Tyson Vs Paul su Netflix: 60 milioni di spettatori e tanti problemi

Molti si aspettavano di vedere di nuovo Iron Mike sul ring. Ma l'incontro di Tyson contro Jake Paul, l'ex campione dei pesi massimi più giovane della storia della boxe conte uno youtuber che ha fatto parlare di sé per le sue eccentriche sfide, si è risolto in modo indecoroso. Anche per una serie di problemi tecnici.

Netflix, la nota piattaforma di video streaming, annuncia nel marzo 2024 il ritorno sul ring di Mike Tyson per il 22 luglio dello stesso anno. La sfida è contro Jake Paul, influencer e youtuber. Poi l'incontro è stato spostato al 15 novembre per motivi di salute da parte di Tyson. Nel frattempo cresce l'hype.

Le aspettative sono tante, i contendenti lavorano sullo storytelling ed entrambi mostrano grande tenacia durante gli allenamenti. Si preannuncia un incontro interessante: il vecchio leone di 58 anni, Mike Tyson, ha ancora qualcosa da dimostrare al mondo e lo vuole fare all'AT&T Stadium di Dallas.

Solo che alla fine degli otto round, accorciati a due minuti rispetto ...

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Come cancellare la cronologia di Netflix per scoprire nuovi contenuti

Chi ha un abbonamento a Netflix sa che ci sono diversi metodi per scoprire nuovi film o serie TV. Ad esempio, esistono dei codici per vedere le categorie nascoste ma uno dei metodi migliori per trovare nuovi contenuti è semplice: bisogna cancellare la cronologia di ciò che hai visto e cercato sulla piattaforma.

Netflix - come tante altre realtĂ  tipo i social network - ha bisogno di conquistare la tua attenzione. E il tuo tempo. Di conseguenza, tende a proporti dei contenuti che, in linea di massima, dovrebbero piacerti.

Riesce a fare questo grazie a un sistema di suggerimenti basato sui gusti dell'utente. Il quale, però, tende a limitare la scelta rinchiudendoti in una sorta di bolla basata sui generi che hai apprezzato in passato. Escludendo il piacere della scoperta, dell'imprevisto, del trovare qualcosa di completamente nuovo.

Gli algoritmi ci conoscono veramente?

Forse, hai notato anche tu che la home page di Netflix è polarizzata e concentrata su generi che appartengono a c...

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La generazione Z preferisce gli user generated e sta abbandonando Netflix

Uno studio condotto da Deloitte (qui trovi il report) svela un comportamento singolare della Gen Z, la generazione zeta che comprende chi è nato dalla metà degli anni '90 del XX secolo e i primi anni 2010: una buona fetta del pubblico preferisce guardare contenuti sui social media, generati dagli utenti.

Questo vuol dire che, in estrema sintesi, si abbandonano piattaforme come Netflix che mettono a disposizione grandi cataloghi di serie TV, film e documentari. Ma non riescono a intercettare la modalitĂ  di fruizione di un pubblico che ormai preferisce intrattenersi con gli user generated content.

Gen Z: preferisce i social a Netflix?

Non si parla di un vero e proprio abbandono di queste realtà. Però la migrazione verso piattaforme legate agli UGC ha dei motivi. In primo luogo la capacità di trovare contenuti in linea con le esigenze.

Chi rientra in quella che viene definita generazione zeta preferisce ottenere dei risultati personalizzati in base al contributo degli algoritmi dei va...

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Chiude il Netflix della cultura: il nuovo fallimento statale.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato di più quello di giovedì 12 gennaio, dedicato al fallimento di ItsArt.

Per chi non lo sapesse, ItsArt è una piattaforma streaming dedicata alla cultura lanciata a maggio del 2020: voluta dall’ex ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini, avrebbe dovuto cavalcare l’onda del lockdown ma ha iniziato ad avere problemi già a partire da dicembre del 2020. A dirla tutta, già quando ItsArt è nata si poteva immaginare come sarebbe andata a finire: il suo slogan semplicistico lanciato in conferenza stampa e nelle dichiarazioni politiche, cioè “il Netflix della cultura”, fa pensare in modo inquietante a quando gli startupper in erba comunicano la propria startup come “il Facebook italiano” o “la Amazon italiana”. In pratica, un fallimento in partenza.

ItsArt avrebbe dovuto promuovere il prodotto “made in” (qualsiasi cosa voglia dire), ma la sua storia è finita male e rapidamente: inf...

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Netflix inizia la stretta su chi condivide l'account: ne abbiamo davvero bisogno?

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di martedì 25 ottobre, in cui ho parlato di una svolta importante per chi usa Netflix.

