Microsoft acquisirĂ  Netflix?

La scorsa settimana, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di mercoledì 20 luglio, in cui ho parlato di Microsoft che potrebbe acquistare Netflix dopo un primo test.

Si tratta di un argomento sulla cresta dell’onda, perché c’è un gran vociare su questa possibile acquisizione. Sarà che la piattaforma di streaming da diverso tempo non naviga in buone acque e chissà, forse per questo motivo intanto ha scelto Microsoft come partner esclusivo per gestire la sua advertising. Un test che riguarderà un abbonamento economico, che al suo interno includerà proprio la pubblicità. Accanto a questo abbonamento ce ne sarà un altro premium, che non prevederà alcun tipo di pubblicità e darà agli utenti anche la possibilità di condividere lo stesso account con altre persone. Ma se la partnership tra i due colossi non si fermasse qui?

Infatti l’abbonamento economico firmato Microsoft potrebbe essere il punto di partenza per una collaborazione più ampia, perché second...

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Netflix: in arrivo la pubblicitĂ  prima dei film e delle serie.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di mercoledì 1 giugno, in cui ho parlato della pubblicità in arrivo prima e dopo i film e le serie Netflix.

Ad oggi il noto servizio di streaming può contare sul product placement e sulle sponsorizzazioni che riguardano alcune tra le serie e i film più commerciali, ma a queste attività si aggiungerà anche l’advertising. Si tratta di una delle più grandi rivoluzioni nella storia della piattaforma, che fino ad oggi ha sempre fatto leva su un modello di business che non includeva la pubblicità. Invece, di qui a breve, la nuova politica commerciale di Netflix punterà sull’inserimento degli spot all’inizio e alla fine dei contenuti, che comunque non interromperanno la visione delle nostre serie e dei nostri film preferiti e saranno numericamente inferiori rispetto a quelli dei competitor.

Questo cambiamento si deve a un rendiconto trimestrale decisamente negativ...

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Rossella Pivanti. Presente e futuro del podcast.

Giovedì 22 aprile, durante il mio Live Show, ho intervistato Rossella Pivanti, audio producer specializzata nella creazione di branded podcast, serie audio e audiodocumentari. Entrando nel vivo dell’argomento, le ho chiesto perché secondo lei un’azienda oggi deve fare podcast. A suo parere, per tanti anni alle aziende è stato detto di puntare sull’immagine, poi sul “metterci la faccia” e infine sui contenuti video. Oggi invece bisogna puntare sulla voce. Perché i brand attualmente hanno un logo, un colore, un’immagine o il volto di qualcuno, ma non hanno una voce: escludendo Autostrade e Trenitalia, gli altri brand infatti devono ancora capire che voce e che accento hanno.

A proposito di accenti, il problema di alcuni clienti che si avvicinano al mondo dei podcast è che sono alla ricerca di doppiatori perfetti e non di voci. Per Rossella il doppiaggio è un lavoro nobilissimo, ma utilizza linguaggi ed espressioni di determinati ambiti: dal pubblicitario al televisivo, dal radiofonico...

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Parti dal pubblico, non dal prodotto.

Ascolta "Parti dal pubblico non dal prodotto" su Spreaker.

Digital, marketing e business: sono questi gli argomenti principali che affronto ogni giorno all’interno del mio podcast che si chiama il Caffettino, un nome che ho scelto perché parlo con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana il Caffettino più amato dalla mia community è stato quello di lunedì 12 aprile, in cui ho voluto parlare di strategia: spesso infatti mi viene chiesto come si fa a monetizzare con i contenuti, ad esempio con un videocorso. La risposta è che bisognerebbe partire prima dal pubblico e soltanto in seguito passare al prodotto, anche se quasi tutti fanno esattamente il contrario.

L’errore più comune perciò è quello di cominciare a vendere. Sempre mantenendo l’esempio del videocorso, talvolta vedo dei professionisti e delle aziende che ne lanciano uno prima ancora di averlo realizzato: magari hanno fatto solo un’anteprima ed effettuano un test vedendo ...

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Renato Franchi. Fumetto e business: quale legame?

