Meta non rinnova accordi con la SIAE, fuori la musica (o almeno una parte) da Facebook e Instagram

Mar 21, 2023

Scelta unilaterale e incomprensibile. Così il comunicato stampa ufficiale descrive la scelta: Meta non rinnova accordo con SIAE. Questo significa che gli artisti iscritti alla Società Italiana degli Autori ed Editori, un organismo di gestione collettiva che si occupa della tutela del diritto d'autore.

Perché ci dovrebbe preoccupare questa decisione storica? Semplice, le storie su Instagram e Facebook sono basate proprio sullo sfondo musicale che puoi aggiungere ai contenuti visual. Ma lo stesso discorso si applica ai Reel e ad altri canali delle piattaforme in questione. Il risultato?

Semplice, una gran quantità di brani (italiani e non) saranno bloccati. Quindi non si possono utilizzare per accompagnare le proprie creazioni e quelle che hanno già selezionato uno degli artisti SIAE avranno la funzionalità audio disattivata. Qual è il motivo alla base di questa decisione così impattante?

I punti di vista degli attori in campo

Leggendo il testo della comunicazione SIAE possiamo intravedere la causa scatenante di questo mancato accordo: la richiesta di accettazione unilaterale del contratto. Ecco il nodo:

"A SIAE viene richiesto di accettare una proposta unilaterale di Meta prescindendo da qualsiasi valutazione trasparente e condivisa dell’effettivo valore del repertorio".

La società che si occupa della tutela dei diritti d'autore per gli artisti si dichiara sconcertata e conferma che ha cercato di trovare un accordo anche dopo il 1 gennaio 2023. Ovvero da quando i contenuti sono senza licenza. Ma i portavoce di Meta, citati da la Repubblica, fanno muro e si posizionano:

"Crediamo che sia un valore per l'intera industria musicale permettere alle persone di condividere e connettersi sulle nostre piattaforme utilizzando la musica che amano".

Quindi, nonostante le dichiarazioni prive di particolari dettagli possiamo provare a immaginare: sarà un problema di tipo economico? Forse, anche perché Mogol durante un evento pubblico ha lasciato dichiarazioni nette: "Queste piattaforme (Meta n.d.a.) guadagnano miliardi e sono ancora restii a pagare qualcosa, ma gli autori vivono grazie al diritto d’autore e quindi considero che la nostra battaglia è giusta".

sangiuliano

Una battaglia sacra come quella del copyright. In questo scenario interviene anche il Ministro della Cultura Sangiuliano che si schiera dalla parte della SIAE con un comunicato stampa, sottolineando che: "I colossi transnazionali del digitale devono rispettare l'identità e la sovranità legislativa degli Stati".

Cosa accade ai contenuti pubblicati?

Per i nuovi non potrai accedere alla musica protetta dalla SIAE. Ma per quelli precedenti? Domanda legittima per i content creator che hanno basato tutto sulla giusta combinazione tra visual e audio.

Ebbene, la decisione presa da Meta di non rinnovare l'accordo con la SIAE impatterà su Reels e Stories di entrambe le piattaforme. E su alcuni post di Instagram. Qui i contenuti che utilizzano brani coinvolti verranno silenziati ma gli utenti possono sostituire l'audio; su Facebook i post saranno bloccati.

Lo stop vale per tutta la musica?

Solo quella SIAE. Gli artisti che si appoggiano a realtà come Soundreef saranno ancora presenti nei cataloghi anche se, al momento, il take down musicale coinvolge comunque questo gestore indipendente di diritti d'autore riconosciuto dall'Intellectual Property Office del Regno Unito per un problema tecnico.

Solo una questione economica?

Mentre molti attori fanno muro contro muro, in alcuni casi attraverso posizioni ideologiche, si sviluppa l'idea che alla base di tutto ci sia un mancato accordo economico. Che però danneggia più gli artisti che non la multinazionale Meta dato che stiamo parlando di un bacino ridotto - quello della musica italiana - e che continua uno a gonfie vele gli accordi con i titolari dei diritti musicali in tutto il mondo.

Solo nel territorio europeo, ad esempio, Meta ha accordi con Germania, Francia, Spagna, Regno Unito e Turchia. Lo stesso Enzo Mazza, presidente della Federazione Industria Musicale Italiana auspica che "SIAE e Meta trovino presto un accordo nell'interesse del crescente mercato musicale in Italia e degli aventi diritto".

Non a caso, sappiamo che il 5% degli ascolti di musica in Italia avviene sui social. Quindi, ricordiamo che Facebook ha diversi fronti problematici da affrontare. C'è un sistema economico basato sulla pubblicità che rischia di crollare e altre fonti di monetizzazione non riescono a tenere banco. D'altro canto alla musica italiana fa comodo avere Facebook e Instagram come cassa di risonanza. Si troverà un accordo?

Per approfondire:

  1. Facebook e Instagram: badge blu per tutti con Meta Verified
  2. Facebook sarà a pagamento dopo la multa da da 390 milioni?
  3. Facebook scarica intenzionalmente la batteria degli smartphone?

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