanti, ma adesso dov’è finita? Che cosa le è accaduto?

Molto semplicemente, ce la siamo dimenticata. E a nulla sono valsi gli endorsement di noi comunicatori: anche io nel mio piccolo ho fatto qualche stories al riguardo e ho comunicato più volte l’importanza di avere finalmente uno strumento digitale per aiutarci in un momento così difficile e co...

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Josè Compagnone. Per una tecnologia più democratica.

Nel mio Live Show di giovedì 25 febbraio ho avuto un grande ospite: Josè Compagnone, esperto di UI e UX. Per dirlo con parole semplici, Josè si occupa di interfacce digitali e dell’esperienza degli utenti. A suo parere, se la user experience è un termine ormai abusato, non si parla mai di bad experience, perché i problemi legati all’usabilità si vedono solo quando ci sono: quando non ci sono, invece, significa che è stata fatta un’ottima catalogazione degli errori e che è stato risolto tutto. Un altro tema di cui si parla da tempo è l’umanizzazione delle interfacce: dal suo punto di vista l’unica cosa che conta è che l’azienda, comunicando anche attraverso il digitale, deve essere in grado di trasferire informazioni, fatti e notizie importanti per l’utente in modo che questo comprenda le argomentazioni di vendita, i vantaggi e la convenienza di un dato prodotto.

Il fatto è che l’azienda ha tante cose da dire a fronte di uno spazio molto ridotto, che è quello dello schermo. Senza con...

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Maurizio Codogno. Alla scoperta di Wikipedia.

Nel mio Live Show di giovedì 18 febbraio ho avuto il piacere di intervistare un ospite d’eccezione: Maurizio Codogno. Matematico di formazione e scrittore, Maurizio lavora per Wikipedia da sedici anni ed è socio fondatore di Wikimedia Italia, di cui è anche portavoce da un decennio. Il suo obiettivo? Cercare di propagandare la comunicazione e soprattutto la conoscenza libera. Come? Maurizio spiega che Wikipedia ha una forma di diritto d’autore diversa da quella standard, perché chiunque può utilizzarla anche per scopi commerciali. In ogni caso, tutti gli autori di Wikipedia sono indicati nella cronologia di una determinata voce, che mostra la lista di tutte le modifiche con le persone che le hanno fatte. Ma se per i Wikipediani è importante conoscere l’autore di un determinato contenuto, proprio per motivi di copyright, ciò che conta maggiormente è la veridicità delle informazioni: in Wikipedia non c’è un principio di autorità, per cui se qualcuno è importante non significa che le su...

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Amazon Fresh porta la spesa a casa a Milano e Roma.

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Notizie fresche, anzi freschissime direttamente dal Caffettino, il podcast che pubblico dal lunedì al venerdì alle 7:30 per chiacchierare con voi davanti a una macchinetta del caffè virtuale di temi che riguardano il digital, il marketing e il business. E a proposito di freschezza, questa settimana nel Caffettino più apprezzato dalla mia community ho parlato di Amazon Fresh, che arriva in Italia. Di cosa si tratta? È il servizio di Amazon che consente di fare la spesa online e di riceverla a casa in giornata. Amazon Fresh fino a poco tempo fa era a disposizione esclusivamente negli Stati Uniti, ma finalmente sbarca a Milano e, tra non molto, arriverà anche a Roma.

In particolare, Amazon Fresh inizia la sua avventura italiana servendo Milano e alcuni comuni dell’hinterland quali Cologno Monzese, Rho e Opera. Oltre a offrire la possibilità di ricevere a domicilio carne, pesce o alimenti biologici, permette anch...

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Twitter: arrivano i Tweet vocali anche in Italia per tutti!

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Ogni giorno alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, per chiacchierare insieme a voi davanti a una macchinetta del caffè virtuale di argomenti che riguardano il mondo del digital, del business e del marketing. Questa settimana, il Caffettino che ha registrato il maggior numero di ascolti è stato quello di mercoledì 18 novembre, in cui ho parlato di un paio di novità che riguardano Twitter: dopo diversi test in vari Paesi tra cui l’Italia e il Brasile, il social network del cinguettio ha introdotto i Fleets e i Tweet vocali per tutti gli utenti. Cosa sono i Fleets? Sono la versione di Twitter delle Stories ideate da Snapchat, che poi hanno preso piede su diversi altri social, LinkedIn incluso.

In particolare, i Fleets spariscono dopo ventiquattro ore e sono stati introdotti sul social network perché secondo gli analisti di Twitter le persone non amavano pubblicare contenuti che rimanevano per sem...

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