Federica Mutti. A lezione di content creation.

Mar 27, 2021

Durante il mio Live Show di giovedì 25 marzo ho avuto come ospite Federica Mutti, esperta in marketing, brand strategist e Youtube content creator. Federica ha solo 25 anni, ma i suoi contenuti dedicati all’imprenditoria digitale, al lavoro e alla crescita personale e finanziaria riscuotono molto successo. Ho iniziato chiedendole se le interviste in diretta, visto il boom che hanno avuto nel 2020, adesso hanno stancato. Lei racconta di aver cominciato a fare delle dirette nel 2021, perché apprezza molto il fatto di offrire visibilità a chi la merita e di portare argomenti nuovi sui propri canali. In particolare, sul suo canale YouTube Federica pubblica una diretta al mese con un ospite. Allo stesso tempo, però, ammette di aver sofferto un po’ l’eccesso di live nel 2020, tant’è che adesso le sta centellinando: durante il 2021 per lei non è stato facile stare dietro a tutte le dirette e agli eventi a quali l’hanno invitata. E anche se caratterialmente fa fatica a dire di no, si è vista costretta a rifiutare alcune delle proposte che le hanno fatto.

Federica è una fuoriclasse delle dirette, ma quali sono secondo lei i primi passi per gli imprenditori e i professionisti che vogliono avvicinarsi alle live su YouTube? A suo parere, prima di tutto bisogna fare un’attenta riflessione su chi siamo, cosa vogliamo fare e cosa vogliamo portare su questa piattaforma. Perché se da un lato sostiene che non si deve pensare troppo prima di lanciarsi, dall’altro ritiene che oggi abbiamo tutti gli strumenti per fermarci e capire quale possa essere il nostro approccio. Su YouTube ci sono molti contenuti gratuiti, tra cui anche i suoi video, che raccontano quali possono essere questi i primi step e, una volta compreso chi siamo, come vogliamo raccontarci e cosa vogliamo offrire al nostro pubblico, in seguito le cose sono abbastanza semplici: lei ha iniziato a fare video nel 2018 con un vecchio iPhone SE, ma ritiene che oggi con qualsiasi smartphone si possa avere un’immagine pulita. Perciò basta un telefono, una bella fonte di luce naturale e magari un piccolo script o qualche bullet point per creare il primo video.

E se si vuole fare un passo in più? Basta ottimizzare bene il video sul piano della SEO, cosa che Federica consiglia fortemente: lei definisce la SEO come l’asso nella manica per ottenere risultati su YouTube e la cita spesso, perché è proprio grazie all’ottimizzazione per keyword che è riuscita a far crescere il suo canale nel tempo. Una volta partiti, poi, bisogna solo prendere confidenza con lo strumento, cominciare a pubblicare una volta a settimana per avere un buon ritmo, vedere i risultati e migliorarsi in base a questi ultimi. Federica sostiene che per ottimizzare la SEO ci si può affidare a un professionista nel caso in cui non si abbia tempo o perché non si ha idea di dove mettere le mani. Se si vuole partire in grande con una buona ricerca delle keyword da utilizzare, rivolgersi a un professionista può essere molto utile. Ma afferma anche che la SEO su YouTube non è particolarmente complicata, perché si tratta semplicemente di scegliere il titolo, la descrizione e sapere un po’ come funzionano i tag, nonostante questi abbiano sempre meno peso. Quindi l’ottimizzazione dei video potenzialmente è alla portata di tutti, tanto che sempre più creator stanno imparando a utilizzare la SEO.

Il canale YouTube di Federica ha ben 27.700 iscritti con 169 video, un risultato che la impressiona molto perché le sembra ieri quando aveva mille iscritti. Ad aprile del 2020 è arrivata a diecimila iscritti e le è sembrato pazzesco, anche se era passato del tempo dal suo primo video pubblicato nel 2018. C’è da dire che Federica si è presa anche qualche pausa, cosa che ritiene normale quando come lei si inizia a utilizzare YouTube più per hobby che per altri motivi. Poi dal 2019, però, ha recuperato il canale e l’ha portato avanti con costanza. Costanza che reputa essere l’ingrediente segreto per tutto e grazie alla quale sono arrivate tante soddisfazioni, anche indipendentemente dai numeri: nel momento in cui ha iniziato a essere costante sui social ottenendo risultati rilevanti, per preservare il proprio benessere ha scelto di dare poca importanza ai numeri. Infatti controlla gli Analytics a fine mese soltanto se ha tempo e se si ricorda di farlo, ma non sono assolutamente la prima cosa che va a guardare.

