The Social Dilemma? La risposta di Facebook e la mia opinione.

Oct 16, 2020

Ascolta "Social dilemma? La risposta di Facebook" su Spreaker.

Come ormai saprete, ogni giorno alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, una chiacchierata davanti a una macchinetta del caffè virtuale sulle ultime novità che riguardano il mondo del digitale e del business. Questa settimana il Caffettino che ha registrato il maggior numero di ascolti è stato quello di mercoledì 14 ottobre su The Social Dilemma, in cui parlo della replica di Facebook al documentario di Netflix, nonché del mio punto di vista al riguardo.

Parliamo di un documentario controverso, perché affronta temi di forte impatto come il rapporto tra la società, gli individui e i social network. Partiamo dall’assunto che The Social Dilemma mostra i social attraverso lo sguardo di chi è stato parte del gioco, come alcuni ex dipendenti licenziati dall’azienda che in seguito sono diventati estremamente critici nei confronti dei social stessi. Un assunto del documentario è che se non paghi il prodotto, il prodotto sei tu. Ma c’era bisogno che qualcuno ce lo dicesse nel 2020?

Infatti sentiamo ripetere questo concetto da una decina d’anni e ne siamo tutti consapevoli. The Social Dilemma perciò perde l’occasione di affrontare una tematica sociale e culturale importante preferendo un approccio sensazionalistico, come tra l’altro afferma Mark Zuckerberg, che dopo qualche giorno si è scagliato contro il documentario con una risposta formale: “Dovremmo tenere conversazioni sull’impatto dei social media nelle nostre vite. Ma The Social Dilemma seppellisce la sostanza nel sensazionalismo”. Naturalmente siamo di fronte a una discussione sterile tra gli ex dipendenti frustrati e Facebook che cerca di difendersi, ma noi dovremmo essere critici e intelligenti nelle nostre valutazioni.

Questo perché Netflix è a sua volta una piattaforma, quindi non estranea alle critiche che possono essere mosse nei confronti del mondo digitale. Inoltre, a mio parere, un altro messaggio errato di The Social Dilemma è che il problema risieda nell’incapacità delle persone che, drogate dai social media, non riescono a farne a meno e a non farsi pilotare. Per concludere, credo che noi professionisti dovremmo avere l’abilità di costruirci un’opinione personale, trovando nuovi spunti di riflessione per creare punti di vista alternativi. Inoltre dovremmo avere una capacità di giudizio che può arrivare esclusivamente dalla cultura e non dai social e dal digitale.

E voi cosa ne pensate?

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