Nel mio Live Show di giovedì 14 gennaio ho intervistato Renato Franchi, Marketing Manager Comics presso Panini Spa. Ho avuto il piacere di conoscere Renato durante il Lucca Comics & Games 2020, in occasione di un’intervista in cui abbiamo raccontato un’opera straordinaria realizzata da Carmine Di Giandomenico, uno degli autori italiani di maggior successo che ha lavorato per Marvel, DC Comics e che recentemente è stato regista e disegnatore dell’ultimo video di Claudio Baglioni. Durante l’ultimo Lucca Comics & Games Carmine ha dipinto in sole otto ore una Mini elettrica a tema Flash, l’uomo più veloce del mondo di DC Comics che in quel periodo compiva ottant’anni.

Quando si dice Panini, molte persone pensano esclusivamente al mondo delle figurine, note nel settore come collectables. In realtà Panini è anche un enorme editore di fumetti, se si pensa che gran parte di quelli che troviamo in fumetteria e in libreria sono prodotti proprio da questa casa editrice, che ad esempio è licenz...

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I trend 2021 suggeriti dal Caffettino.

Ascolta "I trend 2021 suggeriti dal Caffettino" su Spreaker.

Ogni giorno alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino, una chiacchierata davanti a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di temi e notizie che riguardano principalmente il mondo del business, del marketing e del digital. Durante questa settimana a cavallo tra il 2020 e il 2021 il podcast più apprezzato dalla mia community è stato quello di venerdì primo gennaio, in cui ho parlato dei trend e delle tematiche che caratterizzeranno questo nuovo anno e che seguiremo insieme all’interno dei miei podcast. Di cosa si tratta? Andiamo subito a scoprirlo.

 

  • Il primo trend da tenere sotto osservazione è la morte dei social media: come in passato è avvenuta la morte dei social network, questo 2021 probabilmente segnerĂ  l’inizio di una nuova era post social media. Questo perchĂ© il 2020 ha avuto conseguenze negative anche su di loro, ad esempio con il ridimensionamento dell’advertising.

 

  • La seconda tendenza del 20
  • ...
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Micro imprese in ritardo sul fronte del digitale.

Business, social e marketing. Sono questi i temi principali che affrontiamo ogni giorno nel Caffettino e, a volte, lo facciamo con l’ausilio di alcuni studi che ci forniscono dati interessanti per capire come cambia il mondo. A questo proposito oggi parliamo di un’indagine effettuata da GoDaddy, che supporta le aziende nella loro trasformazione digitale e che ha svelato le debolezze delle micro imprese specie durante il periodo di lockdown. In particolare, dall’analisi emerge come su 305 “botteghe” prese in esame, soltanto il 41% possiede un sito web rilevabile con i motori di ricerca. Il campione è costituito da piccole realtà con un fatturato di 200mila euro l’anno.

Di queste micro imprese con un sito web, inoltre, solo il 27% riesce a fare in modo che i clienti visitino il sito, con volumi di traffico che superano le 500 visite al mese. Sono numeri preoccupanti per due ragioni: in primo luogo il fatto che così poche aziende abbiano una presenza online significa che tendenzialmente ...

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Spotify sta testando annunci podcast interattivi.

Il Caffettino di oggi è dedicato al mio mondo, ossia il mondo dei podcast. Infatti Spotify sta testando dei nuovi annunci interattivi all’interno dei propri podcast, in modo da non doversi più ricordare un codice promozionale. Sostanzialmente Spotify vuole assicurarsi che quando abbiamo un codice promozionale da inserire all’interno di un podcast non possiamo dimenticarcelo e per questo ha annunciato che sta testando una nuova funzionalità chiamata “offerte in-app”. Quest’ultima permette ai podcaster di mantenere un collegamento incorporato nelle pagine degli episodi che, quando viene toccato, porta alla pagina web dell’inserzionista.

La pagina web viene caricata in modo automatico con il codice promozionale già inserito, evitando agli utenti di doverlo trascrivere o di cercare il sito dell’inserzionista. Attualmente la funzione è presente solo in due podcast, uno tedesco e uno statunitense, ma presto potrebbe essere estesa anche ad altri. Si tratta di una soluzione intelligente a un ...

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