Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di sabato 19 novembre, dove con Max Corona ho parlato della storia dei biglietti da visita.
Il biglietto da visita è un oggetto di uso comune nel mondo del business ed è quasi impossibile che non ve ne sia passato almeno uno tra le mani, o che non abbiate dato il vostro a qualcuno. Se oggi questo strumento si sta digitalizzando sempre di più, è interessante scoprire quando è nato, qual era la sua funzione originaria e qual è stata la sua evoluzione all’interno della storia. Si tratta di un modo per capire i cambiamenti di un oggetto che ha offerto e offre tutt’ora moltissime possibilità di fare affari. Max Corona spiega come per raccontare la storia del primo strumento di auto-promozione dobbiamo partire proprio dal nome: perché si chiama biglietto da visita?
Facciamo un salto nel passato, andando indietro nel tempo fino al lontano 1500. All’epoca, tra la borghesia era co...
Nel mio Live Show di giovedì 18 febbraio ho avuto il piacere di intervistare un ospite d’eccezione: Maurizio Codogno. Matematico di formazione e scrittore, Maurizio lavora per Wikipedia da sedici anni ed è socio fondatore di Wikimedia Italia, di cui è anche portavoce da un decennio. Il suo obiettivo? Cercare di propagandare la comunicazione e soprattutto la conoscenza libera. Come? Maurizio spiega che Wikipedia ha una forma di diritto d’autore diversa da quella standard, perché chiunque può utilizzarla anche per scopi commerciali. In ogni caso, tutti gli autori di Wikipedia sono indicati nella cronologia di una determinata voce, che mostra la lista di tutte le modifiche con le persone che le hanno fatte. Ma se per i Wikipediani è importante conoscere l’autore di un determinato contenuto, proprio per motivi di copyright, ciò che conta maggiormente è la veridicità delle informazioni: in Wikipedia non c’è un principio di autorità , per cui se qualcuno è importante non significa che le su...
Benvenuti al Caffettino, il podcast quotidiano dedicato alla tecnologia, ai social e al business. Oggi però voglio augurare una buona Festa della Repubblica a tutti gli italiani, raccontandovi qualche dettaglio su questa giornata e offrendovi anche un link che vi permetterà di fare una ricerca molto interessante. Iniziamo subito con una nota storica sul 2 e sul 3 giugno del 1946, che rappresentano le giornate in cui si è tenuto il referendum istituzionale indetto per determinare la forma di stato da dare all’Italia dopo la Seconda Guerra Mondiale: come sappiamo, la votazione ha decretato la vittoria della Repubblica contro la Monarchia presente in Italia fino a quel momento.
Ma c’è un aspetto che invece, pur essendo presente sui libri di storia, non tutti ricordano di quel referendum: la votazione del 2 e del 3 giugno fu la prima a suffragio universale indetta in Italia, nel senso che soltanto nel 1946 ebbero diritto al voto anche le donne. In particolare, durante il referendum votaro...
In questo Caffettino voglio raccontarvi una storia. Una storia che mi riguarda e che apparentemente a poco a che vedere con il periodo che stiamo vivendo. Sopralluogo, mezz’ora prima dell’evento. Ero sul palcoscenico del teatro e insieme a me, in platea, c’era l’amico e collega Ivo. La situazione era complicata, non perché fossimo stanchi dopo tre mesi in giro per i maggiori palchi italiani per eventi, formazione e presentazioni. E neanche per l’evento stesso che ci vedeva ogni giorno in diretta sui social. Più che una stanchezza, era una paura psicologica.
Eravamo concentrati su quella serata e non perché non ci fossimo preparati, ci eravamo preparati alla grande. E non perché non avessimo fatto della gavetta, anzi. Avevamo fatto tanta gavetta, quella vera, dove la paura ti accompagna da quando sei un ragazzino ad oggi che hai qualche anno di più. Allora i problemi erano più importanti, almeno secondo la tua scala di giudizio. Ma poi arrivano quelle sfide decisive per la tua carriera...
Il nostro Caffettino di oggi è denso di contenuti, proprio come i video di Alessandro Barbero. Forse lo avete visto raccontare in modo coinvolgente la storia del Medioevo su Super Quark, oppure vi è capitato di guardare una sua lezione su Youtube. Se invece non lo conoscete, vi conviene comunque ascoltare questo podcast, perché Barbero rappresenta un esempio eccellente di come i contenuti lunghi possano ottenere un successo significativo presso un pubblico molto ampio. Barbero infatti, pur non avendo profili social, è diventato un vero e proprio influencer su Youtube con migliaia di visualizzazioni all'attivo. Qualche esempio?
Il suo video su Caterina da Siena, lungo piĂą di un'ora, ha raccolto oltre 270.000 view. E la sua retrospettiva completa sull'Impero Ottomano, della durata di circa sei ore, ha ottenuto quasi 325.000 visualizzazioni. Si tratta di numeri che ricordano quelli di Twitch, la piattaforma di livestreaming per gli appassionati di videogiochi, ma che in realtĂ appartengo...
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