La scorsa settimana, il podcast del Caffettino che è piaciuto di più alla mia community stato quello di venerdì 16 settembre, in cui ho parlato della paura di perdere tutto per colpa della tecnologia.
Si tratta di un argomento che ci tocca tutti da vicino, perché ciascuno di noi ha tutto salvato e backuppato, ma è terrorizzato fino al midollo: come sappiamo bene, non c’è mai stata prima di oggi un’era tanto ricca d’informazioni, di cultura e di possibilità di approfondimento. Infatti abbiamo a disposizione librerie sconfinate da interrogare e innumerevoli informazioni da approfondire e da validare. Ma allo stesso tempo, in questo mondo che sembra essere sempre più difficile, abbiamo paura. Ecco perché spesso cerchiamo di anestetizzarci e di riempire il tempo che abbiamo a disposizione con qualcosa che annacqua il senso della nostra vita.
Perciò salvando cose non occupiamo solo spazio, ma anche tempo. Contemporaneamente, abbiamo paura di perdere tutto e siamo insicuri. Non abbiamo ...
Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato di più quello di mercoledì 27 luglio, dedicato allo stop alle chiamate indesiderate da parte dei call center.
Infatti il 27 luglio è stata una grandissima giornata che, teoricamente, ci ha portato a una grandissima liberazione: lo stop alle telefonate feroci dei call center sui nostri cellulari. Dopo diversi anni in cui gli unici numeri di telefono che si potevano inserire nel Registro Pubblico delle Opposizioni erano quelli fissi (oltretutto non tutti quanti, ma solo quelli in elenco), è arrivata la possibilità di registrare anche i numeri di telefono cellulari. Basta andare sul sito registrodelleopposizioni.it. Si tratta di una vera novità che, incrociando le dita, ci salva da quell’enorme quantità di telefonate di spam che riceviamo ogni giorno. Ma questa iniziativa è davvero la soluzione al teleselling?
Personalmente mi fido soltanto fino a un certo punto, specialmente perché s...
Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di martedì 1 febbraio, in cui ho parlato di un recente sondaggio che esplora le abitudini di lettura degli italiani.
In particolare Readly, fornitore di abbonamenti a quotidiani e a riviste in digitale, ha commissionato un’indagine chiedendo agli italiani cosa leggono e come leggono. Il risultato, come si comprende dal titolo, è abbastanza sconfortante. Noi tutti dovremmo sapere quanto è importante essere informati per prendere le nostre decisioni. E non parlo soltanto di quelle importanti come le decisioni politiche, ma anche di quelle che riguardano la nostra vita di tutti i giorni: sapere se una certa cosa può portarci dei benefici ci permette di fare le nostre scelte in maniera corretta e consapevole. L'abbiamo visto chiaramente anche e soprattutto con l’attuale pandemia di Covid-19.
Nonostante ciò, il 29% dei nostri connazionali afferma di non avere il tempo per leg...
Questa settimana, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di venerdì 10 dicembre, in cui ho parlato del valore dell’esercizio, che spesso viene messo in secondo piano rispetto a quello del talento.
Lo dico chiaramente: l’esercizio batte quasi sempre il talento nella nostra vita. Ho espresso questo concetto in un post di Instagram e in seguito ho avuto l’occasione di parlarne anche con i Guerrieri del mio gruppo Telegram https://t.me/mariomoronicanale. Il fatto è che molte persone si lamentano di non avere la stoffa per una certa cosa, magari invidiando chi secondo loro ha un “talento naturale”. Mi capita spesso di sentire affermazioni di questo tipo riferite a personaggi molto capaci, ma è anche capitato che qualcuno l’abbia detto a me. E al di là della mia difficoltà ad accettare i complimenti per le cose che faccio, non credo che il segreto sia avere talento.
La realtà dei fatti è che bisogna ricordarsi sempre il valore immenso dell’esercizio, anch...
Ascolta "Messaggi vocali per lavoro: la scomparsa dell'educazione" su Spreaker.
