La generazione Z preferisce gli user generated e sta abbandonando Netflix

Uno studio condotto da Deloitte (qui trovi il report) svela un comportamento singolare della Gen Z, la generazione zeta che comprende chi è nato dalla metà degli anni '90 del XX secolo e i primi anni 2010: una buona fetta del pubblico preferisce guardare contenuti sui social media, generati dagli utenti.

Questo vuol dire che, in estrema sintesi, si abbandonano piattaforme come Netflix che mettono a disposizione grandi cataloghi di serie TV, film e documentari. Ma non riescono a intercettare la modalità di fruizione di un pubblico che ormai preferisce intrattenersi con gli user generated content.

Gen Z: preferisce i social a Netflix?

Non si parla di un vero e proprio abbandono di queste realtà. Però la migrazione verso piattaforme legate agli UGC ha dei motivi. In primo luogo la capacità di trovare contenuti in linea con le esigenze.

Chi rientra in quella che viene definita generazione zeta preferisce ottenere dei...

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Chiude il Netflix della cultura: il nuovo fallimento statale.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato di più quello di giovedì 12 gennaio, dedicato al fallimento di ItsArt.

Per chi non lo sapesse, ItsArt è una piattaforma streaming dedicata alla cultura lanciata a maggio del 2020: voluta dall’ex ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, avrebbe dovuto cavalcare l’onda del lockdown ma ha iniziato ad avere problemi già a partire da dicembre del 2020. A dirla tutta, già quando ItsArt è nata si poteva immaginare come sarebbe andata a finire: il suo slogan semplicistico lanciato in conferenza stampa e nelle dichiarazioni politiche, cioè “il Netflix della cultura”, fa pensare in modo inquietante a quando gli startupper in erba comunicano la propria startup come “il Facebook italiano” o “la Amazon italiana”. In pratica, un fallimento in partenza.

ItsArt avrebbe dovuto promuovere il...

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Netflix inizia la stretta su chi condivide l'account: ne abbiamo davvero bisogno?

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di martedì 25 ottobre, in cui ho parlato di una svolta importante per chi usa Netflix.

Infatti è iniziata la stretta sugli account multi-utente da parte della celebre piattaforma di streaming. Personalmente avevo annunciato questo cambiamento l’anno scorso, sia perché le cose per Netflix non vanno affatto bene già da diverso tempo, sia perché ovviamente ci sono moltissime altre piattaforme che portano via pubblico pagante a Netflix. Perciò la conseguenza è che la piattaforma ha deciso che la condivisione di uno stesso account da parte di utenti non conviventi non è più possibile. E ha già testato l’abolizione di questa pratica in vari Paesi del Sud America. Per capire nello specifico come cambiano le cose basta leggere il regolamento di Netflix.

Al suo interno, c’è scritto che non si...

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Microsoft acquisirà Netflix?

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 20 luglio, in cui ho parlato di Microsoft che potrebbe acquistare Netflix dopo un primo test.

Si tratta di un argomento sulla cresta dell’onda, perché c’è un gran vociare su questa possibile acquisizione. Sarà che la piattaforma di streaming da diverso tempo non naviga in buone acque e chissà, forse per questo motivo intanto ha scelto Microsoft come partner esclusivo per gestire la sua advertising. Un test che riguarderà un abbonamento economico, che al suo interno includerà proprio la pubblicità. Accanto a questo abbonamento ce ne sarà un altro premium, che non prevederà alcun tipo di pubblicità e darà agli utenti anche la possibilità di condividere lo stesso account con altre persone. Ma se la partnership tra i due colossi non si fermasse qui?

Infatti...

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Netflix: in arrivo la pubblicità prima dei film e delle serie.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di mercoledì 1 giugno, in cui ho parlato della pubblicità in arrivo prima e dopo i film e le serie Netflix.

Ad oggi il noto servizio di streaming può contare sul product placement e sulle sponsorizzazioni che riguardano alcune tra le serie e i film più commerciali, ma a queste attività si aggiungerà anche l’advertising. Si tratta di una delle più grandi rivoluzioni nella storia della piattaforma, che fino ad oggi ha sempre fatto leva su un modello di business che non includeva la pubblicità. Invece, di qui a breve, la nuova politica commerciale di Netflix punterà sull’inserimento degli spot all’inizio e alla fine dei contenuti, che comunque non interromperanno la visione delle nostre serie e dei nostri film preferiti e saranno numericamente inferiori rispetto a quelli dei...

