Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di sabato 21 gennaio, in cui ho chiesto all’imprenditore ed e-commerce manager Marco Biasin se gli e-commerce inquinano o meno.
Marco inizia citando Fabio Iraldo, professore ordinario di Management presso la Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, secondo il quale l’e-commerce non è nato per salvare l’ambiente. Ad ogni modo, Marco afferma che gli e-commerce inquinano soltanto in determinate circostanze e non rappresentano affatto il male assoluto come a volte si crede. Infatti, stando a una ricerca statistica, l’e-commerce inquina meno quando il cliente per comprare offline deve percorrere più di 15 chilometri: in questo caso, comprando online, si riducono le emissioni di CO2 dovute al viaggio. Ma il vero problema degli e-commerce non sono tanto i trasporti, quanto la gestione del catalogo.
Questo perché molti e-commerce riempiono i magazzini di prodotti, per mettere il cliente al centro ma l...
Il podcast del Caffettino della settimana scorsa che la mia community ha amato di più è stato quello di giovedì 5 gennaio, in cui ho parlato della fine inevitabile della tecnologia.
In particolare, ci sono cinque tra piattaforme e prodotti tecnologici che ci hanno definitivamente detto addio nell’arco del 2022 e che allo stesso tempo ci possono insegnare molto sul futuro. Il primo prodotto “morto” l’anno scorso è il mitico iPod: era il lontanissimo 22 ottobre del 2001 quando Steve Jobs lo presentò al pubblico e a maggio del 2022 ne è stata interrotta la produzione. Anche Internet Explorer ha avuto lo stesso destino dell’iPod: introdotto nel 1995, quando non tutti avevano un computer, ha rappresentato una grande novità per gli utenti di Internet. A seguire, l’anno passato ha decretato la fine anche del BlackBerry, dell’iPhone mini e di Google Stadia.
La fine di queste icone tecnologiche offre l’opportunità ai professionisti e agli imprenditori di studiare non soltanto i progetti fa...
Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha amato maggiormente quello di venerdì 9 settembre, in cui ho parlato di un’interessante proposta di un giornalista americano, Geoffrey A. Fowler.
Fowler scrive per il Washington Post e in un editoriale ha chiesto alle aziende tech di inserire la data di scadenza dei prodotti tecnologici. Il principio alla base della sua richiesta è il seguente: indicare il periodo di vita stimato di questi oggetti aiuterebbe i consumatori a fare acquisiti più consapevoli, specialmente per quanto riguarda i prodotti dotati di batterie che non possono essere sostituite. Quella di Fowler è una proposta provocatoria, in quanto per le aziende produttrici indicare la data di scadenza naturalmente significa comunicare ai propri clienti che in un determinato momento sarà necessario sostituire il proprio dispositivo con uno nuovo.
Sappiamo bene quanto l’obsolescenza programmata sia uno dei problemi insisto in qual...
La settimana scorsa, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 31 agosto, dedicato a un esperimento molto interessante che WhatsApp sta facendo in India.
Molto semplicemente, nel Paese WhatsApp ha integrato JioMart, un e-commerce che vende prodotti alimentari. Si tratta di un’iniziativa che sta avendo molto successo, anche perché il processo di acquisto è estremamente semplice: basta scrivere dal proprio profilo WhatsApp al numero di JioMart, sfogliare il catalogo dei prodotti, aggiungere gli articoli desiderati al carrello, selezionare la modalità di pagamento e voilà , il gioco è fatto. Il tutto senza mai lasciare l’app di messaggistica. Questo esperimento indiano fa sì che WhatsApp si avvicini sempre più al rivale WeChat, che è un vero e proprio gioiello per quanto riguarda la possibilità di effettuare acquisti online.
Infatti WeChat è un ecosistema che permette di restare sempre all’interno dell’app per comprare qualsiasi cosa e, nel me...
Con il mio podcast del Caffettino vi aggiorno quotidianamente su argomenti e news che ruotano attorno al mondo del marketing, del digital e del business. E lo faccio come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè, con una chiacchierata veloce e informale. Questa settimana, il Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di giovedì 28 ottobre, in cui ho parlato di una startup che potrebbe rivoluzionare, nel bene o nel male, il nostro modo di fare acquisti: Gorillas, infatti, permette di ricevere la spesa a casa in soli dieci minuti. Una comodità unica o un’istigazione agli acquisti di impulso? Lo vedremo tra poco, ma intanto partiamo dalla notizia.
Qualche giorno fa Gorillas ha annunciato di aver raccolto quasi un miliardo di dollari con un round di finanziamento. E pensare che KaÄźan SĂĽmer, il trentatreenne di origine turca fondatore della star...
