Tutti i social (o quasi) contro Donald Trump.

Jul 03, 2020

Il Caffettino di oggi è dedicato ai social e in particolare al loro rapporto con l’informazione. Si tratta di un tema caldo, dato che le notizie degli ultimi giorni fanno discutere molto. Probabilmente infatti avrete letto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato bandito da diversi social americani. Nel dettaglio, dopo Twitter e Snapchat anche Reddit e Twitch hanno sospeso i profili collegati al presidente americano, perché hanno violato le policy dei due siti per quanto riguarda la diffusione di contenuti che incitano all’odio e alla violenza. E per gli stessi motivi anche YouTube ha sospeso i canali di alcuni personaggi di estrema destra che sostengono Donald Trump.

Ad oggi assistiamo a una tendenza che riguarda quasi tutti i social, ad eccezione di Facebook, che si stanno muovendo per filtrare alcuni contenuti estremi o problematici, come ad esempio l’odio in base all’identità di genere e all’etnia o in alcuni casi anche le fake news. Ma perché i social stanno prendendo posizione mentre ci si avvicina alle prossime elezioni americane del 3 novembre? E perché ostacolano proprio Trump, che nel 2016 ha alimentato la sua prima campagna presidenziale anche grazie alle fake news che circolavano online? Probabilmente chi è sul ponte di comando delle varie piattaforme cerca di interpretare la volontà degli utenti.

Infatti, ad eccezione di Jack Dorsey, che su Twitter ha espresso più volte la propria volontà di dare battaglia alle fake news e alla politica estrema, chi è a capo degli altri social prova a capire qual è il punto di vista degli utenti per agire di conseguenza. Mentre durante le elezioni del 2016 il trend era quello di sfruttare i social per fare propaganda, oggi le persone sono più smaliziate e diffidenti nei confronti di questo meccanismo. Di conseguenza, le piattaforme cercano di inseguire i propri utenti in modo da non farli spostare su altri social. Ma se in questo periodo ha molta fortuna il politically correct, c’è da dire che i social non contrastano seriamente le fake news.

Se volessero davvero fare qualcosa contro le false notizie, le varie piattaforme dovrebbero scegliere un’altra condotta. Quale? Ad esempio potrebbero verificare gli utenti e bannare in maniera definitiva quelli che condividono le fake news. Non solo: potrebbero anche introdurre una carta di identità virtuale, soluzione forse un po’ retrò che ricorda gli anni Novanta ma che certamente potrebbe dimostrarsi molto utile. Perciò non illudiamoci che in questo momento i social siano dalla parte giusta della ragione. La speranza però è che in futuro diventino meno piattaforme e più editori, prendendosi la responsabilità di quello che viene pubblicato online.

E voi cosa ne pensate?

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