Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.
Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.
Ma è in declino anche l’attenzione degli utenti che fuggono verso altre piattaforme, ad esempio quelle...
Ascolta "Quante persone usano social network nei vari Paesi: il confronto 2020-2025" su Spreaker.
Chi mi segue sa che ogni mattina, alle 7:30, pubblico sulle principali piattaforme il mio podcast del Caffettino. È un appuntamento quotidiano di fronte a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di news e tematiche che riguardano il business, il marketing e il digital. Questa settimana, il Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di giovedì 16 settembre, in cui ho parlato di alcuni dati molto interessanti sull’uso dei social da parte di vari Paesi del mondo, mettendo a confronto i numeri del 2020 e quelli previsti per il 2025. Paradossalmente, il Paese con il maggior numero di persone che hanno avuto accesso ai social nel 2020 è stato la Cina.
Questo può sembrare strano, dato che per decisione del governo in Cina non sono raggiungibili Facebook, Instagram, Twitter e altre piattaforme molto popolari. Eppure, nel 2020, ben 926,8 milioni di persone si sono collegate ...
Nel mio podcast che si chiama il Caffettino parlo ogni giorno con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Gli argomenti vanno dal business al marketing, passando per il digital. Questa settimana, il Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di lunedì 30 agosto, in cui ho parlato di diverse novità che riguardano uno dei social più amati: Instagram. In breve, tra poco non ci sarà più lo “swipe up”, che sarà sostituito dagli adesivi con i link. Ma non è tutto, perché arriveranno anche i mi piace sulle Storie, già in fase di test per un numero molto ristretto di utenti. Ma andiamo con ordine e partiamo dall’addio allo swipe up.
Questa funzionalità delle Stories, come forse saprete, permette di fare uno scroll verso l’alto per essere reindirizzati verso un link. Ma Instagram ha annunciato a The Verge che presto al suo posto ci ...
Ascolta "Wired un giorno senza titoli aiuterà i lettori?" su Spreaker.
Per chi non lo sapesse, sono Mario Moroni e dal lunedì al venerdì alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino. Il nome è dovuto al fatto che parlo con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di notizie e argomenti che riguardano il marketing, il business e il digital. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di lunedì 5 luglio, nel quale ho parlato di un’interessante iniziativa di Wired.it. Di cosa si tratta? Il 30 giugno, per ventiquattro ore, gli articoli della testata online sono stati pubblicati senza titolo. O meglio, sopra ogni articolo c’era un testo che recitava: “Questo articolo non ha titolo”.
Se all’inizio poteva sembrare quasi un refuso, andando avanti nella lettura si capiva che sulla homepage di Wired Italia era in atto un’operazione provocatoria che invitava gli utenti ad approfondire le questioni complesse. E in ...
Dal lunedì al venerdì, alle 7:30, pubblico il podcast del Caffettino. Si chiama così perché chiacchiero con i miei ascoltatori come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di notizie e tematiche che riguardano il business, il marketing e il digital. E a proposito di digital, questa settimana nel Caffettino che è piaciuto di più alla mia community ho parlato di una nuova funzionalità che Spotify ha lanciato all’interno della sua applicazione: Greenroom.
Spotify intendeva entrare nel mondo dei social audio da diverso tempo e oggi eccolo qui, a fare concorrenza diretta a Clubhouse. Tra le altre cose, l’obiettivo di Spotify è arrivare alla fine del 2022 con un’offerta costituita al 50% da contenuti non musicali. Per questo motivo, prima ha inserito nell’app i podcast e ora anche Greenroom. Ma quali sono le differenze sostanziali tra Clubhouse e questa nuova funzione? E come possiamo sfruttarla?
Ascolta "Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post" su Spreaker.
Nel mio podcast del Caffettino parlo ogni giorno di temi e notizie che riguardano il mondo del marketing, del business e del digital. E lo faccio come se io e il mio pubblico fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di mercoledì 21 aprile, in cui ho parlato di social network e in particolare di una novità che riguarda Instagram: infatti, in base ad alcune indiscrezioni e ad alcuni post su Twitter del leader di Instagram Adam Mosseri, la piattaforma starebbe testando il ritorno della possibilità di vedere il contatore dei like sotto ogni nostro post. Proprio come accadeva prima del 2019.
