Giovedì 22 aprile, durante il mio Live Show, ho intervistato Rossella Pivanti, audio producer specializzata nella creazione di branded podcast, serie audio e audiodocumentari. Entrando nel vivo dell’argomento, le ho chiesto perché secondo lei un’azienda oggi deve fare podcast. A suo parere, per tanti anni alle aziende è stato detto di puntare sull’immagine, poi sul “metterci la faccia” e infine sui contenuti video. Oggi invece bisogna puntare sulla voce. Perché i brand attualmente hanno un logo, un colore, un’immagine o il volto di qualcuno, ma non hanno una voce: escludendo Autostrade e Trenitalia, gli altri brand infatti devono ancora capire che voce e che accento hanno.
A proposito di accenti, il problema di alcuni clienti che si avvicinano al mondo dei podcast è che sono alla ricerca di doppiatori perfetti e non di voci. Per Rossella il doppiaggio è un lavoro nobilissimo, ma utilizza linguaggi ed espressioni di determinati ambiti: dal pubblicitario al televisivo, dal radiofonico...
Durante il Live Show di giovedì 5 ottobre ho avuto il piacere di intervistare Rudy Bandiera: autore, creator, anchorman, docente e gamer, Rudy è un personaggio eclettico che ci ha parlato di come le aziende italiane stiano scoprendo le potenzialità del gaming, ma anche del rapporto tra adulti e videogame e del futuro dei videogiochi. Per quanto riguarda le imprese, secondo Rudy oggi il gaming sta entrando nel business sotto una forma correlata al mondo della gamification. Le aziende si stanno lentamente rendendo conto del fatto che i videogiochi sono un investimento redditizio, perché si rivolgono a un target a cui è impossibile arrivare attraverso altri canali.
Infatti, se negli anni Ottanta si voleva vendere un prodotto ai più giovani, bastava fare una pubblicità durante un programma di successo come Bim Bum Bam. Ma oggi lo stesso target non guarda la tv e non ascolta la radio, mentre invece frequenta YouTube e Twitch. Perciò, per arrivare ai ragazzi bisogna utilizzare canali alte...
Il Caffettino di oggi è dedicato ai social e in particolare al loro rapporto con l’informazione. Si tratta di un tema caldo, dato che le notizie degli ultimi giorni fanno discutere molto. Probabilmente infatti avrete letto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato bandito da diversi social americani. Nel dettaglio, dopo Twitter e Snapchat anche Reddit e Twitch hanno sospeso i profili collegati al presidente americano, perché hanno violato le policy dei due siti per quanto riguarda la diffusione di contenuti che incitano all’odio e alla violenza. E per gli stessi motivi anche YouTube ha sospeso i canali di alcuni personaggi di estrema destra che sostengono Donald Trump.
Ad oggi assistiamo a una tendenza che riguarda quasi tutti i social, ad eccezione di Facebook, che si stanno muovendo per filtrare alcuni contenuti estremi o problematici, come ad esempio l’odio in base all’identità di genere e all’etnia o in alcuni casi anche le fake news. Ma perché i social stanno prend...
In questo Caffettino parliamo di video e di social, perché Amazon ha appena lanciato la funzionalità Watch Party per gli abbonati di Amazon Prime Video. Il nuovo servizio permette di vedere film e serie insieme ad altre persone, anche se a distanza, proprio come accade su altri social. Watch Party consente di sincronizzare la visione e di commentare in chat il contenuto che stiamo guardando. Per il momento la nuova funzione è in fase sperimentale ed è disponibile solo negli Stati Uniti, ma in prospettiva potrebbe essere estesa anche ad altri Paesi. Oltretutto ad oggi il servizio è solo per uso desktop e Amazon non ha detto se è in arrivo una versione mobile.
Watch Party ospiterà fino a cento spettatori in un singolo gruppo, ma ogni persona dovrà possedere un abbonamento Prime con sede negli Stati Uniti. La funzionalità è totalmente privata, dato che l’amministratore del gruppo condividerà un collegamento con familiari, amici e conoscenti per fare in modo che possano fare clic sul link...
Nel Caffettino di oggi parliamo di Mixer, la piattaforma di streaming di videogiochi appartenente a Microsoft che si è dimostrata come una delle realtà più sperimentali degli ultimi dieci anni, ma che non è riuscita a stare al passo con competitor del calibro di Twitch, YouTube e Facebook Gaming. La notizia di oggi è che Microsoft ha deciso di chiudere Mixer e di spostare tutta la comunità di streamer proprio su Facebook Gaming: a partire dal 22 luglio, tutti coloro che proveranno ad accedere a Mixer saranno reindirizzati alla piattaforma di streaming per videogiocatori della società guidata da Mark Zuckerberg. Ma cosa faranno i grandi streamer di Mixer?
Stando alle parole di Vivek Sharma, responsabile di Facebook Gaming, “dipenderà da loro e dalle loro priorità ”. Infatti al momento non esistono trattative in corso con i grandi streamer di Mixer e questi ultimi non hanno un accordo in esclusiva con Microsoft. Perciò alcuni eventualmente potranno decidere di tornare su Twitch, mentre a...
Il Caffettino di oggi è dedicato al mondo del calcio dal punto di vista dei diritti tv. Infatti Amazon trasmetterà in streaming le partite della Premier League gratuitamente. Non parliamo però di Amazon Prime Video, il celebre servizio per vedere i vostri contenuti preferiti. E non parliamo neanche di Amazon Prime Video Store, che permette di acquistare o noleggiare i film e le serie più recenti. Amazon invece trasmetterà le partite del campionato più importante del mondo su Twitch, ossia il social nato per il mondo del gaming con justin.tv e acquistato da Amazon nel 2014, che nel corso degli anni si è evoluto in una piattaforma per le dirette di ogni genere.
In particolare, gli spettatori di Twitch del Regno Unito potranno vedere gratis quattro delle novantadue gare ancora da disputare della Premier League. La prima partita disponibile su Twitch, molto importante, si terrĂ il 29 giugno e vedrĂ il Crystal Palace contro il Burnley. Le altre gare disponibili sulla piattaforma saranno Ev...
In questo Caffettino parliamo di gaming per il secondo giorno consecutivo. Ieri infatti vi abbiamo dato la notizia che Snapchat ha appena presentato Snap Games, un’applicazione che ha l’intento di trattenere gli utenti che si stanno spostando verso gli altri social. E oggi non possiamo fare a meno di parlare di Facebook, che domenica sera ha lanciato Facebook Gaming, una piattaforma di giochi che potrebbe dare del filo da torcere a Twitch. L’app, già disponibile sugli store Android e presto anche su quelli iOS, è pensata sia per i creatori di contenuti che per i fruitori: i primi potranno creare live di sessioni di videogame e i secondi potranno visualizzarle e commentarle.
Il principio quindi è molto simile a quello di Twitch. Anche se non si tratta di una modalità di gioco nuova per molti utenti, di certo lo è per il pubblico di Facebook, che pure in larga parte ama i videogiochi: stando ai dati riportati domenica dal New York Times, sui 2,5 miliardi di utenti Facebook, ben 700 mili...
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