Facebook Gaming, la nuova app che vuol fare concorrenza a Twitch.

In questo Caffettino parliamo di gaming per il secondo giorno consecutivo. Ieri infatti vi abbiamo dato la notizia che Snapchat ha appena presentato Snap Games, un’applicazione che ha l’intento di trattenere gli utenti che si stanno spostando verso gli altri social. E oggi non possiamo fare a meno di parlare di Facebook, che domenica sera ha lanciato Facebook Gaming, una piattaforma di giochi che potrebbe dare del filo da torcere a Twitch. L’app, già disponibile sugli store Android e presto anche su quelli iOS, è pensata sia per i creatori di contenuti che per i fruitori: i primi potranno creare live di sessioni di videogame e i secondi potranno visualizzarle e commentarle.

Il principio quindi è molto simile a quello di Twitch. Anche se non si tratta di una modalità di gioco nuova per molti utenti, di certo lo è per il pubblico di Facebook, che pure in larga parte ama i videogiochi: stando ai dati riportati domenica dal New York Times, sui 2,5 miliardi di utenti Facebook, ben 700 milioni sono appassionati di videogame. Parliamo di un segmento costituito non soltanto dai giovanissimi, ma anche da tutte quelle persone che giocano da non professionisti: costoro magari giocano esclusivamente con la consolle o con il pc e non fanno parte delle formazioni di eSport. Ed è proprio a questo pubblico che Facebook si rivolge con questo suo ultimo rilancio.

A dire il vero, Facebook Gaming non è una novità assoluta, dato che era in fase di beta test da diciotto mesi in alcuni Paesi sudamericani e del Sud-est asiatico. E nello stesso periodo il mondo del gaming è stato anche al centro delle strategie di tanti altri soggetti oltre a Facebook: tra i vari esempi spicca proprio Amazon con Twitch, ma anche Google con il lancio della propria consolle. E Facebook, finita l’epoca d’oro di FarmVille e degli altri mini-giochi da desktop, ha seguito l’esempio di queste grandi aziende: il social network fondato da Mark Zuckerberg, infatti, lascia che gli altri testino le proprie innovazioni, per poi migliorarle e utilizzarle a sua volta.

Facebook utilizza questa strategia di innovazione per induzione perché si è resa conto da tempo che non bisogna mai smettere di cambiare e di anticipare i comportamenti degli utenti: questi ultimi non sono fedeli a prescindere a una data piattaforma, ma sono interessati a ciò che questa è in grado di offrirgli nel presente. Proprio come sta accadendo durante la quarantena, il pubblico cerca qualcosa di interessante e di gratuito da fare, per rendere le proprie giornate meno noiose. Perciò chissà, magari tra un paio di mesi o poco prima dell’estate potremmo trovarci di fronte a nuove funzionalità che ci faranno passare ancora più tempo su Facebook.

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