È da 10 anni che non sono più dipendente.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di venerdì 25 marzo, in cui ho fatto un ragionamento a partire dal fatto che dieci anni fa è stato il mio ultimo giorno da dipendente.

Infatti, proprio la scorsa settimana, guardando LinkedIn ho notato che da dieci anni esatti non sono più dipendente. Dal 2004 al 2012 ho avuto la fortuna di lavorare in tante imprese e agenzie, seguendo anche progetti di successo come quello dei Gormiti, la digital tranformation dello stesso gruppo Preziosi o il primo social di brand fuori dal coro per Sanpellegrino Nestlé. Sono stati otto anni veramente importanti, utili e formativi per diventare chi sono oggi. Colleghi, manager, capi: fondamentalmente chiunque ho incontrato in quel periodo ha aggiunto valore a quello che sono. E vi dirò di più. Sono state importanti anche le persone con cui mi sono scontrato.

Perché anche chi ostacola il nostro percorso e ci crea dei problemi può permet...

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Decidere da soli.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato questa settimana, la mia community ha amato più di tutti quello di venerdì 3 dicembre, in cui ho fatto una riflessione a partire da una mia situazione personale, che però vale per chiunque.

Tutto è nato con un mio post di Instagram in cui affermavo: “Sei sempre da solo: quando prendi decisioni importanti ci sei solo tu”. Potrebbe sembrare una frase decadentista alla Charles Baudelaire e anche un po’ triste. Però a dire la verità si tratta di un concetto molto realista. Nella mia esperienza è sempre stato così: quando ci sono state decisioni importanti da prendere nella mia vita personale e in quella lavorativa, mi sono sempre trovato da solo. Ma come accennavo all’inizio, questo vale per tutti, anche se a volte ce ne dimentichiamo. Infatti siamo circondati dalla famiglia, dagli amici, dai colleghi e dalla comunità, illudendoci di non essere soli. 

Ma chiunque ci sia intorno a noi, dobbiamo essere consapevoli che alla fine chi p...

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Alta considerazione del pubblico: la soluzione per la tua attività.

Ascolta "Alta considerazione del pubblico: la soluzione per la tua attività" su Spreaker.

Questa estate ho voluto dare una svolta al mio consueto podcast del Caffettino, dove di solito in pochi minuti parlo con voi come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di notizie e tematiche focalizzate sul marketing, sul digital e sul business. Infatti in questo mese ho realizzato venti puntate speciali, in cui senza limiti di minutaggio mi sono dedicato a una serie di argomenti che mi stanno a cuore. Questa settimana, il Caffettino Estate che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di martedì 24 agosto, in cui ho parlato di quanto valore abbia il pubblico per gli imprenditori e per i professionisti, ma anche per gli artisti, per i creator e per i politici.

Di norma queste categorie sminuiscono l’importanza del pubblico: ad esempio i politici se ne ricordano solo in alcuni momenti e gli imprenditori lo vedono più che altro come un numero di possibili clienti da c...

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Per fortuna non sono Steve Jobs.

Ascolta "Per fortuna non sono Steve Jobs" su Spreaker.

Durante tutto l’anno pubblico quotidianamente il podcast del Caffettino, una rapida chiacchierata davanti a una macchinetta del caffè virtuale su news e tematiche che ruotano attorno al mondo del marketing, del digital e del business. Questa estate, però, ho deciso di fare un esperimento con venti podcast all’insegna del relax, in cui parlo di vari argomenti senza limiti di minutaggio. Questa settimana, il Caffettino Estate più amato dalla mia community è stato quello di mercoledì 11 agosto, in cui ho voluto sfatare uno degli approcci a mio parere più dannosi per l’essere umano, che però viene mitizzato spesso nel mondo del lavoro: la rincorsa verso il successo obbligatorio.

Molte volte infatti mitizziamo le vite dei grandi personaggi, senza renderci conto che in realtà sono sostanzialmente soli. E a partire da questo concetto nasce la mia riflessione: per fortuna non sono Steve Jobs. Anche se individui come lui hanno inciso in...

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Jeff Bezos: il suo futuro dopo Amazon?

Ascolta "Jeff Bezos il suo futuro dopo amazon?" su Spreaker.

Ogni giorno alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, per raccontarvi le ultime notizie che riguardano il mondo del digital, del marketing e del business come se ci trovassimo davanti a una macchinetta del caffè. Questa settimana il Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 8 febbraio, in cui ho parlato di Jeff Bezos che ha deciso di lasciare l’incarico di amministratore delegato di Amazon. Il fondatore della società lascia il posto ad Andy Jassy, che fino ad oggi è stato il CEO di Amazon Web Services, l’azienda di proprietà del gruppo Amazon che fornisce servizi di cloud computing su un’omonima piattaforma on demand.

