La tecnologia ha una fine.

Il podcast del Caffettino della settimana scorsa che la mia community ha amato di più è stato quello di giovedì 5 gennaio, in cui ho parlato della fine inevitabile della tecnologia.

In particolare, ci sono cinque tra piattaforme e prodotti tecnologici che ci hanno definitivamente detto addio nell’arco del 2022 e che allo stesso tempo ci possono insegnare molto sul futuro. Il primo prodotto “morto” l’anno scorso è il mitico iPod: era il lontanissimo 22 ottobre del 2001 quando Steve Jobs lo presentò al pubblico e a maggio del 2022 ne è stata interrotta la produzione. Anche Internet Explorer ha avuto lo stesso destino dell’iPod: introdotto nel 1995, quando non tutti avevano un computer, ha rappresentato una grande novità per gli utenti di Internet. A seguire, l’anno passato ha decretato la fine anche del BlackBerry, dell’iPhone mini e di Google Stadia.

La fine di queste icone tecnologiche offre...

Continua a Leggere...

Le app di dating sono la scelta principale per trovare l’amore.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di mercoledì 30 novembre, in cui ho parlato delle famigerate app di dating.

Nell’ultimo decennio queste applicazioni sono diventate il primo modo per incontrare l’anima gemella, superando tutte le altre occasioni di conoscenza: oggi è molto più facile trovare l’amore online che tramite gli amici, i conoscenti, la famiglia, la scuola, il lavoro o i locali. Lo afferma un osservatorio pubblicato sul sito cloudwards.net, che offre informazioni molto interessanti sugli appuntamenti online nel 2022. Parliamo di un business importante, perché a livello mondiale le app di incontri sono diventate popolarissime tra persone di ogni età: pensate che nel 2016 gli utenti di queste applicazioni erano quasi 241 milioni, mentre nel tempo il dato è aumentato notevolmente.

Infatti nel 2021 il numero di utenti attivi...

Continua a Leggere...

Apple vs Meta: 30% dalle adv di Facebook e Instagram su iOS.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato di più quello di lunedì 31 ottobre, in cui ho parlato del difficile rapporto tra Apple e Meta.

In particolare, Apple si mette in una posizione ostile rispetto a Meta introducendo una tassa più alta sul suo App Store. Partiamo dall’assunto che chi offre le applicazioni può farlo al prezzo che desidera. Come sappiamo, lo store di Apple si rivolge a chi ha iOS, mentre quello di Google è dedicato agli utenti Android. Entrambi sono in una posizione assolutamente legittima nel momento in cui scelgono la tassa da applicare alla vendita delle app che ospitano. Ma Meta non è affatto d’accordo riguardo la decisione di Apple di aumentare al 30% la tassa sulla vendita dei contenuti in evidenza sull’App Store, come ad esempio i boost sulle app dei social media.

La nuova tassa sulla pubblicità che Meta deve pagare ad Apple non...

Continua a Leggere...

Google Maps non fornisce più info sulla funzionalità traffico in Ucraina.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha amato maggiormente quello di mercoledì 2 marzo, dedicato a un’app che ha preso posizione rispetto al conflitto in atto in Ucraina.

Parliamo di Google Maps, che non fornisce più le informazioni sul traffico nel Paese straziato dalla guerra. In questi giorni stiamo vedendo come tante aziende si stiano schierando dalla parte dell’Ucraina, scegliendo di boicottare a modo loro la Russia. In particolare, il caso di Google Maps è interessante perché bloccare un servizio molto importante come la funzionalità relativa allo stato del traffico fa sì che gli utenti possano utilizzare l’applicazione in Ucraina, ma senza poter vedere gli spostamenti dei veicoli. E questo è fondamentale per evitare che i russi possano visualizzare le informazioni sul traffico in tempo reale, monitorando gli spostamenti dei civili in fuga.

Purtroppo la...

Continua a Leggere...

Josè Compagnone. Per una tecnologia più democratica.