A differenza di Federica, gli imprenditori e i professionisti attraverso il content marketing vanno alla ricerca di lead. Ma lei ci tiene a dire come questi ultimi non siano immediati: non bisogna pensare di pubblicare il primo video aspettandosi di ottenere il giorno dopo la richiesta, il lead o addirittura il cliente. Invece lei assicura di avere molti amici e conoscenti che, pur avendo canali molto limitati in termini numerici, sono riusciti ad avere richieste dopo qualche mese di contenuti di valore, ben targettizzati e ottimizzati: ad esempio ci sono persone con canali che hanno soltanto qualche centinaia di view, ma che con i propri video riescono a ottenere due o tre clienti. Si tratta di un fenomeno che accade molto spesso su YouTube e che Federica reputa molto positivo per gli imprenditori alla ricerca di numeri. Però ci tiene a ribadire che i risultati si vedono dopo diversi mesi di lavoro ben fatto e non dal giorno alla notte.

A questo punto ho chiesto a Federica come funziona la relazione tra numero di iscritti e di visualizzazioni. La sua riposta è che non c’è una relazione esatta e che valga per tutti: esistono canali con meno iscritti e più view rispetto ad altri canali con più iscritti e meno view. Nel suo caso, si è resa conto che nell’ultimo periodo le visualizzazioni del suo canale sono un po’ diminuite, nel senso che gli iscritti continuano a salire ma i video più recenti non hanno performato al massimo. E questo dipende molto anche dalla tipologia di video: durante tutto lo scorso anno Federica ha postato contenuti informativi e divulgativi che hanno avuto molto successo, perché offriva informazioni e best practice che alle persone interessano. Senza contare che questi video, ottimizzati dal punto di vista SEO, continuano a ottenere risultati nel tempo. Invece ultimamente, essendo molto impegnata, non riesce a dedicarsi a YouTube come vorrebbe: anche se cerca di essere sempre costante pubblicando video ogni settimana, in questi ultimi parla più di se stessa e del dietro le quinte del suo lavoro. Ne consegue che questi contenuti sono apprezzati maggiormente dalla sua audience più affezionata, costituita dallo zoccolo duro della sua community. Inoltre, essendo video non ottimizzati lato SEO, è normale che le view siano ridotte.

La relazione tra numero di iscritti e di visualizzazioni può cambiare nel tempo e Federica fa anche presente che YouTube è molto ciclico: si può fare un balzo incredibile di visualizzazioni come le è accaduto ad aprile del 2020, quando il suo canale ha iniziato a crescere e tutti i video ottenevano dalle quattromila alle seimila visualizzazioni. Al contrario, ci sono periodi in cui si raggiungono meno visualizzazioni: ad esempio d’estate il suo canale ha ottenuto meno risultati, per poi ripartire bene in autunno e arrivare oggi a una situazione più altalenante. Se tutto questo è abbastanza normale, l’ideale a suo parere sarebbe pubblicare almeno una volta al mese un video potente, capace poi di creare l’hype sul proprio canale. Il fatto che ci siano momenti in cui tutti sono interessati ai suoi contenuti e altri in cui questi passano più in sordina non preoccupa Federica: il suo è un percorso sul lungo periodo, nel quale non è importante avere sempre lo sprint, ma vivere una sorta di maratona in cui si gode serenamente il panorama e crea contenuti anche in base a ciò che vive e a come si sente in un dato momento.

Ma come gestisce Federica i social di tendenza che vanno e vengono, come ad esempio Clubhouse? Lei non si definisce l’esempio migliore di professionista che testa ed espande i propri canali, gli hype la interessano relativamente a meno che il social non la conquisti. Se ce n’è uno che la incuriosisce lo testa e si fa la sua opinione, ma poi va “a sentimento”: ad esempio, nei mesi dello scorso anno in cui TikTok era più in hype ha provato a realizzare qualche contenuto su questa piattaforma: erano video originali, realizzati con uno stile che aveva osservato anche in altri content creator di successo presenti su TikTok, ovvero pillole molto veloci e dirette, in cui dava informazioni che aveva già condiviso ampiamente nei suoi video su YouTube. Con questi brevi video ha ricevuto anche dei buoni riscontri a livello numerico, al punto che c’erano persone che le dicevano di averla conosciuta grazie a TikTok e non ai suoi canali principali, ossia YouTube e Instagram. Ma in seguito, nonostante i risultati, ha deciso di abbandonare TikTok perché non l’ha apprezzato né da consumatrice né da creatrice. E la stessa cosa è accaduta con Clubhouse: nei primi giorni l’ha esplorato, ma poi si è detta che non era un social adatto a lei, perché il suo cuore è dedicato a YouTube e finora nessun altro social l’ha spodestato.

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