Infatti in quell’anno i vertici di Instagram avevano deciso di fare un esperimento: eliminare la visualizzazione del numero dei like sotto ai post, come avviene ancora oggi. Allora, in seguito a un tumulto generale de...
Nel mio Live Show di giovedì 15 aprile ho avuto come ospite Emanuele Arosio, Head of SEO presso Triboo Group e SEMrush Ambassador, che negli ultimi anni ha specializzato la sua consulenza nell’e-commerce. La nostra chiacchierata è iniziata parlando di digital divide, perché gli ho chiesto quanto è diversa la percezione di chi come noi vive in una “bolla digitale” rispetto a quella di chi ne è fuori. A suo parere c’è una bella differenza, perché molte famiglie non hanno computer sufficienti per far studiare i figli e lavorare. E questo nonostante il fatto che il fattore tecnologico sia alla portata di tutti, dato che per effettuare la didattica a distanza basta anche un tablet con una tastiera. Il problema è culturale, perché si sottovaluta l’importanza del computer: negli ultimi anni il digitale viene vissuto prevalentemente con i cellulari e si è annientata la necessità di avere strumenti come i tablet o i portatili. Spesso chi possiede uno smartphone pensa di poterlo utilizzare per...
Ascolta "Che fine ha fatto immuni?" su Spreaker.
Nel mio podcast quotidiano, che si chiama Il Caffettino, parlo con voi come se fossimo davanti a una macchietta del caffè virtuale di argomenti e notizie che riguardano il mondo del marketing, del business e del digital. A proposito di digital, il podcast più apprezzato dalla mia community durante questa settimana è stato quello di mercoledì 24 marzo, in cui ho parlato dell’app Immuni. Come ricorderete, qualche tempo fa era stata introdotta in Italia come sistema di tracciamento dei contatti per aiutare il monitoraggio e il contenimento della pandemia di Covid-19. All’inizio ne parlavano in tanti, ma adesso dov’è finita? Che cosa le è accaduto?
Molto semplicemente, ce la siamo dimenticata. E a nulla sono valsi gli endorsement di noi comunicatori: anche io nel mio piccolo ho fatto qualche stories al riguardo e ho comunicato più volte l’importanza di avere finalmente uno strumento digitale per aiutarci in un momento così difficile e co...
Nel mio Live Show di giovedì 25 febbraio ho avuto un grande ospite: Josè Compagnone, esperto di UI e UX. Per dirlo con parole semplici, Josè si occupa di interfacce digitali e dell’esperienza degli utenti. A suo parere, se la user experience è un termine ormai abusato, non si parla mai di bad experience, perché i problemi legati all’usabilità si vedono solo quando ci sono: quando non ci sono, invece, significa che è stata fatta un’ottima catalogazione degli errori e che è stato risolto tutto. Un altro tema di cui si parla da tempo è l’umanizzazione delle interfacce: dal suo punto di vista l’unica cosa che conta è che l’azienda, comunicando anche attraverso il digitale, deve essere in grado di trasferire informazioni, fatti e notizie importanti per l’utente in modo che questo comprenda le argomentazioni di vendita, i vantaggi e la convenienza di un dato prodotto.
Il fatto è che l’azienda ha tante cose da dire a fronte di uno spazio molto ridotto, che è quello dello schermo. Senza con...
Ascolta "Perché non devi abbassare il prezzo del tuo prodotto / servizio" su Spreaker.
Anche questa settimana vi ho offerto ogni giorno un Caffettino, il podcast in cui chiacchiero con voi come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè di digital, di marketing e di business. In particolare, questa settimana il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di lunedì 15 febbraio, in cui ho spiegato tre semplici ragioni per cui abbassare il prezzo non è mai una buona idea. Infatti uno degli argomenti che sicuramente ci tiene più sulle spine è proprio il pricing, ossia il processo di determinazione di un prezzo quando dobbiamo vendere qualcosa a qualcuno. Va alzato? Va lasciato com’è? Di sicuro non va mai abbassato.
50% Complete
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.