Per l'AGCOM gli influencer sono simili a emittenti TV e video on demand

Il succo del comunicato stampa AGCOM, autorità per le garanzie nelle comunicazioni, è qui: gli influencer svolgono un’attività analoga o comunque assimilabile a quella dei fornitori di servizi di media audiovisivi. Questo significa che devono misure previste dal Testo unico della radiotelevisione nazionale.

O almeno dovrebbero. Perché ora è stata avviata una consultazione pubblica per riflettere sulle misure da applicare rispetto alla creazione dei contenuti da parte di chi utilizza la visibilità per fare leva commerciale. Come ricorda il Sole 24 Ore, gli obblighi che potrebbero essere applicati sono diversi: 

  • Trasparenza sulla pubblicità.
  • Tutela dei minori.
  • Trasparenza societaria.
  • Pluralismo e non discriminazione.
  • Investimento in produzioni audiovisive.

La consultazione dovrebbe durare 60 giorni dalla pubblicazione della delibera (che trovi qui in formato PDF) e il provvedimento non si concentra solo sulla...

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Intelligenza artificiale ti rintraccia grazie alle webcam pubbliche e agli influencer.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di martedì 20 settembre, dedicato a un progetto molto interessante e allo stesso tempo un po’ inquietante.

Questo progetto si chiama The Follower e si basa su un’intelligenza artificiale che riesce a identificare con precisione il luogo e il momento in cui una foto di Instagram è stata scattata. Come ci riesce? Incrociando le immagini fornite dalle webcam pubbliche con le foto che vengono postate su Instagram dagli influencer con almeno 100mila follower. La mente dietro il progetto è quella del creativo Dries Depoorter, un personaggio davvero fuori dal comune di cui vi invito a scoprire tutti i lavori a questo link. The Follower, straordinario mix di tecnologia e arte, nasce anche per sensibilizzarci rispetto al fatto che ormai la nostra vita è costantemente sotto i riflettori.

È un tema importante su cui dobbiamo cominciare...

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Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post.

Ascolta "Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post" su Spreaker.

Nel mio podcast del Caffettino parlo ogni giorno di temi e notizie che riguardano il mondo del marketing, del business e del digital. E lo faccio come se io e il mio pubblico fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di mercoledì 21 aprile, in cui ho parlato di social network e in particolare di una novità che riguarda Instagram: infatti, in base ad alcune indiscrezioni e ad alcuni post su Twitter del leader di Instagram Adam Mosseri, la piattaforma starebbe testando il ritorno della possibilità di vedere il contatore dei like sotto ogni nostro post. Proprio come accadeva prima del 2019.

Infatti in quell’anno i vertici di Instagram avevano deciso di fare un esperimento: eliminare la visualizzazione del numero dei like sotto ai post, come avviene...

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Rossella Pivanti. Presente e futuro del podcast.

Giovedì 22 aprile, durante il mio Live Show, ho intervistato Rossella Pivanti, audio producer specializzata nella creazione di branded podcast, serie audio e audiodocumentari. Entrando nel vivo dell’argomento, le ho chiesto perché secondo lei un’azienda oggi deve fare podcast. A suo parere, per tanti anni alle aziende è stato detto di puntare sull’immagine, poi sul “metterci la faccia” e infine sui contenuti video. Oggi invece bisogna puntare sulla voce. Perché i brand attualmente hanno un logo, un colore, un’immagine o il volto di qualcuno, ma non hanno una voce: escludendo Autostrade e Trenitalia, gli altri brand infatti devono ancora capire che voce e che accento hanno.

A proposito di accenti, il problema di alcuni clienti che si avvicinano al mondo dei podcast è che sono alla ricerca di doppiatori perfetti e non di voci. Per Rossella il doppiaggio è un lavoro nobilissimo, ma utilizza linguaggi ed...

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Roberto Buonanno. Il mondo dell’influencer marketing.

Giovedì 21 gennaio, durante il mio Live Show, ho avuto come ospite Roberto Buonanno, esperto di influencer marketing. Di cosa si tratta? Roberto lo spiega all’inizio della nostra chiacchierata: significa utilizzare gli influencer per il proprio marketing, ossia per identificare come vendere al meglio prodotti o servizi all’interno del proprio mercato. Attualmente esistono influencer di ogni tipo e l’anno scorso, complice il Covid-19, l’influencer marketing ha toccato vette stellari. Questo perché si è verificato un notevole aumento delle persone a casa, con un relativo incremento del tempo trascorso davanti agli schermi. Durante il 2020 perciò sono cresciuti quasi tutti gli influencer, tranne ad esempio quelli che si occupavano di turismo, che hanno avuto grandi difficoltà.

