Tempo utilizzo Internet in calo e il crollo di Meta: le ultime da We Are Social.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di lunedì 5 dicembre, dove ho analizzato alcuni dati dell’ultimo aggiornamento trimestrale del report realizzato da We Are Social.

Trovate tutti i risultati dell’indagine su wearesocial.com, ma facciamo un rapido punto sui dati salienti che evidenziano i nuovi comportamenti degli utenti e alcuni stereotipi che abbiamo riguardo la tecnologia. Partiamo dal fatto che gli esseri umani sono aumentati, il che ha portato alla conseguente crescita degli utenti di Internet. Infatti, come hanno riportato moltissime testate, negli ultimi tempi abbiamo raggiunto la cifra degli otto miliardi di persone sul pianeta e questo ha significato anche l’aumento degli utenti mobile: questi ultimi attualmente sono 5,48 miliardi, cioè 170 milioni in più rispetto all’anno scorso. Ma anche gli utenti dei social sono cresciuti.

Nel dettaglio, le persone iscritte a queste piattaforme sono aumentate di 190 milioni ne...

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Stop alle chiamate indesiderate dai call center dal 27 luglio - con Massimiliano Dona.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato di più quello di mercoledì 27 luglio, dedicato allo stop alle chiamate indesiderate da parte dei call center.

Infatti il 27 luglio è stata una grandissima giornata che, teoricamente, ci ha portato a una grandissima liberazione: lo stop alle telefonate feroci dei call center sui nostri cellulari. Dopo diversi anni in cui gli unici numeri di telefono che si potevano inserire nel Registro Pubblico delle Opposizioni erano quelli fissi (oltretutto non tutti quanti, ma solo quelli in elenco), è arrivata la possibilità di registrare anche i numeri di telefono cellulari. Basta andare sul sito registrodelleopposizioni.it. Si tratta di una vera novità che, incrociando le dita, ci salva da quell’enorme quantità di telefonate di spam che riceviamo ogni giorno. Ma questa iniziativa è davvero la soluzione al teleselling?

Personalmente mi fido soltanto fino a un certo punto, specialmente perché s...

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Scattano le sanzioni per chi non ha il POS: è la soluzione?

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di giovedì 30 giugno, in cui ho parlato delle nuove sanzioni per chi non ha il POS all’interno del proprio esercizio commerciale. 

Le sanzioni sono scattate proprio giovedì scorso, ma prima di dirvi in cosa consistono voglio fare una riflessione sull’utilizzo del POS in Italia. Da noi trovarlo può essere una vera e propria scommessa: a volte entriamo nei negozi e, prima di fare un acquisto, chiediamo se c’è il POS ma non è detto che ci sia, oppure magari non funziona o non è collegato. Lo stesso vale per i taxi: anche se oggi è difficile trovare un tassista che sia sprovvisto di POS, a volte questa eventualità può capitare. Si tratta di situazioni normali, ma se analizziamo i dati scopriamo che in Europa vinciamo il record per quanto riguarda il numero di POS. E i dati dell’Italia sorprendono anche di più.

Infatti il nostro Paese è quello con più POS in assoluto: nel 2020 ne sono stati...

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Revenge porn: 2 milioni di italiani hanno scoperto loro foto e video intimi online senza consenso.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di lunedì 20 giugno, in cui ho parlato di un recentissimo studio sul revenge porn in Italia.

L’associazione no profit Permesso Negato, che analizza il fenomeno del revenge porn e che offre sostegno alle vittime in Italia, ha commissionato una ricerca a The Fool, società che si occupa di reputazione digitale. E i dati sono a dir poco allarmanti: su un campione di duemila persone intervistate tra la fine di aprile e l’inizio di maggio 2022, emerge che ben due milioni di italiani sono vittime di diffusione non consensuale di materiale intimo online. Ad ammettere di aver prodotto almeno una volta questo tipo di contenuto è una persona su sei e la metà afferma di averlo anche condiviso. Ma c’è di più, perché dall’indagine vengono fuori altri numeri preoccupanti.

Infatti, il 30% degli individui intervistati ha ammesso di non voler sporgere denuncia per paura che il loro caso d...

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I social media sono finiti nel 2022.

Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.

Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.

Ma è in declino anche l’attenzione degli utenti che fuggono verso altre piattaforme, ad esempio quelle...

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Quante persone usano social network nei vari Paesi: il confronto 2020-2025.

Ascolta "Quante persone usano social network nei vari Paesi: il confronto 2020-2025" su Spreaker.

Chi mi segue sa che ogni mattina, alle 7:30, pubblico sulle principali piattaforme il mio podcast del Caffettino. È un appuntamento quotidiano di fronte a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di news e tematiche che riguardano il business, il marketing e il digital. Questa settimana, il Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di giovedì 16 settembre, in cui ho parlato di alcuni dati molto interessanti sull’uso dei social da parte di vari Paesi del mondo, mettendo a confronto i numeri del 2020 e quelli previsti per il 2025. Paradossalmente, il Paese con il maggior numero di persone che hanno avuto accesso ai social nel 2020 è stato la Cina.

Questo può sembrare strano, dato che per decisione del governo in Cina non sono raggiungibili Facebook, Instagram, Twitter e altre piattaforme molto popolari. Eppure, nel 2020, ben 926,8 milioni di persone si sono collegate ...

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Rossella Pivanti. Presente e futuro del podcast.

Giovedì 22 aprile, durante il mio Live Show, ho intervistato Rossella Pivanti, audio producer specializzata nella creazione di branded podcast, serie audio e audiodocumentari. Entrando nel vivo dell’argomento, le ho chiesto perché secondo lei un’azienda oggi deve fare podcast. A suo parere, per tanti anni alle aziende è stato detto di puntare sull’immagine, poi sul “metterci la faccia” e infine sui contenuti video. Oggi invece bisogna puntare sulla voce. Perché i brand attualmente hanno un logo, un colore, un’immagine o il volto di qualcuno, ma non hanno una voce: escludendo Autostrade e Trenitalia, gli altri brand infatti devono ancora capire che voce e che accento hanno.

A proposito di accenti, il problema di alcuni clienti che si avvicinano al mondo dei podcast è che sono alla ricerca di doppiatori perfetti e non di voci. Per Rossella il doppiaggio è un lavoro nobilissimo, ma utilizza linguaggi ed espressioni di determinati ambiti: dal pubblicitario al televisivo, dal radiofonico...

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Basta fare i conti.

Ascolta "Basta fare i conti" su Spreaker.

Il Caffettino di oggi è dedicato a una riflessione personale che credo possa essere utile a tutti voi. Per iniziare con una frase provocatoria, vi invito a smettere di guardare i numeri e a chiudere il vostro dannato file Excel. Il discorso vale per i professionisti e per gli imprenditori, ma anche per i dipendenti delle aziende: c’è sicuramente un momento in cui guardate i numeri all’interno della vostra settimana, del vostro mese, del vostro trimestre o del vostro anno lavorativo. E chiaramente farlo è importante per capire quante spese potete affrontare, oppure quanti ricavi dovete ottenere e quanto volete accantonare nell’eventualità in cui potete farlo.

Non so se per voi è lo stesso, ma molte volte quando guardo i numeri rimango in uno stato di riflessione continua mentre il tempo passa. E mi chiedo: è davvero necessario dedicare tanto tempo a questa attività? Infatti controllare spesso i conti è un po’ come pesarsi quotidianamente inv...

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