C'è molta attenzione intorno a Ten Ten, un'app walkie talkie creata da una startup francese che trasforma gli smartphone in una sorta di ricetrasmittente. Un po' come quelle che puoi notare nei classici film americani anni Ottanta con dei teenager nerd che si tengono in contatto. La notorietà è arrivata anche grazie alla diffusione dei video su TikTok che mostrano gli adolescenti all'opera con quest'applicazione.
Applicazione che attualmente è tra i primi posti della categoria social network sull'App Store della Apple. In un primo momento era disponibile solo su iPhone, poi è arrivata anche per dispositivi Google. Perché spaventa questa realtà ? Quali sono le caratteristiche del suo funzionamento e i possibili rischi?
Ten Ten è un'applicazione per Android e iPhone che permette di utilizzare il telefonino come una ricetrasmittente. Si installa dopo il download gratuito dalla pagina ufficiale, ti registri, segui le poche istruzioni di avvio durante il qual...
Se usi i social network prima dei 14 anni rischi un basso rendimento scolastico. Ma ci sono anche delle influenze sul morale con veri e propri casi di infelicità . I livelli di benessere e soddisfazione nella vita di chi utilizza cellulare e nuovi mezzi di comunicazione sono al centro della ricerca nota come EYES UP.
Si tratta di un'indagine svolta dall'Università degli Studi Milano Bicocca in collaborazione con Università degli Studi di Brescia, Centro Studi Socialis Associazione Sloworking che ha un obiettivo: "individuare delle prassi educative e didattiche per contrastare gli effetti negativi dell’abuso di tecnologia".
Questo studio è stato finanziato dalla Fondazione Cariplo a partire dal 2023 e approfondisce la correlazione tra rendimento scolastico, registrato attraverso le performance scolastiche longitudinali (prove INVALSI) ed esposizione precoce degli adolescenti agli strumenti digitali. Il tutto si basa su una serie di domande somminis...
Threads è la novità del momento, il nuovo social network lanciato da Meta. L'arrivo di questa piattaforma, collegata a Instagram e creata dai suoi sviluppatori ma basata su app indipendente, è annunciato da Mark Zuckerberg e confermato dal post ufficiale. Si tratta di una soluzione per "la condivisione di aggiornamenti testuali e la partecipazione a conversazioni pubbliche".
Basta questo a far apparire Instagram Threads come l'anti-Twitter. O forse è la struttura semplice che ricorda il social network di Elon Musk. Oppure sono le condizioni che sta imponendo il patron di Tesla e SpaceX a far emergere il desiderio di avere una voce differente. In ogni caso è già record di download, ad oggi solo su Play Store abbiamo più di 10 milioni di utenti che hanno scaricato l'app.
Iniziamo a dare qualche definizione. Threads è il nome del nuovo social network collegato a Instagram. Si attiva attraverso un'applicazione che fa capo all'universo Meta disponibil...
Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di lunedì 26 dicembre, in cui ho parlato delle continue provocazioni di Elon Musk.
Parto subito con una domanda retorica: bisogna fidarsi di Elon Musk e delle sue provocazioni su Twitter? Naturalmente la risposta è no. E questo perché, come abbiamo visto nel tempo, il suo modo di fare business passa proprio per le infinite provocazioni che hanno l’obiettivo di generare i titoloni dei vari media. Certo, provocare è del tutto lecito, ma noi dobbiamo anche avere una reazione intelligente prendendo con le pinze ciò che Musk afferma. Bisogna ammettere che per questo imprenditore la strategia della provocazione non è una novità . Ma mentre prima la metteva in pratica con una certa moderazione, da quando è sbarcato su Twitter non ha più freni.
Come se non bastasse, il suo utilizzo di questo social è aumentato esponenzialmente nel momento in cui ne è diventato il CEO. Uno degli esempi p...
Il podcast del Caffettino della scorsa settimana preferito dalla mia community è stato quello di lunedì 5 dicembre, dove ho analizzato alcuni dati dell’ultimo aggiornamento trimestrale del report realizzato da We Are Social.
Trovate tutti i risultati dell’indagine su wearesocial.com, ma facciamo un rapido punto sui dati salienti che evidenziano i nuovi comportamenti degli utenti e alcuni stereotipi che abbiamo riguardo la tecnologia. Partiamo dal fatto che gli esseri umani sono aumentati, il che ha portato alla conseguente crescita degli utenti di Internet. Infatti, come hanno riportato moltissime testate, negli ultimi tempi abbiamo raggiunto la cifra degli otto miliardi di persone sul pianeta e questo ha significato anche l’aumento degli utenti mobile: questi ultimi attualmente sono 5,48 miliardi, cioè 170 milioni in più rispetto all’anno scorso. Ma anche gli utenti dei social sono cresciuti.
