Emanuele Arosio. L’evoluzione dell’e-commerce.

Nel mio Live Show di giovedì 15 aprile ho avuto come ospite Emanuele Arosio, Head of SEO presso Triboo Group e SEMrush Ambassador, che negli ultimi anni ha specializzato la sua consulenza nell’e-commerce. La nostra chiacchierata è iniziata parlando di digital divide, perché gli ho chiesto quanto è diversa la percezione di chi come noi vive in una “bolla digitale” rispetto a quella di chi ne è fuori. A suo parere c’è una bella differenza, perché molte famiglie non hanno computer sufficienti per far studiare i figli e lavorare. E questo nonostante il fatto che il fattore tecnologico sia alla portata di tutti, dato che per effettuare la didattica a distanza basta anche un tablet con una tastiera. Il problema è culturale, perché si sottovaluta l’importanza del computer: negli ultimi anni il digitale viene vissuto prevalentemente con i cellulari e si è annientata la necessità di avere strumenti come i tablet o i portatili. Spesso chi possiede uno smartphone pensa di poterlo utilizzare per...

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Josè Compagnone. Per una tecnologia più democratica.

Nel mio Live Show di giovedì 25 febbraio ho avuto un grande ospite: Josè Compagnone, esperto di UI e UX. Per dirlo con parole semplici, Josè si occupa di interfacce digitali e dell’esperienza degli utenti. A suo parere, se la user experience è un termine ormai abusato, non si parla mai di bad experience, perché i problemi legati all’usabilità si vedono solo quando ci sono: quando non ci sono, invece, significa che è stata fatta un’ottima catalogazione degli errori e che è stato risolto tutto. Un altro tema di cui si parla da tempo è l’umanizzazione delle interfacce: dal suo punto di vista l’unica cosa che conta è che l’azienda, comunicando anche attraverso il digitale, deve essere in grado di trasferire informazioni, fatti e notizie importanti per l’utente in modo che questo comprenda le argomentazioni di vendita, i vantaggi e la convenienza di un dato prodotto.

Il fatto è che l’azienda ha tante cose da dire a fronte di uno spazio molto ridotto, che è quello dello schermo. Senza con...

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Maurizio Codogno. Alla scoperta di Wikipedia.

Nel mio Live Show di giovedì 18 febbraio ho avuto il piacere di intervistare un ospite d’eccezione: Maurizio Codogno. Matematico di formazione e scrittore, Maurizio lavora per Wikipedia da sedici anni ed è socio fondatore di Wikimedia Italia, di cui è anche portavoce da un decennio. Il suo obiettivo? Cercare di propagandare la comunicazione e soprattutto la conoscenza libera. Come? Maurizio spiega che Wikipedia ha una forma di diritto d’autore diversa da quella standard, perché chiunque può utilizzarla anche per scopi commerciali. In ogni caso, tutti gli autori di Wikipedia sono indicati nella cronologia di una determinata voce, che mostra la lista di tutte le modifiche con le persone che le hanno fatte. Ma se per i Wikipediani è importante conoscere l’autore di un determinato contenuto, proprio per motivi di copyright, ciò che conta maggiormente è la veridicità delle informazioni: in Wikipedia non c’è un principio di autorità, per cui se qualcuno è importante non significa che le su...

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Clubhouse: la guida per professionisti, aziende e studenti.

Dal lunedì al venerdì, alle 7:30, pubblico il podcast del Caffettino, un appuntamento quotidiano davanti a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di temi e notizie che riguardano il mondo del digital, del marketing e del business. Questa settimana naturalmente non potevo fare a meno di parlare del social del momento, Clubhouse, che nonostante sia ancora disponibile esclusivamente per iOS e su invito sta già riscuotendo un enorme successo e suscitando l’interesse di addetti ai lavori e non. Allora ho pensato di dedicare non uno, ma ben tre Caffettini a Clubhouse, realizzando una guida al social network in tre puntate dedicata a professionisti, aziende e studenti.

Clubhouse per i professionisti.

Ascolta "1/3 Clubhouse: come può essere utile ad un professionista?" su Spreaker.

Per i professionisti Clubhouse può essere utilissimo, perché in questa fase iniziale in cui ci sono pochi early adopter è il luogo ideale per fare networking: adesso su Clubhouse è possibile ascoltare e...

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Roberto Buonanno. Il mondo dell’influencer marketing.

Giovedì 21 gennaio, durante il mio Live Show, ho avuto come ospite Roberto Buonanno, esperto di influencer marketing. Di cosa si tratta? Roberto lo spiega all’inizio della nostra chiacchierata: significa utilizzare gli influencer per il proprio marketing, ossia per identificare come vendere al meglio prodotti o servizi all’interno del proprio mercato. Attualmente esistono influencer di ogni tipo e l’anno scorso, complice il Covid-19, l’influencer marketing ha toccato vette stellari. Questo perché si è verificato un notevole aumento delle persone a casa, con un relativo incremento del tempo trascorso davanti agli schermi. Durante il 2020 perciò sono cresciuti quasi tutti gli influencer, tranne ad esempio quelli che si occupavano di turismo, che hanno avuto grandi difficoltà.

Per un influencer è fondamentale individuare un target di pubblico specifico: ci sono casi eclatanti come quello di Chiara Ferragni, la quale ormai ha un seguito planetario e la cui attività ha sempre successo. M...

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Renato Franchi. Fumetto e business: quale legame?