Infatti è iniziata la stretta sugli account multi-utente da parte della celebre piattaforma di streaming. Personalmente avevo annunciato questo cambiamento l’anno scorso, sia perché le cose per Netflix non vanno affatto bene già da diverso tempo, sia perché ovviamente ci sono moltissime altre piattaforme che portano via pubblico pagante a Netflix. Perciò la conseguenza è che la piattaforma ha deciso che la condivisione di uno stesso account da parte di utenti non conviventi non è più possibile. E ha già testato l’abolizione di questa pratica in vari Paesi del Sud America. Per capire nello specifico come cambiano le cose basta leggere il regolamento di Netflix.

Al suo interno, c’è scritto che non si può condividere il proprio account con persone al di fuori del nucleo domestico. Badate, perché nucleo dom...

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Microsoft acquisirĂ  Netflix?

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 20 luglio, in cui ho parlato di Microsoft che potrebbe acquistare Netflix dopo un primo test.

Si tratta di un argomento sulla cresta dell’onda, perché c’è un gran vociare su questa possibile acquisizione. Sarà che la piattaforma di streaming da diverso tempo non naviga in buone acque e chissà, forse per questo motivo intanto ha scelto Microsoft come partner esclusivo per gestire la sua advertising. Un test che riguarderà un abbonamento economico, che al suo interno includerà proprio la pubblicità. Accanto a questo abbonamento ce ne sarà un altro premium, che non prevederà alcun tipo di pubblicità e darà agli utenti anche la possibilità di condividere lo stesso account con altre persone. Ma se la partnership tra i due colossi non si fermasse qui?

Infatti l’abbonamento economico firmato Microsoft potrebbe essere il punto di partenza per una collaborazione più ampia, perché second...

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Netflix: in arrivo la pubblicitĂ  prima dei film e delle serie.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di mercoledì 1 giugno, in cui ho parlato della pubblicità in arrivo prima e dopo i film e le serie Netflix.

Ad oggi il noto servizio di streaming può contare sul product placement e sulle sponsorizzazioni che riguardano alcune tra le serie e i film più commerciali, ma a queste attività si aggiungerà anche l’advertising. Si tratta di una delle più grandi rivoluzioni nella storia della piattaforma, che fino ad oggi ha sempre fatto leva su un modello di business che non includeva la pubblicità. Invece, di qui a breve, la nuova politica commerciale di Netflix punterà sull’inserimento degli spot all’inizio e alla fine dei contenuti, che comunque non interromperanno la visione delle nostre serie e dei nostri film preferiti e saranno numericamente inferiori rispetto a quelli dei competitor.

Questo cambiamento si deve a un rendiconto trimestrale decisamente negativ...

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I social media sono finiti nel 2022.

Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.

Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.

Ma è in declino anche l’attenzione degli utenti che fuggono verso altre piattaforme, ad esempio quelle...

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The Social Dilemma? La risposta di Facebook e la mia opinione.

Ascolta "Social dilemma? La risposta di Facebook" su Spreaker.

Come ormai saprete, ogni giorno alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, una chiacchierata davanti a una macchinetta del caffè virtuale sulle ultime novità che riguardano il mondo del digitale e del business. Questa settimana il Caffettino che ha registrato il maggior numero di ascolti è stato quello di mercoledì 14 ottobre su The Social Dilemma, in cui parlo della replica di Facebook al documentario di Netflix, nonché del mio punto di vista al riguardo.

Parliamo di un documentario controverso, perché affronta temi di forte impatto come il rapporto tra la società, gli individui e i social network. Partiamo dall’assunto che The Social Dilemma mostra i social attraverso lo sguardo di chi è stato parte del gioco, come alcuni ex dipendenti licenziati dall’azienda che in seguito sono diventati estremamente critici nei confronti dei social stessi. Un assunto del documentario è che se non paghi il prodotto, il prodotto se...

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Eat & Joy: l’abbonamento in stile Netflix per la pausa pranzo.

Ascolta "Eat & Joy è l’abbonamento stile Netflix per la pausa pranzo" su Spreaker.

Qui al Caffettino affrontiamo ogni giorno tematiche vicine al mondo del digital, del marketing e della comunicazione. Oggi parliamo di Eat & Joy, una startup italiana che ha creato un abbonamento in stile Netflix dedicato alla pausa pranzo, risolvendo un problema concreto che riguarda molte persone in questo periodo di coronavirus. Infatti con le mense chiuse, i ristoranti in affanno e qualche bar che ha abbassato la saracinesca, oggi nelle città si fa fatica a pranzare. Ma grazie all’applicazione realizzata da Eat & Joy, si può scegliere tra i piatti del giorno di vari locali risparmiando oltre il 50%. L’iniziativa permette agli utenti di abbonarsi per trenta giorni.

L’abbonamento può comprendere dodici pasti al prezzo di 5,99 euro l’uno, oppure venti pasti al costo di soli 4,99 euro per ogni piatto. Per il momento il servizio è a disposizione a Milano e permette di ordinare dal poké alla pasta, dal...

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