Nel dettaglio, le persone iscritte a queste piattaforme sono aumentate di 190 milioni ne...
Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato di più quello di lunedì 31 ottobre, in cui ho parlato del difficile rapporto tra Apple e Meta.
In particolare, Apple si mette in una posizione ostile rispetto a Meta introducendo una tassa più alta sul suo App Store. Partiamo dall’assunto che chi offre le applicazioni può farlo al prezzo che desidera. Come sappiamo, lo store di Apple si rivolge a chi ha iOS, mentre quello di Google è dedicato agli utenti Android. Entrambi sono in una posizione assolutamente legittima nel momento in cui scelgono la tassa da applicare alla vendita delle app che ospitano. Ma Meta non è affatto d’accordo riguardo la decisione di Apple di aumentare al 30% la tassa sulla vendita dei contenuti in evidenza sull’App Store, come ad esempio i boost sulle app dei social media.
La nuova tassa sulla pubblicità che Meta deve pagare ad Apple non è andata proprio giù all’azienda di Mark Zuckerberg, dato che si tratt...
Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di sabato 8 ottobre, in cui Paolo Iabichino mi ha parlato dell’utilizzo improprio della parola “resistenza”.
Paolo è tra gli scrittori pubblicitari più importanti d’Italia e in una storia di Instagram si lamentava proprio dell’uso di questa parola a sproposito: a suo parere invece di resistenza bisognerebbe parlare di opposizione politica e democratica. Invece ci sono molte persone, anche tra gli artisti pop, che invitano proprio a fare resistenza. Ho voluto approfondire con Paolo l’argomento, perciò gli ho chiesto perché oggi tutti parlano di resistenza. La sua risposta è che si usano parole a caso, come si è visto in campagna elettorale. Si tratta di un comportamento abbastanza prevedibile da parte dei politici, che cercano di portare gli elettori al voto anche con argomenti discutibili.
Quello che ha meno senso, secondo Paolo, è quando certe parole vengono usate a spro...
La settimana scorsa, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 31 agosto, dedicato a un esperimento molto interessante che WhatsApp sta facendo in India.
Molto semplicemente, nel Paese WhatsApp ha integrato JioMart, un e-commerce che vende prodotti alimentari. Si tratta di un’iniziativa che sta avendo molto successo, anche perché il processo di acquisto è estremamente semplice: basta scrivere dal proprio profilo WhatsApp al numero di JioMart, sfogliare il catalogo dei prodotti, aggiungere gli articoli desiderati al carrello, selezionare la modalità di pagamento e voilà , il gioco è fatto. Il tutto senza mai lasciare l’app di messaggistica. Questo esperimento indiano fa sì che WhatsApp si avvicini sempre più al rivale WeChat, che è un vero e proprio gioiello per quanto riguarda la possibilità di effettuare acquisti online.
Infatti WeChat è un ecosistema che permette di restare sempre all’interno dell’app per comprare qualsiasi cosa e, nel me...
Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di martedì 9 agosto, in cui ho parlato di sicurezza informatica e in particolare di phishing.
Infatti gli utenti di LinkedIn sono preda di una nuova campagna di phishing, denominata Ducktail. Questa permette di recuperare i dati degli amministratori di pagine Facebook iscritti a LinkedIn per poi rubargli l’identità . D’altronde, stando all’ultimo report di Check Point Software, LinkedIn ormai è l’obiettivo privilegiato di questa tipologia di attacchi. Ma come funziona Ducktail di preciso? Molto semplicemente veniamo contattati su LinkedIn e, con diverse scuse, siamo invitati a scaricare un PDF contenente dei dati tramite la chat del social. in realtà il PDF sembrerebbe molto sicuro, scaricabile mediante sistemi come ad esempio Dropbox oppure iCloud.
Alla fine, però, se facciamo il download del documento, ci ritroviamo di fronte a una brutta sorpresa: il PDF infatti contiene un f...
Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato questa settimana, la mia community ha preferito quello di giovedì 20 gennaio, dedicato a Instagram e in particolare alla probabile fine dell’importanza temporale all’interno del proprio feed.
Infatti, secondo recenti rumors, Instagram starebbe per modificare l’unica cosa che è sempre rimasta invariata all’interno del social: la griglia del profilo personale. A rivelarlo è il programmatore e divulgatore Alessandro Paluzzi, che ha trovato una funzionalità all’interno di un’app beta di Instagram dal nome “modifica griglia”. Dai tweet di Paluzzi sembrerebbe che la funzione servirà per trascinare e rilasciare i post nella griglia all’interno del nostro profilo, permettendoci di modificare a piacimento l’ordine dei contenuti. Attualmente, invece, la griglia mostra i post dell’utente dal più al meno recente, risultando poco utile e allo stesso tempo non maneggevole.
Naturalmente però bisogna frenare l’entusiasmo: questa funzionalità p...
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