Dal lunedì al venerdì, dalle 7:30, potete ascoltare sulle principali piattaforme il podcast del Caffettino. In questo appuntamento quotidiano parlo con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di argomenti e news che ruotano attorno al mondo del marketing, del business e del digital. Questa settimana, il Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di giovedì 30 settembre, dedicato a una grande novità di casa Amazon: il robot domestico Astro. Dopo tanta attesa, infatti, Astro sarà disponibile sul mercato americano alla fine del 2021, al prezzo di 999,99 dollari. Prezzo che dopo il lancio salirà a 1.449,99 dollari.
All’inizio sarà possibile acquistarlo soltanto su invito, in un numero limitato e ancora non è dato sapere se e quando arriverà anche in Italia. Avendo imparato con Alexa come ci comportiamo e quali sono i nostri bis...
Ascolta "Alta considerazione del pubblico: la soluzione per la tua attivitĂ " su Spreaker.
Questa estate ho voluto dare una svolta al mio consueto podcast del Caffettino, dove di solito in pochi minuti parlo con voi come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di notizie e tematiche focalizzate sul marketing, sul digital e sul business. Infatti in questo mese ho realizzato venti puntate speciali, in cui senza limiti di minutaggio mi sono dedicato a una serie di argomenti che mi stanno a cuore. Questa settimana, il Caffettino Estate che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di martedì 24 agosto, in cui ho parlato di quanto valore abbia il pubblico per gli imprenditori e per i professionisti, ma anche per gli artisti, per i creator e per i politici.
Di norma queste categorie sminuiscono l’importanza del pubblico: ad esempio i politici se ne ricordano solo in alcuni momenti e gli imprenditori lo vedono più che altro come un numero di possibili clienti da c...
Giovedì 22 aprile, durante il mio Live Show, ho intervistato Rossella Pivanti, audio producer specializzata nella creazione di branded podcast, serie audio e audiodocumentari. Entrando nel vivo dell’argomento, le ho chiesto perché secondo lei un’azienda oggi deve fare podcast. A suo parere, per tanti anni alle aziende è stato detto di puntare sull’immagine, poi sul “metterci la faccia” e infine sui contenuti video. Oggi invece bisogna puntare sulla voce. Perché i brand attualmente hanno un logo, un colore, un’immagine o il volto di qualcuno, ma non hanno una voce: escludendo Autostrade e Trenitalia, gli altri brand infatti devono ancora capire che voce e che accento hanno.
A proposito di accenti, il problema di alcuni clienti che si avvicinano al mondo dei podcast è che sono alla ricerca di doppiatori perfetti e non di voci. Per Rossella il doppiaggio è un lavoro nobilissimo, ma utilizza linguaggi ed espressioni di determinati ambiti: dal pubblicitario al televisivo, dal radiofonico...
Nel mio Live Show di giovedì 15 aprile ho avuto come ospite Emanuele Arosio, Head of SEO presso Triboo Group e SEMrush Ambassador, che negli ultimi anni ha specializzato la sua consulenza nell’e-commerce. La nostra chiacchierata è iniziata parlando di digital divide, perché gli ho chiesto quanto è diversa la percezione di chi come noi vive in una “bolla digitale” rispetto a quella di chi ne è fuori. A suo parere c’è una bella differenza, perché molte famiglie non hanno computer sufficienti per far studiare i figli e lavorare. E questo nonostante il fatto che il fattore tecnologico sia alla portata di tutti, dato che per effettuare la didattica a distanza basta anche un tablet con una tastiera. Il problema è culturale, perché si sottovaluta l’importanza del computer: negli ultimi anni il digitale viene vissuto prevalentemente con i cellulari e si è annientata la necessità di avere strumenti come i tablet o i portatili. Spesso chi possiede uno smartphone pensa di poterlo utilizzare per...
Ascolta "Perché non devi abbassare il prezzo del tuo prodotto / servizio" su Spreaker.
Anche questa settimana vi ho offerto ogni giorno un Caffettino, il podcast in cui chiacchiero con voi come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè di digital, di marketing e di business. In particolare, questa settimana il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di lunedì 15 febbraio, in cui ho spiegato tre semplici ragioni per cui abbassare il prezzo non è mai una buona idea. Infatti uno degli argomenti che sicuramente ci tiene più sulle spine è proprio il pricing, ossia il processo di determinazione di un prezzo quando dobbiamo vendere qualcosa a qualcuno. Va alzato? Va lasciato com’è? Di sicuro non va mai abbassato.
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