Sorridete :)

Tra i cinque podcast che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di venerdì 18 febbraio, in cui ho parlato del potere del sorriso quando comunichiamo online e di persona.

Partiamo dall’assunto che tutti noi creiamo dei contenuti, anche se non siamo dei content creator che ad esempio realizzano podcast o video, per delle aziende oppure per il proprio pubblico. Lo facciamo quando ci colleghiamo su Zoom per un meeting con i colleghi o magari, se siamo studenti, quando partecipiamo alle lezioni online. In questi casi, i nostri contenuti consistono nel nostro volto e nella nostra voce. Ma spesso noi italiani, quando comunichiamo i nostri contenuti, sottovalutiamo l’importanza del sorriso, che invece è fondamentale per relazionarsi con gli altri. Perché dovremmo essere più sorridenti, comunicando in maniera rilassata e serena?

Il sorriso non è soltanto un elemento paraverbale fondamentale della comunicazione (che consiste nel modo in cui diciamo qualcosa ...

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La comunicazione non è cosa dici ma è SOLO quello che capiscono gli altri.

Il podcast del Caffettino della scorsa settimana più apprezzato dalla mia community è stato quello di venerdì 11 febbraio, in cui ho voluto fare una provocazione relativa al concetto di comunicazione.

Sul sito della Treccani la comunicazione è definita come “l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri”. E trasmettere significa far capire qualcosa agli altri. È proprio questa la provocazione: la comunicazione non consiste in ciò che diciamo o scriviamo, ma in quello che capiscono le persone. Invece spesso, ad esempio all’interno delle aziende, si arriva al paradosso per cui se non siamo compresi è colpa degli altri che non capiscono nulla. Al contrario, dovremmo renderci conto del fatto che se gli altri capiscono male significa semplicemente che abbiamo comunicato male. Potrebbe sembrare un ragionamento scontato, ma non è affatto così.

Infatti, mi capita spesso di dover ribadire che abbiamo una responsabilità nel momento in cui comunichiamo: comunicare...

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La bufala dell’essere autentici.

Ascolta "La bufala dell'essere autentici" su Spreaker.

Ogni giorno alle 7:30 pubblico sulle principali piattaforme il podcast del Caffettino. Si chiama così perché è come se parlassi con i miei ascoltatori davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Se dal lunedì al giovedì parlo di notizie che riguardano il mondo del business, del marketing e del digital, il venerdì lo dedico a una tematica che può ispirare i ragionamenti dei professionisti e degli imprenditori. E questa settimana, il Caffettino più amato dalla mia community è stato proprio quello di venerdì 5 novembre, in cui ho esordito invitando i miei ascoltatori a non essere autentici. Sì, perché l’autenticità è soltanto un falso mito ed essere se stessi non è né giusto né fattibile.

La mia riflessione è partita da un bel post che ho letto l’altro giorno. L’autore è Riccardo Scandellari (aka Skande), un amico che ha l’incredibile capacità di comunicare al meglio messaggi semplici, il che non è affatto facile. I suoi sono ra...

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Alta considerazione del pubblico: la soluzione per la tua attività.

Ascolta "Alta considerazione del pubblico: la soluzione per la tua attività" su Spreaker.

Questa estate ho voluto dare una svolta al mio consueto podcast del Caffettino, dove di solito in pochi minuti parlo con voi come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di notizie e tematiche focalizzate sul marketing, sul digital e sul business. Infatti in questo mese ho realizzato venti puntate speciali, in cui senza limiti di minutaggio mi sono dedicato a una serie di argomenti che mi stanno a cuore. Questa settimana, il Caffettino Estate che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di martedì 24 agosto, in cui ho parlato di quanto valore abbia il pubblico per gli imprenditori e per i professionisti, ma anche per gli artisti, per i creator e per i politici.

Di norma queste categorie sminuiscono l’importanza del pubblico: ad esempio i politici se ne ricordano solo in alcuni momenti e gli imprenditori lo vedono più che altro come un numero di possibili clienti da c...

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Giovanna De Maio. L’amore ai tempi del coronavirus.

Nel mio Live Show di giovedì 1 aprile ho intervistato Giovanna De Maio, psicologa e psicoterapeuta esperta in amore e relazioni. Le ho chiesto subito qual è il suo punto di vista rispetto ai conflitti che si vivono in casa in questo periodo. A suo parere, anche prima di questa situazione assurda le coppie vivevano insieme sotto lo stesso tetto, ma non erano obbligate a farlo: prima avevano tempo, spazio e modo per rigenerarsi o per andare al lavoro, mentre adesso la situazione è diversa a causa dello smart working e della DAD, che le obbliga a prendersi cura dei figli. Infatti, soprattutto per le coppie che hanno figli non ancora autonomi e indipendenti, questa situazione già di per sé faticosa è aggravata dal fatto di doverli aiutare con il computer e a fare i compiti. Perciò le coppie devono sobbarcarsi di impegni che prima erano appannaggio degli insegnanti o della scuola, il che dava loro respiro. E questo, unito al fatto che non erano abituate a stare insieme forzatamente, le po...

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La comunicazione verbale è più facile rispetto a quella digitale?

Ascolta "La comunicazione verbale è più facile rispetto a quella digitale?" su Spreaker.

Alle 7:30 in punto, dal lunedì al venerdì, pubblico il podcast del Caffettino. Perché si chiama così? Perché è una chiacchierata informale davanti a un’ipotetica macchinetta del caffè per parlare di business, di marketing, di digital e di comunicazione. A proposito di comunicazione, questa settimana il Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di giovedì 17 dicembre, in cui ho parlato della differenza tra la comunicazione verbale e quella digitale. Sono partito dall’assunto che, nonostante ciò che pensano in molti, comunicare a voce non è più semplice di comunicare online, ma di certo è molto più comodo per chi non sa comunicare davvero.

Infatti, anche se per tanti non addetti ai lavori (ma non solo) la comunicazione dal vivo sembra molto più semplice di quella digitale, in realtà è soltanto più comoda perché l’interlocutore non può scappare da nessuna parte. In questo periodo mol...

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Scrivere male vuol dire pensare male.

Ascolta "Scrivere male, vuol dire pensare male: aiutiamoli!" su Spreaker.

Il Caffettino è un appuntamento quotidiano per chiacchierare in maniera informale di tematiche business, social e non soltanto. Oggi parliamo di una capacità professionale molto importante, ma che purtroppo viene spesso trascurata: la scrittura. Soprattutto negli ultimi anni ho notato che le persone che scrivono male hanno una cosa in comune: pensano e parlano male. Infatti, specialmente nelle mail o nei messaggi su WhatsApp, costoro tendono a scrivere nello stesso modo in cui pensano o parlano. Sarà capitato anche a voi che qualcuno vi mandasse un messaggio scritto come se fosse detto a voce, per esempio senza nessun saluto o ringraziamento.

Perché queste persone scrivono così male? Probabilmente il motivo è che ci danno poca attenzione e non hanno alcun interesse nei nostri confronti. In poche parole, per loro valiamo poco. La conseguenza è che scrivono di getto, ma al di là della scrittura la loro incapacità...

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