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I social media sono finiti nel 2022.

Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.

Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.

Ma ...

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The Social Dilemma? La risposta di Facebook e la mia opinione.

Ascolta "Social dilemma? La risposta di Facebook" su Spreaker.

Come ormai saprete, ogni giorno alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, una chiacchierata davanti a una macchinetta del caffè virtuale sulle ultime novità che riguardano il mondo del digitale e del business. Questa settimana il Caffettino che ha registrato il maggior numero di ascolti è stato quello di mercoledì 14 ottobre su The Social Dilemma, in cui parlo della replica di Facebook al documentario di Netflix, nonché del mio punto di vista al riguardo.

Parliamo di un documentario controverso, perché affronta temi di forte impatto come il rapporto tra la società, gli individui e i social network. Partiamo dall’assunto che The Social Dilemma mostra i social attraverso lo sguardo di chi è stato parte del gioco, come alcuni ex dipendenti licenziati dall’azienda che in seguito sono diventati estremamente critici nei confronti dei social stessi. Un...

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Eat & Joy: l’abbonamento in stile Netflix per la pausa pranzo.

Ascolta "Eat & Joy è l’abbonamento stile Netflix per la pausa pranzo" su Spreaker.

Qui al Caffettino affrontiamo ogni giorno tematiche vicine al mondo del digital, del marketing e della comunicazione. Oggi parliamo di Eat & Joy, una startup italiana che ha creato un abbonamento in stile Netflix dedicato alla pausa pranzo, risolvendo un problema concreto che riguarda molte persone in questo periodo di coronavirus. Infatti con le mense chiuse, i ristoranti in affanno e qualche bar che ha abbassato la saracinesca, oggi nelle città si fa fatica a pranzare. Ma grazie all’applicazione realizzata da Eat & Joy, si può scegliere tra i piatti del giorno di vari locali risparmiando oltre il 50%. L’iniziativa permette agli utenti di abbonarsi per trenta giorni.

L’abbonamento può comprendere dodici pasti al prezzo di 5,99 euro l’uno, oppure venti pasti al costo di soli 4,99 euro per ogni piatto. Per il momento il servizio...

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Netflix non ama lo smart working.

Ascolta "A Netflix non piace lo smart working" su Spreaker.

In questo caffettino ragioniamo su una notizia che mi ha stupito molto e che dimostra come lo smart working non piaccia a tutti. Reed Hastings, il co-fondatore e CEO del gruppo Netflix, recentemente ha rilasciato un’intervista al Wall Street Journal parlando di cultura aziendale, di iniziative in programma per il futuro della piattaforma e, non ultimo, di smart working. Nel momento in cui gli è stato chiesto se ci sono benefici legati al rimanere a casa dei collaboratori, Hastings ha risposto: “No, non vedo alcun aspetto positivo. Non essere in grado di incontrarsi di persona, in particolare a livello internazionale, è super negativo”. Quale futuro aspetta i dipendenti di Netflix?

Al momento non c’è ancora nessuna data certa per il loro rientro in ufficio, ma quando la crisi sanitaria lo consentirà gli impiegati torneranno alle proprie postazioni. In particolare, stando...

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Siamo abituati a vecchi film, serie e contenuti?

Il Caffettino di oggi è dedicato ai film, alle serie e in generale a tutti i contenuti storici. Siamo ancora capaci di vederli oppure siamo sempre alla ricerca dell’ultima novità cinematografica? Se ricordate bene, la televisione popolare degli anni Ottanta, Novanta e di parte degli anni Duemila ci offriva l’occasione di rivedere forzatamente i vecchi film: la programmazione e i canali erano limitati e continuare a produrre nuovi contenuti era molto costoso, perciò si riutilizzavano frequentemente quelli già a disposizione. Al contrario, oggi siamo tutti abituati a cercare sui nostri account Netflix o Amazon Prime Video l’ultima uscita. E se non la troviamo reagiamo male.

Infatti se non abbiamo a disposizione nuove serie o nuovi film storciamo il naso e, quando troviamo contenuti che abbiamo già visto, tendiamo anche a irritarci. Abbiamo vissuto questa situazione nella fase di lockdown, durante la quale avevamo molto tempo a...

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