Nel mio Live Show di giovedì 14 gennaio ho intervistato Renato Franchi, Marketing Manager Comics presso Panini Spa. Ho avuto il piacere di conoscere Renato durante il Lucca Comics & Games 2020, in occasione di un’intervista in cui abbiamo raccontato un’opera straordinaria realizzata da Carmine Di Giandomenico, uno degli autori italiani di maggior successo che ha lavorato per Marvel, DC Comics e che recentemente è stato regista e disegnatore dell’ultimo video di Claudio Baglioni. Durante l’ultimo Lucca Comics & Games Carmine ha dipinto in sole otto ore una Mini elettrica a tema Flash, l’uomo più veloce del mondo di DC Comics che in quel periodo compiva ottant’anni.

Quando si dice Panini, molte persone pensano esclusivamente al mondo delle figurine, note nel settore come collectables. In realtà Panini è anche un enorme editore di fumetti, se si pensa che gran parte di quelli che troviamo in fumetteria e in libreria sono prodotti proprio da questa casa editrice, che ad esempio è licenz...

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Rudy Bandiera. Il futuro è nel gioco.

Durante il Live Show di giovedì 5 ottobre ho avuto il piacere di intervistare Rudy Bandiera: autore, creator, anchorman, docente e gamer, Rudy è un personaggio eclettico che ci ha parlato di come le aziende italiane stiano scoprendo le potenzialità del gaming, ma anche del rapporto tra adulti e videogame e del futuro dei videogiochi. Per quanto riguarda le imprese, secondo Rudy oggi il gaming sta entrando nel business sotto una forma correlata al mondo della gamification. Le aziende si stanno lentamente rendendo conto del fatto che i videogiochi sono un investimento redditizio, perché si rivolgono a un target a cui è impossibile arrivare attraverso altri canali.

Infatti, se negli anni Ottanta si voleva vendere un prodotto ai più giovani, bastava fare una pubblicità durante un programma di successo come Bim Bum Bam. Ma oggi lo stesso target non guarda la tv e non ascolta la radio, mentre invece frequenta YouTube e Twitch. Perciò, per arrivare ai ragazzi bisogna utilizzare canali alte...

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Domenico Romano. Il futuro del retail tra innovazione e sostenibilitĂ .

Durante il Live Show di giovedì 8 ottobre Mario Moroni ha intervistato Domenico Romano. Head of marketing and communication di AW LAB, una delle realtà più interessanti nell’ambito del marketing integrato, Domenico è co-autore insieme a Luca Moretti di “Open Retail. Innovazione sostenibile in un mondo di atomi e bit” - editore Guerini Next.

Uno sguardo sui cambiamenti in atto.

Domenico racconta a Mario come il libro parli del post lockdown ma anche della fase successiva alla crisi del retail, mediante un dialogo franco e diretto con chi vive ogni giorno la realtà dei negozi. Questo perché Luca Moretti, libraio in una nota catena di librerie, vive sulla propria pelle i cambiamenti e le innovazioni in atto nel settore. L’assunto fondamentale di “Open Retail” è che oggi sia pressoché impossibile creare un mass market brand reale: gli unici marchi di questo tipo vengono dal mondo della tecnologia o sono nati negli anni Settanta, Ottanta oppure addirittura negli anni Cinquanta. Il fatto...

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Nicolò Santin. Giocare donando con Gamindo.

Nel live Show di giovedì 8 ottobre Mario Moroni ha avuto come ospite Nicolò Santin, CEO & Co-founder di Gamindo, la prima piattaforma dove si può convertire il tempo speso giocando ai videogiochi in donazioni alle associazioni e alle organizzazioni no-profit.

Come funziona Gamindo.

Nicolò racconta come la startup nasca dall’unione tra il concetto di “gaming” e quello di “donation”, con l’obiettivo di permettere a chiunque di donare senza spendere e allo stesso tempo divertendosi. Gamindo sviluppa dei giochi in HTML5 che ingrano al proprio interno un brand. L’azienda fa una donazione a inizio campagna, mettendo a disposizione un budget che viene diviso in tante gemme che di solito valgono un centesimo ciascuna. Più le persone giocano, prestando attenzione al brand, più l’azienda si impegna a donare. Gamindo ha anche realizzato un gioco ispirato a Mario per far capire come funziona questo servizio: http://bit.ly/gamindomario. Il gioco richiama lo stile di Flappy Bird, creato da un vi...

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Apri una startup Copycat: è un successo di esecuzione.

Ascolta "Apri una startup Copycat: è un successo di esecuzione" su Spreaker.

Nel Caffettino ci ritroviamo ogni giorno come se fossimo davanti alla macchinetta del caffè per parlare di tematiche inerenti al mondo del digitale e del business. Oggi parliamo di startup e in particolare di un fenomeno molto conosciuto nel mondo, ma poco in Italia: quello delle startup Copycat. Si tratta di aziende che replicano un modello di business di successo, spesso con ottimi risultati. Infatti copiare e prendere spunto dai migliori permette di raggiungere traguardi importanti. Ma cosa significa Copycat? In Italiano questa parola si può tradurre con “copione” e, relativamente al mondo del business, vuol dire studiare una startup o un’azienda che funziona e poi replicarla.

Certamente questo “copia e incolla” deve essere fatto con criterio, magari cambiando il logo, qualche procedura o lo stile rispetto all’azienda dalla quale si prende ispirazione. Pensate che spesso queste startup che copiano il mo...

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