Nel mio Live Show di giovedì 25 febbraio ho avuto un grande ospite: Josè Compagnone, esperto di UI e UX. Per dirlo con parole semplici, Josè si occupa di interfacce digitali e dell’esperienza degli utenti. A suo parere, se la user experience è un termine ormai abusato, non si parla mai di bad experience, perché i problemi legati all’usabilità si vedono solo quando ci sono: quando non ci sono, invece, significa che è stata fatta un’ottima catalogazione degli errori e che è stato risolto tutto. Un altro tema di cui si parla da tempo è l’umanizzazione delle interfacce: dal suo punto di vista l’unica cosa che conta è che l’azienda, comunicando anche attraverso il digitale, deve essere in grado di trasferire informazioni, fatti e notizie importanti per l’utente in modo che questo comprenda le argomentazioni di vendita, i vantaggi e la convenienza di un dato prodotto.

Il fatto...

Continua a Leggere...

FaceApp vs Immuni: la percezione sbagliata.

Sicuramente tra i vostri amici c’è chi si diverte condividendo il proprio selfie modificato con FaceApp, trasformandosi da uomo a donna o da donna a uomo, ma che allo stesso tempo critica l’app Immuni per la privacy. Ebbene, nel Caffettino di oggi parliamo proprio della percezione sbagliata che molte persone hanno nei confronti delle due applicazioni del momento. Per chi ancora non lo sa, FaceApp è un’app sviluppata dalla società russa Wireless Lab, che utilizza un algoritmo e l’intelligenza artificiale per generare automaticamente trasformazioni facciali. Ma una volta caricate le vostre foto, FaceApp invia tutte le vostre informazioni in Russia a Wireless Lab.

Invece Immuni, che funziona grazie al bluetooth e quindi anche con un basso consumo energetico, mette insieme dati totalmente anonimi che vengono salvati sul vostro cellulare e non su un server come nel caso di FaceApp. L’applicazione serve ad avvertirvi se avete auto...

Continua a Leggere...

Le dieci app più scaricate al mondo nell’ultimo mese.

Come sapete il Caffettino è dedicato al mondo delle applicazioni, delle startup, dell’innovazione e del marketing. E oggi parliamo proprio di applicazioni, in particolare di quelle maggiormente scaricate nel corso dell’ultimo mese a livello mondiale sia per Android che per iOS. La top ten riguarda le applicazioni non di gioco ed è stata realizzata dagli analisti di Sensor Tower, società di analitica ben nota nel settore delle app. Si tratta di un’analisi interessante per capire e valutare come si sta muovendo il mondo delle applicazioni, che naturalmente è influenzato anche dall’emergenza Covid-19 ed è determinato delle esigenze e dalle preoccupazioni delle persone.

Al primo posto della classifica troviamo Zoom, la videochat divenuta celebre in seguito all’epidemia di coronavirus. Normalmente Zoom è un’applicazione da desktop, dato che la maggior parte delle aziende non la utilizza dal cellulare. In ogni...

Continua a Leggere...

Videochiamate di gruppo: le migliori app per l’aperitivo in remoto.

Di questi tempi è bello ritrovarci tutti insieme con il Caffettino. Ed è altrettanto bello incontrarci virtualmente con i nostri amici grazie alle videochiamate di gruppo, magari per fare un aperitivo o una cena a distanza. Perché dato che dobbiamo restare chiusi in casa per l’emergenza coronavirus, sfruttiamo le videochiamate di gruppo per mantenere i rapporti con le persone della nostra vita. Nonostante viviamo al di fuori della normalità, ci piace pensare che la vita proceda normalmente e fare uno screenshot della videochiamata per dire al resto del mondo che abbiamo tanti amici. Ma quali sono le migliori app per le videochiamate di gruppo? Oggi ve ne suggerisco sette.

 

  • WhatsApp. Iniziamo con un’applicazione che hanno tutti, gratuita e supportata da qualsiasi dispositivo. La qualità video e quella audio di WhatsApp sono buone, ma il limite di quest’app è che è limitata a solamente quattro persone alla...
Continua a Leggere...
Close

50% Complete

Two Step

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.