Meta non rinnova accordi con la SIAE, fuori la musica (o almeno una parte) da Facebook e Instagram

Scelta unilaterale e incomprensibile. Così il comunicato stampa ufficiale descrive la scelta: Meta non rinnova accordo con SIAE. Questo significa che gli artisti iscritti alla Società Italiana degli Autori ed Editori, un organismo di gestione collettiva che si occupa della tutela del diritto d'autore.

Perché ci dovrebbe preoccupare questa decisione storica? Semplice, le storie su Instagram e Facebook sono basate proprio sullo sfondo musicale che puoi aggiungere ai contenuti visual. Ma lo stesso discorso si applica ai Reel e ad altri canali delle piattaforme in questione. Il risultato?

Semplice, una gran quantità di brani (italiani e non) saranno bloccati. Quindi non si possono utilizzare per accompagnare le proprie creazioni e quelle che hanno già selezionato uno degli artisti SIAE avranno la funzionalità audio disattivata. Qual è il motivo alla base di questa decisione così impattante?

I punti di vista degli attori in...

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Facebook e Instagram: badge blu a pagamento per tutti con Meta Verified

La notizia: Facebook e Instagram avranno la spunta blu a pagamento. Sembra di assistere alla dimostrazione del terzo principio della Dinamica dove ogni azione porta una reazione uguale e contraria.

Infatti, questa possibilità segue quella proposta da Elon Musk che ha deciso di proporre il badge blu a pagamento. L'idea di avere un percorso di verifica on demand è stata lanciata il 19 febbraio: 

"Zuckerberg announced that we’ll begin testing a new offering called Meta Verified, a subscription bundle on Instagram and Facebook that includes a verified badge that authenticates your account with government ID, proactive account protection, access to account support, increased visibility and reach".

Queste le parole del comunicato stampa che presenta il servizio chiaramente: inizieremo a testare Meta Verified, una prestazione a pagamento su Instagram e Facebook che include un badge che autentica il tuo account con ID governativo, protezione, ...

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Facebook scarica intenzionalmente la batteria degli smartphone?

Possibile? Certo, questa è la notizia che trapela dalle dichiarazioni di George Hayward, data scientist ed ex dipendente di Meta, sul New York Post: Facebook consuma la batteria degli smartphone in modo intenzionale. E senza dare notizia del processo in corso ai proprietari del dispositivo.

Sembra un dettaglio ma non è così. Anzi, questa tendenza potrebbe essere anche piuttosto pericolosa per i proprietari dei dispositivi. I quali potrebbero trovarsi in situazioni di necessità, se non in pericolo, e ritrovarsi con un cellulare scarico. Ma non per propria dimenticanza: solo per un semplice test.

Perché Facebook scarica la batteria?

Domanda: George Hayward ha lanciato la news che annuncia un intervento manipolativo verso le nostre batterie ma perché ciò avviene? Ha spiegato anche questo, si tratta di un negative testing:

"Allows tech companies to surreptitiously run down someone’s mobile juice in the name of...

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Facebook sarĂ  a pagamento dopo la multa da da 390 milioni?

Questo è uno dei punti più chiacchierati della storia dei social: Facebook a pagamento. L'incubo di tutti i frequentatori del social network per eccellenza potrebbe diventare realtà a causa di una multa.

Parliamo di una sanzione ciclopica: 390 milioni di euro. Questa è la somma che l'autorità irlandese per la protezione dei dati ha deciso per colpire Meta, la holding a capo di Instagram, Messenger e, ovviamente, Facebook. Non è la prima volta che Mark Zuckerberg si trova ad affrontare problemi e sanzioni.

Ma in questo caso sembra che la situazione sia diversa perché Facebook non può sostenere una condizione di continua incertezza e ricevere sanzioni a causa del suo business model.

I motivi della multa a Facebook

Andiamo alla radice del problema. Perché il Garante della Privacy irlandese ha deciso di infliggere una sanzione di 390 milioni di euro a Zuckerberg? Il punto è...

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Tempo utilizzo Internet in calo e il crollo di Meta: le ultime da We Are Social.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di lunedì 5 dicembre, dove ho analizzato alcuni dati dell’ultimo aggiornamento trimestrale del report realizzato da We Are Social.