Per un influencer è fondamentale individuare un target di pubblico specifico: ci sono casi eclatanti come quello di Chiara Ferragni, la quale...

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Andrea Santagata. Gli ingredienti segreti di Giallo Zafferano.

Durante il mio Live Show di giovedì 17 dicembre ho intervistato Andrea Santagata, Direttore Generale di Mondadori Media, con cui abbiamo esplorato l’affascinante mondo di Giallo Zafferano. La storia di Giallo Zafferano inizia nel 2006 con Sonia Peronaci, influencer ante litteram, la quale comprende che fino a quel momento in rete c’erano solo ricette d’archivio, ma non c’era nessuno che facesse l’how-to, ossia che aiutasse le persone spiegando come preparare le ricette a casa. La sua grande intuizione è stata non chiamarsi Sonia Peronaci, ma adottare il nome di un brand. Nel 2010 il sito, che oggi viene usato da un milione e mezzo di persone e nei periodi di Natale da circa due milioni e mezzo di utenti, diventa anche un’app: questa ad oggi è stata scaricata cinque milioni di volte e viene usata da circa 150mila persone.

Nel 2012 Giallo Zafferano vince il Macchianera Awards come miglior sito in assoluto in Italia, un premio...

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La mia opinione sulle opinioni.

Al bar, dove si prende un altro tipo di Caffettino, tutti sembrano avere un'opinione su tutto. Anche online comunque non si scherza: la rete pullula di opinionisti che hanno sempre qualcosa da dire sull'ultimo argomento di attualità. Invece nel nostro podcast di oggi parliamo di quanto a volte sia bello non avere un'opinione e magari ascoltare quelle degli altri. Potrebbe sembrare un paradosso, dato che ogni giorno nei Caffettini, nei video e negli eventi parlo di tematiche legate al mondo del digitale, della tecnologia o delle startup, ma capita anche a me di non sapere cosa dire e non reputo che questo sia un problema. Anzi.


Ritengo che non avere sempre un'opinione sia utile, perché dare un punto di vista su qualcosa che non conosciamo a fondo solo per prendere posizione ci espone al rischio di brutte figure o peggio, di ripetere quello che dicono gli altri. Al contrario, esprimere un'opinione ragionata è un'arte complessa e che purtroppo appartiene a pochi:...

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Alessandro Barbero scrive la storia dei contenuti lunghi.

Il nostro Caffettino di oggi è denso di contenuti, proprio come i video di Alessandro Barbero. Forse lo avete visto raccontare in modo coinvolgente la storia del Medioevo su Super Quark, oppure vi è capitato di guardare una sua lezione su Youtube. Se invece non lo conoscete, vi conviene comunque ascoltare questo podcast, perché Barbero rappresenta un esempio eccellente di come i contenuti lunghi possano ottenere un successo significativo presso un pubblico molto ampio. Barbero infatti, pur non avendo profili social, è diventato un vero e proprio influencer su Youtube con migliaia di visualizzazioni all'attivo. Qualche esempio?


Il suo video su Caterina da Siena, lungo più di un'ora, ha raccolto oltre 270.000 view. E la sua retrospettiva completa sull'Impero Ottomano, della durata di circa sei ore, ha ottenuto quasi 325.000 visualizzazioni. Si tratta di numeri che ricordano quelli di Twitch, la piattaforma di livestreaming per gli appassionati di...

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BallerBusters. L'account che smaschera i finti ricchi su Instagram.

Mentre noi ci gustiamo il nostro Caffettino, magari c'è chi sorseggia un drink a bordo piscina. Parliamo di tutti quegli influencer o presunti tali che non perdono occasione per mostrare su Instagram quanto siano agiate le loro esistenze. Invidia? Lasciate stare, perché in molti casi si tratta di persone che ostentano uno stile di vita oltre le proprie possibilità con lo scopo di conquistare nuovi follower e Like. E per fortuna oggi c'è BallerBusters, l'account Instagram e Twitter paladino della verità che scopre i finti ricchi e svela le loro bugie attraverso prove inconfutabili. Ma quali sono di preciso i profili presi di mira da BallerBusters?


Le vittime dell'account sono due: gli influencer più o meno veri che si vantano della propria presunta ricchezza e quelli che cercano di sfruttare l'ingenuità degli utenti per ottenere dei guadagni. La prima categoria più che altro fa sorridere, perché scoprire che l'influencer...

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