Elon Musk e la provocazione sistematica per poter comunicare.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di lunedì 26 dicembre, in cui ho parlato delle continue provocazioni di Elon Musk.

Parto subito con una domanda retorica: bisogna fidarsi di Elon Musk e delle sue provocazioni su Twitter? Naturalmente la risposta è no. E questo perché, come abbiamo visto nel tempo, il suo modo di fare business passa proprio per le infinite provocazioni che hanno l’obiettivo di generare i titoloni dei vari media. Certo, provocare è del tutto lecito, ma noi dobbiamo anche avere una reazione intelligente prendendo con le pinze ciò che Musk afferma. Bisogna ammettere che per questo imprenditore la strategia della provocazione non è una novità. Ma mentre prima la metteva in pratica con una certa moderazione, da quando è sbarcato su Twitter non ha più freni.

Come se non bastasse, il suo utilizzo di questo social è aumentato esponenzialmente nel momento in cui ne è diventato il CEO. Uno degli esempi p...

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Apple vs Meta: 30% dalle adv di Facebook e Instagram su iOS.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato di più quello di lunedì 31 ottobre, in cui ho parlato del difficile rapporto tra Apple e Meta.

In particolare, Apple si mette in una posizione ostile rispetto a Meta introducendo una tassa più alta sul suo App Store. Partiamo dall’assunto che chi offre le applicazioni può farlo al prezzo che desidera. Come sappiamo, lo store di Apple si rivolge a chi ha iOS, mentre quello di Google è dedicato agli utenti Android. Entrambi sono in una posizione assolutamente legittima nel momento in cui scelgono la tassa da applicare alla vendita delle app che ospitano. Ma Meta non è affatto d’accordo riguardo la decisione di Apple di aumentare al 30% la tassa sulla vendita dei contenuti in evidenza sull’App Store, come ad esempio i boost sulle app dei social media.

La nuova tassa sulla pubblicità che Meta deve pagare ad Apple non è andata proprio giù all’azienda di Mark Zuckerberg, dato che si tratt...

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Josè Compagnone. Per una tecnologia più democratica.

Nel mio Live Show di giovedì 25 febbraio ho avuto un grande ospite: Josè Compagnone, esperto di UI e UX. Per dirlo con parole semplici, Josè si occupa di interfacce digitali e dell’esperienza degli utenti. A suo parere, se la user experience è un termine ormai abusato, non si parla mai di bad experience, perché i problemi legati all’usabilità si vedono solo quando ci sono: quando non ci sono, invece, significa che è stata fatta un’ottima catalogazione degli errori e che è stato risolto tutto. Un altro tema di cui si parla da tempo è l’umanizzazione delle interfacce: dal suo punto di vista l’unica cosa che conta è che l’azienda, comunicando anche attraverso il digitale, deve essere in grado di trasferire informazioni, fatti e notizie importanti per l’utente in modo che questo comprenda le argomentazioni di vendita, i vantaggi e la convenienza di un dato prodotto.

Il fatto è che l’azienda ha tante cose da dire a fronte di uno spazio molto ridotto, che è quello dello schermo. Senza con...

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Giuditta Villa. Quando la comunicazione parte dalla formazione.

All’interno del mio Live Show di giovedì 4 febbraio ho avuto la fortuna di fare due chiacchiere con Giuditta Villa, Corporate & Business Communication Director di Ayming. Si tratta di una società di consulenza presente in oltre quindici Paesi con circa 1.300 dipendenti, dedicata al mondo delle performance e che si concentra sull’innovazione, aiutando a finanziare i progetti innovativi di ogni tipo di azienda, dalle startup alle grandi multinazionali. Ben sedici anni fa Giuditta è stata una delle startupper della filiale italiana e se all’inizio ha lavorato nel business, successivamente si è occupata della parte consulenziale. Poi tre anni fa ha raggiunto la sede corporate di Parigi e oggi si occupa di comunicazione. La sua fortuna è quella di essere all’interno di un’organizzazione capace di ascoltare i propri dipendenti: si pensi che tra i vari progetti di Ayming ce n’è uno che si chiama Boss of My Work Life, che permette a chi ha un progetto innovativo di presentarlo a un comitato ...

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Stefano Ferri. Tra PR, scrittura e crossdressing.

Nel mio Live Show di giovedì 28 gennaio ho avuto l’occasione di intervistare Stefano Ferri, che oltre a essere scrittore, esperto di marketing e imprenditore di successo, è il più importante crossdresser italiano. Infatti da anni indossa solo abiti femminili, riuscendo a esprimersi oltre le convenzioni. Stefano inizia la propria presentazione partendo dal suo mestiere principale, raccontando di essere un imprenditore che da quasi vent’anni ha uno studio di PR. Se di norma si pensa che il lavoro del PR sia l’ufficio stampa, che consiste nel curare le relazioni con i giornalisti, ciò è vero solo in parte: le PR sono un lavoro di rappresentanza, che nel dettaglio significa strategia, avere contatti costanti con i piani alti delle organizzazioni, generare awareness in tutti i canali dove questa può esprimersi e, non da ultimo, significa immagine.

