Come sono nati i biglietti da visita? Con Max Corona.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di sabato 19 novembre, dove con Max Corona ho parlato della storia dei biglietti da visita.

Il biglietto da visita è un oggetto di uso comune nel mondo del business ed è quasi impossibile che non ve ne sia passato almeno uno tra le mani, o che non abbiate dato il vostro a qualcuno. Se oggi questo strumento si sta digitalizzando sempre di più, è interessante scoprire quando è nato, qual era la sua funzione originaria e qual è stata la sua evoluzione all’interno della storia. Si tratta di un modo per capire i cambiamenti di un oggetto che ha offerto e offre tutt’ora moltissime possibilità di fare affari. Max Corona spiega come per raccontare la storia del primo strumento di auto-promozione dobbiamo partire proprio dal nome: perché si chiama biglietto da visita?

Facciamo un salto nel passato, andando indietro nel tempo fino al lontano 1500. All’epoca, tra la borghesia era co...

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Intelligenza artificiale ti rintraccia grazie alle webcam pubbliche e agli influencer.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di martedì 20 settembre, dedicato a un progetto molto interessante e allo stesso tempo un po’ inquietante.

Questo progetto si chiama The Follower e si basa su un’intelligenza artificiale che riesce a identificare con precisione il luogo e il momento in cui una foto di Instagram è stata scattata. Come ci riesce? Incrociando le immagini fornite dalle webcam pubbliche con le foto che vengono postate su Instagram dagli influencer con almeno 100mila follower. La mente dietro il progetto è quella del creativo Dries Depoorter, un personaggio davvero fuori dal comune di cui vi invito a scoprire tutti i lavori a questo link. The Follower, straordinario mix di tecnologia e arte, nasce anche per sensibilizzarci rispetto al fatto che ormai la nostra vita è costantemente sotto i riflettori.

È un tema importante su cui dobbiamo cominciare a ragionare dal punto di vista politico e pers...

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La paura di perdere tutto (per colpa della tecnologia).

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino che è piaciuto di più alla mia community stato quello di venerdì 16 settembre, in cui ho parlato della paura di perdere tutto per colpa della tecnologia.

Si tratta di un argomento che ci tocca tutti da vicino, perché ciascuno di noi ha tutto salvato e backuppato, ma è terrorizzato fino al midollo: come sappiamo bene, non c’è mai stata prima di oggi un’era tanto ricca d’informazioni, di cultura e di possibilità di approfondimento. Infatti abbiamo a disposizione librerie sconfinate da interrogare e innumerevoli informazioni da approfondire e da validare. Ma allo stesso tempo, in questo mondo che sembra essere sempre più difficile, abbiamo paura. Ecco perché spesso cerchiamo di anestetizzarci e di riempire il tempo che abbiamo a disposizione con qualcosa che annacqua il senso della nostra vita.

Perciò salvando cose non occupiamo solo spazio, ma anche tempo. Contemporaneamente, abbiamo paura di perdere tutto e siamo insicuri. Non abbiamo ...

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Il tabellone Parallel Reality nella rivoluzione degli aeroporti.

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di giovedì 18 agosto, in cui ho parlato di Parallel Reality, una vera rivoluzione che conquisterà gli aeroporti.

Molti di voi in questo periodo stanno utilizzando l’aereo e, allora, ne ho approfittato per descrivere questa nuova tecnologia estremamente innovativa introdotta da Delta Air Lines: Parallel Reality permette a diverse persone di guardare lo stesso display in aeroporto, sul quale ognuno vede le informazioni che riguardano specificamente il proprio volo. Questo sistema non si basa né sulla realtà virtuale né su quella aumentata e, soprattutto, non richiede l’utilizzo dello smartphone. Infatti, se spesso la tecnologia è strettamente legata ai device, in questo caso fa un enorme passo in avanti. Ma come funziona precisamente Parallel Reality?

In base alla nostra posizione all’interno dell’aeroporto, vediamo uno schermo personalizzato secondo le nostre necessità che ad esempio ci indi...

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LinkedIn: nuova campagna di phishing tramite PDF su Dropbox.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di martedì 9 agosto, in cui ho parlato di sicurezza informatica e in particolare di phishing.