Trovate tutti i risultati dell’indagine su wearesocial.com, ma facciamo un rapido punto sui dati salienti che evidenziano i nuovi comportamenti degli utenti e alcuni stereotipi che abbiamo riguardo la tecnologia. Partiamo dal fatto che gli esseri umani sono aumentati, il che ha portato alla conseguente crescita degli utenti di Internet. Infatti, come hanno riportato moltissime testate, negli ultimi tempi abbiamo raggiunto la cifra degli otto miliardi di persone sul pianeta e questo ha significato anche l’aumento degli utenti mobile: questi ultimi attualmente sono 5,48 miliardi, cioè 170 milioni in più rispetto all’anno scorso. Ma anche gli utenti dei social sono cresciuti.

Nel dettaglio, le persone iscritte a...

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LinkedIn: nuova campagna di phishing tramite PDF su Dropbox.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di martedì 9 agosto, in cui ho parlato di sicurezza informatica e in particolare di phishing.

Infatti gli utenti di LinkedIn sono preda di una nuova campagna di phishing, denominata Ducktail. Questa permette di recuperare i dati degli amministratori di pagine Facebook iscritti a LinkedIn per poi rubargli l’identità. D’altronde, stando all’ultimo report di Check Point Software, LinkedIn ormai è l’obiettivo privilegiato di questa tipologia di attacchi. Ma come funziona Ducktail di preciso? Molto semplicemente veniamo contattati su LinkedIn e, con diverse scuse, siamo invitati a scaricare un PDF contenente dei dati tramite la chat del social. in realtà il PDF sembrerebbe molto sicuro, scaricabile mediante sistemi come ad esempio Dropbox oppure iCloud.

Alla fine, però, se facciamo il download del documento, ci ritroviamo di...

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I social media sono finiti nel 2022.

Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.

Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.

Ma ...

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Il bello senza i social: riflessioni rilassate dopo il Facebook Down.

Ascolta "Il bello senza i social: riflessioni rilassate dopo il Facebook Down :)" su Spreaker.

Il mio podcast si chiama Il Caffettino, perché dal lunedì al venerdì parlo con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale delle notizie più importanti che riguardano il business, il marketing e il digital. E questa settimana, il Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di mercoledì 6 ottobre, in cui ho commentato il famigerato social down di lunedì 4 ottobre, che ci ha lasciati per oltre sei ore senza Facebook, Instagram e WhatsApp. In questo podcast non ho spiegato le ragioni tecniche che hanno portato al blackout dei social di Mark Zuckerberg, perché ritengo che siano interessanti solo fino a un certo punto.

Invece mi sono concentrato sul mio stato emotivo e sul comportamento sociale che ho tenuto in questa situazione. Senza ipocrisie, quando si è...

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Quante persone usano social network nei vari Paesi: il confronto 2020-2025.

Ascolta "Quante persone usano social network nei vari Paesi: il confronto 2020-2025" su Spreaker.

Chi mi segue sa che ogni mattina, alle 7:30, pubblico sulle principali piattaforme il mio podcast del Caffettino. È un appuntamento quotidiano di fronte a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di news e tematiche che riguardano il business, il marketing e il digital. Questa settimana, il Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di giovedì 16 settembre, in cui ho parlato di alcuni dati molto interessanti sull’uso dei social da parte di vari Paesi del mondo, mettendo a confronto i numeri del 2020 e quelli previsti per il 2025. Paradossalmente, il Paese con il maggior numero di persone che hanno avuto accesso ai social nel 2020 è stato la Cina.

Questo può sembrare strano, dato che per decisione del governo in Cina non sono raggiungibili Facebook, Instagram, Twitter e altre piattaforme molto popolari. Eppure, nel...

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Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post.

Ascolta "Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post" su Spreaker.

Nel mio podcast del Caffettino parlo ogni giorno di temi e notizie che riguardano il mondo del marketing, del business e del digital. E lo faccio come se io e il mio pubblico fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di mercoledì 21 aprile, in cui ho parlato di social network e in particolare di una novità che riguarda Instagram: infatti, in base ad alcune indiscrezioni e ad alcuni post su Twitter del leader di Instagram Adam Mosseri, la piattaforma starebbe testando il ritorno della possibilità di vedere il contatore dei like sotto ogni nostro post. Proprio come accadeva prima del 2019.

Infatti in quell’anno i vertici di Instagram avevano deciso di fare un esperimento: eliminare la visualizzazione del numero dei like sotto ai post, come avviene...

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