Sebbene il successore di Bezos sia un leader forte e che conosce bene Amazon perché lavora nella società sin dall’inizio, la notizia ha fatto molto scalpore: infatti siamo di fronte all’addio di uno dei più importanti personaggi che hanno cambiato per sempre il mondo digitale. Ma ...

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Giuditta Villa. Quando la comunicazione parte dalla formazione.

All’interno del mio Live Show di giovedì 4 febbraio ho avuto la fortuna di fare due chiacchiere con Giuditta Villa, Corporate & Business Communication Director di Ayming. Si tratta di una società di consulenza presente in oltre quindici Paesi con circa 1.300 dipendenti, dedicata al mondo delle performance e che si concentra sull’innovazione, aiutando a finanziare i progetti innovativi di ogni tipo di azienda, dalle startup alle grandi multinazionali. Ben sedici anni fa Giuditta è stata una delle startupper della filiale italiana e se all’inizio ha lavorato nel business, successivamente si è occupata della parte consulenziale. Poi tre anni fa ha raggiunto la sede corporate di Parigi e oggi si occupa di comunicazione. La sua fortuna è quella di essere all’interno di un’organizzazione capace di ascoltare i propri dipendenti: si pensi che tra i vari progetti di Ayming ce n’è uno che si chiama Boss of My Work Life, che permette a chi ha un progetto innovativo di presentarlo a un comitato ...

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Scrivere male vuol dire pensare male.

Ascolta "Scrivere male, vuol dire pensare male: aiutiamoli!" su Spreaker.

Il Caffettino è un appuntamento quotidiano per chiacchierare in maniera informale di tematiche business, social e non soltanto. Oggi parliamo di una capacità professionale molto importante, ma che purtroppo viene spesso trascurata: la scrittura. Soprattutto negli ultimi anni ho notato che le persone che scrivono male hanno una cosa in comune: pensano e parlano male. Infatti, specialmente nelle mail o nei messaggi su WhatsApp, costoro tendono a scrivere nello stesso modo in cui pensano o parlano. Sarà capitato anche a voi che qualcuno vi mandasse un messaggio scritto come se fosse detto a voce, per esempio senza nessun saluto o ringraziamento.

Perché queste persone scrivono così male? Probabilmente il motivo è che ci danno poca attenzione e non hanno alcun interesse nei nostri confronti. In poche parole, per loro valiamo poco. La conseguenza è che scrivono di getto, ma al di là della scrittura la loro incapacità...

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Chi sono i manager italiani più seguiti su LinkedIn e come si sono comportati nel lockdown?

Ogni giorno nel Caffettino affrontiamo tematiche legate ai social, al business, al marketing e a tutto ciò che ruota intorno al mondo della comunicazione. Oggi parliamo degli amministratori delegati più seguiti su LinkedIn e di come hanno gestito la comunicazione durante l’emergenza coronavirus. Perché trattiamo questo argomento? Naturalmente perché è fondamentale prendere spunto dai migliori, capire come si comportano e quali risultati hanno. Naturalmente mentre gli ambassador e gli influencer hanno milioni di follower, i personaggi di cui parliamo ne hanno decine di migliaia. Però come sappiamo non è la quantità, ma la qualità a fare la differenza.

Secondo una ricerca svolta dalla società Pubblico Delirio, che si occupa di consulenza strategica, direzionale e operativa di reputazione aziendale e comunicazione digitale, nella classifica dei trenta leader aziendali italiani più seguiti troviamo al primo posto Francesco Starace, CEO di Enel, con 34mila follower. Al secondo posto c’è Ne...

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TikTok a “caccia" di americani: il nuovo manager strappato a Disney.

Nel Caffettino di oggi parliamo di social network e in particolare di TikTok, l’app cinese dedicata ai video brevi che nel tempo è diventata ultra popolare sopratutto tra i giovanissimi, anche se è utilizzata sempre più dagli utenti di ogni età. La notizia di questi giorni, riportata dal New York Times, è che TikTok ha da poco reclutato tra le proprie fila l’americano Kevin Mayer come amministratore delegato. Per chi non lo sapesse, Mayer è un top manager di grande importanza che proviene da Disney, dove si è occupato per anni di streaming e in particolare negli ultimi tempi ha seguito il lancio di Disney+, l’ultima creatura creata dalla multinazionale dell’intrattenimento.

Mayer non è l’unico a passare da una big company americana al social cinese, dato che TikTok nell’ultimo periodo ha fatto parecchio scouting negli Stati Uniti, incaricando altri top manager ed esperti di piattaforme digitali: un esempio tra tutti è Vanessa Pappas, ex di Youtube. Ma perché TikTok ha deciso di reclut...

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