Infatti gli utenti di LinkedIn sono preda di una nuova campagna di phishing, denominata Ducktail. Questa permette di recuperare i dati degli amministratori di pagine Facebook iscritti a LinkedIn per poi rubargli l’identità. D’altronde, stando all’ultimo report di Check Point Software, LinkedIn ormai è l’obiettivo privilegiato di questa tipologia di attacchi. Ma come funziona Ducktail di preciso? Molto semplicemente veniamo contattati su LinkedIn e, con diverse scuse, siamo invitati a scaricare un PDF contenente dei dati tramite la chat del social. in realtà il PDF sembrerebbe molto sicuro, scaricabile mediante sistemi come ad esempio Dropbox oppure iCloud.

Alla fine, però, se facciamo il download del documento, ci ritroviamo di fronte a una brutta sorpresa: il PDF infatti contiene un f...

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Google Maps non fornisce più info sulla funzionalità traffico in Ucraina.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha amato maggiormente quello di mercoledì 2 marzo, dedicato a un’app che ha preso posizione rispetto al conflitto in atto in Ucraina.

Parliamo di Google Maps, che non fornisce più le informazioni sul traffico nel Paese straziato dalla guerra. In questi giorni stiamo vedendo come tante aziende si stiano schierando dalla parte dell’Ucraina, scegliendo di boicottare a modo loro la Russia. In particolare, il caso di Google Maps è interessante perché bloccare un servizio molto importante come la funzionalità relativa allo stato del traffico fa sì che gli utenti possano utilizzare l’applicazione in Ucraina, ma senza poter vedere gli spostamenti dei veicoli. E questo è fondamentale per evitare che i russi possano visualizzare le informazioni sul traffico in tempo reale, monitorando gli spostamenti dei civili in fuga.

Purtroppo la decisione di Google non basta a risollevare le sorti dell’Ucraina, m...

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I social media sono finiti nel 2022.

Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.

Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.

Ma è in declino anche l’attenzione degli utenti che fuggono verso altre piattaforme, ad esempio quelle...

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Federica Mutti. A lezione di content creation.

Durante il mio Live Show di giovedì 25 marzo ho avuto come ospite Federica Mutti, esperta in marketing, brand strategist e Youtube content creator. Federica ha solo 25 anni, ma i suoi contenuti dedicati all’imprenditoria digitale, al lavoro e alla crescita personale e finanziaria riscuotono molto successo. Ho iniziato chiedendole se le interviste in diretta, visto il boom che hanno avuto nel 2020, adesso hanno stancato. Lei racconta di aver cominciato a fare delle dirette nel 2021, perché apprezza molto il fatto di offrire visibilità a chi la merita e di portare argomenti nuovi sui propri canali. In particolare, sul suo canale YouTube Federica pubblica una diretta al mese con un ospite. Allo stesso tempo, però, ammette di aver sofferto un po’ l’eccesso di live nel 2020, tant’è che adesso le sta centellinando: durante il 2021 per lei non è stato facile stare dietro a tutte le dirette e agli eventi a quali l’hanno invitata. E anche se caratterialmente fa fatica a dire di no, si è vista...

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Maurizio Codogno. Alla scoperta di Wikipedia.

Nel mio Live Show di giovedì 18 febbraio ho avuto il piacere di intervistare un ospite d’eccezione: Maurizio Codogno. Matematico di formazione e scrittore, Maurizio lavora per Wikipedia da sedici anni ed è socio fondatore di Wikimedia Italia, di cui è anche portavoce da un decennio. Il suo obiettivo? Cercare di propagandare la comunicazione e soprattutto la conoscenza libera. Come? Maurizio spiega che Wikipedia ha una forma di diritto d’autore diversa da quella standard, perché chiunque può utilizzarla anche per scopi commerciali. In ogni caso, tutti gli autori di Wikipedia sono indicati nella cronologia di una determinata voce, che mostra la lista di tutte le modifiche con le persone che le hanno fatte. Ma se per i Wikipediani è importante conoscere l’autore di un determinato contenuto, proprio per motivi di copyright, ciò che conta maggiormente è la veridicità delle informazioni: in Wikipedia non c’è un principio di autorità, per cui se qualcuno è importante non significa che le su...

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