A proposito di immagine, Stefano spiega come non abbia iniziato a fare il crossdresser per una scelta strategica, dato che si tratta di una co...

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Andrea Santagata. Mondadori Media, una storia di successo.

Durante il Live Show di giovedì 26 novembre sono stato felice di intervistare Andrea Santagata, Direttore Generale di Mondadori Media. Una realtà strepitosa, se si pensa che ha moltissime community per un totale di 35 milioni di fan. Mondadori Media li segue attraverso oltre cento profili su sei differenti piattaforme. Parliamo di un’azienda che crede profondamente nei social non come strumento tattico, ma come nuovo paradigma d’interazione tra le persone e tra i media e le persone. Mondadori Media rappresenta l’unione di due storie: la prima è quella di Mondadori, che entra nel mondo dei media addirittura ottant’anni fa e che nel tempo si è evoluta, partendo dai magazine per arrivare anche agli eventi, al digitale e ai social, senza contare le trasmissioni televisive.

Si pensi a Focus, il piĂą importante magazine di scienze e tecnologia a livello mondiale, che Mondadori Media rappresenta in Italia: nel nostro Paese viene letto da diversi milioni di persone in versione cartacea, rapp...

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Chiara Piotto. Il giornalismo tra media tradizionali e digitali.

Durante il Live Show di giovedì 15 ottobre ho avuto la fortuna di intervistare Chiara Piotto, giornalista di Sky TG24, che ci ha parlato del suo lavoro, del ruolo dell’informazione ai tempi del Covid e del futuro del giornalismo tra media tradizionali e digitali. Quest’estate Chiara ha realizzato un ciclo di reportage in cinque città europee per testimoniare la situazione post lockdown, effettuando tutte le riprese da sola con un iPhone e con una camera Osmo: sebbene dica che sia stato incredibilmente faticoso, questa esperienza le ha dato una grande soddisfazione, perché ha avuto la consapevolezza di costruire un racconto con un’unica idea e un unico occhio dietro ogni singolo frame.

Ma al di là del reportage, come si fa a raccontare quotidianamente il periodo che stiamo vivendo? Secondo Chiara si parte dai dati: in Sky TG24 ci sono diverse persone che ogni giorno analizzano i numeri sui nuovi contagi ed è importante fare riferimento a fonti affidabili. All’origine ci sono le agenz...

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Facebook segnala i media controllati dai governi.

Questo Caffettino è dedicato a una notizia freschissima che arriva direttamente dal mondo dei social: Facebook ha deciso di segnalare le pagine dei giornali e dei media controllati totalmente o parzialmente dai propri governi per offrire un servizio che migliori la trasparenza per gli editori. In particolare, dall’estate il social network inizierà a etichettare i contenuti sponsorizzati, dato che hanno maggiore risalto, cominciando da alcuni media ritenuti vicini ai governi e aggiungendone di nuovi nel tempo. La segnalazione sarà visibile sulla pagina della testata, su quella per la trasparenza, nell’archivio delle inserzioni e, negli Stati Uniti, anche all’interno del news feed.

Ma quali sono i criteri secondo i quali Facebook potrĂ  decidere di etichettare una testata come sotto il controllo di un dato governo? In collaborazione con 65 esperti mondiali specializzati in media, governance, diritti umani e sviluppo, il social network ha individuato diversi parametri, tra cui la chiarezz...

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Persone normali e polarizzazione della comunicazione.

Chi segue il Caffettino sa che solitamente parliamo di news legate al mondo della tecnologia, dei social e del marketing. Ma oggi vorrei mettere da parte le notizie per trattare un argomento che mi sta molto a cuore, ossia il problema che riguarda la polarizzazione della comunicazione odierna. Infatti soprattutto al giorno d’oggi assistiamo a una ricerca degli estremi, che vengono comunicati o messi l’uno contro l’altro in moltissimi contesti come la politica, l’attività commerciale e la ricerca del personale. Ma al dì là di questi ambiti specifici, all’interno di questo podcast voglio concentrarmi in particolare sulla polarizzazione della comunicazione legata alle persone comuni.

Pochi giorni fa ho affrontato l’argomento sui social con un paio di persone in privato e ne sono scaturite alcune riflessioni interessanti che intendo condividere anche con voi. Partiamo dall’assunto che noi persone normali, cioè individui che fanno cose comuni e affrontano problemi comuni, rappresentiamo la...

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