Tutti i social (o quasi) contro Donald Trump.

Il Caffettino di oggi è dedicato ai social e in particolare al loro rapporto con l’informazione. Si tratta di un tema caldo, dato che le notizie degli ultimi giorni fanno discutere molto. Probabilmente infatti avrete letto che il presidente degli Stati Uniti Donald Trump è stato bandito da diversi social americani. Nel dettaglio, dopo Twitter e Snapchat anche Reddit e Twitch hanno sospeso i profili collegati al presidente americano, perché hanno violato le policy dei due siti per quanto riguarda la diffusione di contenuti che incitano all’odio e alla violenza. E per gli stessi motivi anche YouTube ha sospeso i canali di alcuni personaggi di estrema destra che sostengono Donald Trump.

Ad oggi assistiamo a una tendenza che riguarda quasi tutti i social, ad eccezione di Facebook, che si stanno muovendo per filtrare alcuni contenuti estremi o problematici, come ad esempio l’odio in base all’identità di genere e all’etnia o in...

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Microsoft sta chiudendo Mixer e sta collaborando con Facebook Gaming.

Nel Caffettino di oggi parliamo di Mixer, la piattaforma di streaming di videogiochi appartenente a Microsoft che si è dimostrata come una delle realtà più sperimentali degli ultimi dieci anni, ma che non è riuscita a stare al passo con competitor del calibro di Twitch, YouTube e Facebook Gaming. La notizia di oggi è che Microsoft ha deciso di chiudere Mixer e di spostare tutta la comunità di streamer proprio su Facebook Gaming: a partire dal 22 luglio, tutti coloro che proveranno ad accedere a Mixer saranno reindirizzati alla piattaforma di streaming per videogiocatori della società guidata da Mark Zuckerberg. Ma cosa faranno i grandi streamer di Mixer?

Stando alle parole di Vivek Sharma, responsabile di Facebook Gaming, “dipenderà da loro e dalle loro priorità”. Infatti al momento non esistono trattative in corso con i grandi streamer di Mixer e questi ultimi non hanno un accordo in esclusiva con Microsoft....

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Con Keen, Google vuole fare concorrenza a Pinterest.

In questo Caffettino parliamo dell’ultimo tentativo di Google di entrare nel mondo dei social. Big G infatti, a due anni dal fallimento di Google+, decide di lanciare Keen, un nuovo social network che funziona in modo molto simile a Pinterest: una volta effettuato l’accesso tramite il proprio account di Google, l’utente può creare delle raccolte (chiamate appunto keens) basate sulle proprie passioni. Le keens possono contenere immagini, video, articoli o link che vengono condivisi con i propri follower. Una delle poche differenze concrete rispetto a Pinterest è data dall’intelligenza artificiale della piattaforma, che permette di individuare i contenuti più pertinenti per gli iscritti.

Keen attualmente è disponibile per Android, ma è possibile anche trovarlo sul web all’indirizzo staykeen.com, dove se siete curiosi potete andare a sbirciare la grafica peculiare del social: quest’ultima non ha molta attinenza con...

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Il bitrate diminuisce su Netflix, Youtube, Amazon e Facebook Video. Ma cosa cambia?

Insieme con il nostro Caffettino, in questo istante una miriade di dati stanno viaggiando sul web. E una parte sempre maggiore di traffico, in questo periodo, è data dalle piattaforme che ci permettono di fruire video e contenuti online. Parliamo di Netflix, Youtube, Amazon Prime Video, Facebook e altri servizi di streaming, che in seguito a un invito dell’Unione Europea hanno deciso di diminuire il bitrate, che indica la quantità di dati trasmessa entro un certo periodo di tempo: più il loro numero è elevato, più si indica alta velocità e qualità in termini di linea Internet. Ma perché queste piattaforme hanno optato per una diminuzione del bitrate? E cosa cambia per noi?


La risposta alla prima domanda è semplice: in questo momento in cui la maggior parte delle persone è a casa, c’è un sensibile aumento dell’utilizzo della banda Internet e le piattaforme, Netflix in primis, hanno deciso...

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Coronavirus e monetizzazione: Youtube dice sì.

Il Caffettino di oggi affronta il tema del coronavirus da un punto di vista diverso, quello della monetizzazione. Infatti una settimana fa Youtube aveva deciso di impedire ai creatori di contenuti di trarre profitto dai video ad argomento coronavirus, per evitare il rischio di distorsioni dell’informazione. Ma di fronte al fatto che oggi tutti parlano di coronavirus Youtube, minacciata nei propri profitti, ha deciso di fare un parziale dietro front, permettendo ad alcuni creatori di contenuti di affrontare il tema nei propri filmati ricavandone profitto mediante la pubblicità. Ma se è oggi è possibile includere advertising nei video in questione, ci sono alcune limitazioni.


Come accennato, solo determinati creatori di contenuti possono trarre guadagni dalla visualizzazione della pubblicità all’interno dei propri video che parlano di coronavirus. In particolare Susan Wojcicki, responsabile dell’advertising di Youtube, ha dichiarato in un...

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Alessandro Barbero scrive la storia dei contenuti lunghi.

Il nostro Caffettino di oggi è denso di contenuti, proprio come i video di Alessandro Barbero. Forse lo avete visto raccontare in modo coinvolgente la storia del Medioevo su Super Quark, oppure vi è capitato di guardare una sua lezione su Youtube. Se invece non lo conoscete, vi conviene comunque ascoltare questo podcast, perché Barbero rappresenta un esempio eccellente di come i contenuti lunghi possano ottenere un successo significativo presso un pubblico molto ampio. Barbero infatti, pur non avendo profili social, è diventato un vero e proprio influencer su Youtube con migliaia di visualizzazioni all'attivo. Qualche esempio?


Il suo video su Caterina da Siena, lungo più di un'ora, ha raccolto oltre 270.000 view. E la sua retrospettiva completa sull'Impero Ottomano, della durata di circa sei ore, ha ottenuto quasi 325.000 visualizzazioni. Si tratta di numeri che ricordano quelli di Twitch, la piattaforma di livestreaming per gli appassionati di...

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