I social media sono finiti nel 2022.

Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.

Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.

Ma è in declino anche l’attenzione degli utenti che fuggono verso altre piattaforme, ad esempio quelle...

Continua a Leggere...

LOL - Chi ride è fuori: finalmente si ride. :)

Ascolta "LOL Chi ride è fuori - finalmente si ride :)" su Spreaker.

Solitamente, nel mio podcast quotidiano che si chiama il Caffettino parlo di notizie e argomenti che riguardano il digital, il marketing e il business. Dico solitamente perché invece questa settimana il Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di venerdì 9 aprile, in cui ho parlato di comicità e risate. Ebbene sì, perché su Amazon Prime Video c’è un nuovo game show che sta facendo divertire moltissime persone e che si chiama LOL - Chi ride è fuori. Si tratta di un format d’intrattenimento davvero spassoso, in cui dieci comici rinchiusi in una casa-teatro si sfidano tra loro cercando di fare ridere gli altri con qualsiasi mezzo: battute, smorfie, gag o oggetti.

Nel caso in cui un giocatore ride o sorride, viene prima ammonito tramite un cartellino giallo e in seguito espulso dal gioco con un cartellino rosso. Se guardate i social troverete tantissimi tag e stories con i vari protagonisti di LOL, tra c...

Continua a Leggere...

Il machine learning per verificare l’età su YouTube.

Ascolta "YouTube: il machine learning per verificare l'età" su Spreaker.

Nel Caffettino ci ritroviamo ogni giorno davanti a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di business, di marketing e di social. Oggi parliamo di YouTube, che ha implementato il machine learning per verificare l’età di chi guarda i video. In particolare, il team Trust & Safety di YouTube ha introdotto tre sistemi innovativi e inediti per rilevare i contenuti da sottoporre a revisione, facendo leva anche sulle potenzialità degli algoritmi. L’obiettivo è duplice: da una parte fare in modo che YouTube operi in modo conforme a quanto prevedono le varie normative vigenti nel mondo, dall’altra tutelare ogni fascia di utenza. Ma vediamo quali sono questi nuovi sistemi.

 

  • Il primo, come abbiamo accennato, è l’impiego del machine learning per applicare le restrizioni già presenti su YouTube in modo automatico. In questo modo la piattaforma si allinea alla nuova Direttiva sui Servizi di Media Audiovisivi intr
  • ...
Continua a Leggere...

Siamo abituati a vecchi film, serie e contenuti?

Il Caffettino di oggi è dedicato ai film, alle serie e in generale a tutti i contenuti storici. Siamo ancora capaci di vederli oppure siamo sempre alla ricerca dell’ultima novità cinematografica? Se ricordate bene, la televisione popolare degli anni Ottanta, Novanta e di parte degli anni Duemila ci offriva l’occasione di rivedere forzatamente i vecchi film: la programmazione e i canali erano limitati e continuare a produrre nuovi contenuti era molto costoso, perciò si riutilizzavano frequentemente quelli già a disposizione. Al contrario, oggi siamo tutti abituati a cercare sui nostri account Netflix o Amazon Prime Video l’ultima uscita. E se non la troviamo reagiamo male.

Infatti se non abbiamo a disposizione nuove serie o nuovi film storciamo il naso e, quando troviamo contenuti che abbiamo già visto, tendiamo anche a irritarci. Abbiamo vissuto questa situazione nella fase di lockdown, durante la quale avevamo molto tempo a disposizione ma non si potevano realizzare nuove produzioni....

Continua a Leggere...

Amazon lancia Watch Party per gli abbonati Prime.

In questo Caffettino parliamo di video e di social, perché Amazon ha appena lanciato la funzionalità Watch Party per gli abbonati di Amazon Prime Video. Il nuovo servizio permette di vedere film e serie insieme ad altre persone, anche se a distanza, proprio come accade su altri social. Watch Party consente di sincronizzare la visione e di commentare in chat il contenuto che stiamo guardando. Per il momento la nuova funzione è in fase sperimentale ed è disponibile solo negli Stati Uniti, ma in prospettiva potrebbe essere estesa anche ad altri Paesi. Oltretutto ad oggi il servizio è solo per uso desktop e Amazon non ha detto se è in arrivo una versione mobile.

Watch Party ospiterà fino a cento spettatori in un singolo gruppo, ma ogni persona dovrà possedere un abbonamento Prime con sede negli Stati Uniti. La funzionalità è totalmente privata, dato che l’amministratore del gruppo condividerà un collegamento con familiari, amici e conoscenti per fare in modo che possano fare clic sul link...

Continua a Leggere...

Il bitrate diminuisce su Netflix, Youtube, Amazon e Facebook Video. Ma cosa cambia?

Insieme con il nostro Caffettino, in questo istante una miriade di dati stanno viaggiando sul web. E una parte sempre maggiore di traffico, in questo periodo, è data dalle piattaforme che ci permettono di fruire video e contenuti online. Parliamo di Netflix, Youtube, Amazon Prime Video, Facebook e altri servizi di streaming, che in seguito a un invito dell’Unione Europea hanno deciso di diminuire il bitrate, che indica la quantità di dati trasmessa entro un certo periodo di tempo: più il loro numero è elevato, più si indica alta velocità e qualità in termini di linea Internet. Ma perché queste piattaforme hanno optato per una diminuzione del bitrate? E cosa cambia per noi?


La risposta alla prima domanda è semplice: in questo momento in cui la maggior parte delle persone è a casa, c’è un sensibile aumento dell’utilizzo della banda Internet e le piattaforme, Netflix in primis, hanno deciso di diminuire un po’ il bitrate per evitare che la linea europea subisca rallentamenti che possono ...

Continua a Leggere...
Close

50% Complete

Two Step

Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.