Se non conoscete ancora il Caffettino, sappiate che dal lunedì al venerdì alle 7:30 pubblico questo podcast in cui parlo di news e argomenti inerenti al mondo del marketing, del digital e del business. E lo faccio come se fossi davanti a una macchinetta del caffè virtuale con i miei ascoltatori, in modo amichevole e informale. Questa settimana, il Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di venerdì 11 giugno, in cui ho parlato di un comportamento comune a moltissime persone ma che andrebbe accuratamente evitato: l’invio di messaggi vocali per lavoro. Li ricevete anche voi? Ebbene, godetevi questo articolo in cui spiego come affrontarli.
I messaggi vocali esistono da tanti anni su Telegram e su altre app, ma da qualche tempo sono arrivati anche su WhatsApp. E da quel momento moltissime persone hanno cominciato a utilizzarli per i motivi piĂą disparati. Ma partiamo da una premessa: quando so...
Ascolta "Basta fughe in avanti: lavoriamo per oggi" su Spreaker.
Ogni mattina alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, un appuntamento di fronte a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di temi e notizie che ruotano attorno al mondo del digital, del marketing e del business. Questa settimana, il Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 29 marzo, in cui ho espresso un concetto molto semplice ma spesso sottovalutato: dovremmo dire basta alle fughe in avanti, in un futuro remoto che forse neanche vivremo. In particolare, ho spiegato brevemente perché queste fughe in avanti sono assolutamente nocive per il business, anche se ci sono tanti futurologi che amano parlare di un futuro lontano.
Queste persone, che fanno previsioni a lungo termine più o meno credibili su come sarà il futuro, trovano una sorta di scusa per non fare nulla nel breve periodo. Una scusa che li porta a non muoversi quasi per niente, dato che a loro parere tutto è già vecchio e ...
Ascolta "Basta fare i conti" su Spreaker.
Il Caffettino di oggi è dedicato a una riflessione personale che credo possa essere utile a tutti voi. Per iniziare con una frase provocatoria, vi invito a smettere di guardare i numeri e a chiudere il vostro dannato file Excel. Il discorso vale per i professionisti e per gli imprenditori, ma anche per i dipendenti delle aziende: c’è sicuramente un momento in cui guardate i numeri all’interno della vostra settimana, del vostro mese, del vostro trimestre o del vostro anno lavorativo. E chiaramente farlo è importante per capire quante spese potete affrontare, oppure quanti ricavi dovete ottenere e quanto volete accantonare nell’eventualità in cui potete farlo.
Non so se per voi è lo stesso, ma molte volte quando guardo i numeri rimango in uno stato di riflessione continua mentre il tempo passa. E mi chiedo: è davvero necessario dedicare tanto tempo a questa attività ? Infatti controllare spesso i conti è un po’ come pesarsi quotidianamente inv...
Quante persone ci contattano ogni settimana per collaborare con noi o semplicemente per venderci qualcosa? Quanto tempo perdiamo dietro a richieste di cui non ci importa nulla? Ebbene, in questo Caffettino voglio darvi tre semplici e pratici consigli che vi permetteranno di evitare i perditempo digitali. Stiamo parlando di tutti coloro che ci chiamano o ci scrivono sui canali più disparati, ad esempio via mail o sui social network. Grazie ai suggerimenti che sto per darvi, è facile capire che tipo di persona c’è dall’altra parte ed eventualmente evitarla. In alternativa, avrete l’opportunità di ottenere tante nuove connessioni ma senza avere paura di perdere tempo prezioso.
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Un Caffettino al giorno toglie i dubbi di torno. E oggi in particolare voglio chiarirvi le idee in merito ad alcuni problemi che riguardano il marketing e suggerirvi le relative soluzioni. Partiamo dall'equivoco fondamentale: confondere il successo di un'iniziativa con i risultati ottenuti mediante le vanity metrics, ossia le metriche della vanità quali il numero di follower, di Like e sopratutto di visualizzazioni. Non si tratta di una questione che riguarda soltanto gli influencer e i professionisti, i quali magari finiscono per acquistare i Like o utilizzare i bot, ma anche le aziende, dove le vanity metrics sono ancora al centro delle responsabilità di chi si occupa di marketing. Ma perché sono inutili? Sostanzialmente perché ci si focalizza sulla visibilità senza avere il quadro di un contesto più ampio in cui questi dati contano sempre meno.
Infatti se da un lato Instagram ha messo in discussione la possibilitĂ di visualizzare il numero di Like ottenuti da un determinato post, anc...
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