Perché stanno restituendo gli Apple Vision Pro?

Il 2 febbraio, negli Stati Uniti, è arrivato l'Apple Vision Pro. Vale a dire il visore della casa di Cupertino presentato il 23 giugno del 2023. E anche se le aspettative sono tante, ci sono molti casi di restituzione di questo device futuristico. Diversi clienti, infatti, registrano nausea e cinetosi dopo l'uso del visore.

Un visore che, ricordiamolo, rappresenta il fiore all'occhiello della nuova generazione di prodotti Apple. Quest'azienda entra nel mondo della realtà mista - o mixed reality - grazie a un prodotto in grado di unire immagini digitali con il mondo che ci circonda. Ecco la definizione presa dal sito web ufficiale:

"Apple Vision Pro is a spatial computer that blends digital content and apps into your physical space, and lets you navigate using your eyes, hands, and voice".

L'Apple Vision Pro è un computer che fonde contenuti digitali e app nel tuo spazio fisico. In questo modo puoi navigare utilizzando gli occhi, le mani e la voce...

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Privacy: Apple vuole chiudere Facetime e iMessage in UK

Sembra che ci siano problemi di privacy in UK per la Apple tanto che si minaccia la chiusura di due servizi di Cupertino: iMessage e Facetime. Ovvero, rispettivamente, le applicazioni per inviare messaggi ad altri dispositivi ed effettuare videochiamate. Ma qual è l'origine del problema che minaccia la Apple e altre aziende tipo WhatsApp e Signal che hanno già affiancato la casa di Cupertino in questa battaglia?

Le origini della decisione

Paradossalmente, il motivo riguarda proprio l'estrema e storica attenzione della Apple verso la privacy degli utenti. La minaccia di chiusura di iMessage e Facetime arriva dopo la scelta del governo inglese di rivedere l'Investigatory Powers Act (IPA) del 2016. Una legge che ha un obiettivo di base ben preciso:

"The Act comprehensively sets out and in limited respects expands the electronic surveillance powers of the British intelligence agencies and police. It also claims to improve the safeguards on the exercise...

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Apple vs Meta: 30% dalle adv di Facebook e Instagram su iOS.

Tra tutti i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha amato di più quello di lunedì 31 ottobre, in cui ho parlato del difficile rapporto tra Apple e Meta.

In particolare, Apple si mette in una posizione ostile rispetto a Meta introducendo una tassa più alta sul suo App Store. Partiamo dall’assunto che chi offre le applicazioni può farlo al prezzo che desidera. Come sappiamo, lo store di Apple si rivolge a chi ha iOS, mentre quello di Google è dedicato agli utenti Android. Entrambi sono in una posizione assolutamente legittima nel momento in cui scelgono la tassa da applicare alla vendita delle app che ospitano. Ma Meta non è affatto d’accordo riguardo la decisione di Apple di aumentare al 30% la tassa sulla vendita dei contenuti in evidenza sull’App Store, come ad esempio i boost sulle app dei social media.

La nuova tassa sulla pubblicità che Meta deve pagare ad Apple non...

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Joe Rogan intervista Steve Jobs in AI: etica e efficacia.

Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha apprezzato maggiormente quello di lunedì 17 ottobre, dedicato a una notizia interessante ma allo stesso tempo un po’ sconfortante.

Il podcaster americano Joe Rogan, noto per le sue provocazioni, ha usato l’intelligenza artificiale per intervistare il defunto Steve Jobs in una puntata del suo podcast. Rossella Pivanti, esperta di branding podcast e compagna di tanti eventi, mi ha taggato in un post su LinkedIn in cui parlava di questo podcast, focalizzandosi sulle sue implicazioni morali e sul suo contenuto. Personalmente ho un’idea netta riguardo al far “resuscitare” i morti, un modello che non è affatto nuovo sia nei podcast che nei video: ne avevo parlato tempo fa, perché si erano viste operazioni simili già nel 2020. Ma non solo, ci sono anche delle startup che hanno cavalcato questa idea.

Tra queste c’è StoryFile, che ha...

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Apple nasconde un sorriso dietro la sua nuova mascherina emoji.

Ascolta "Apple nasconde un sorriso dietro la sua nuova mascherina emoji" su Spreaker.

Il Caffettino è un appuntamento quotidiano di fronte a una macchinetta del caffè virtuale per chiacchierare di tematiche che ruotano al mondo del digitale. E oggi parliamo delle emoji, ossia di quelle icone diventate popolari in Giappone alla fine degli anni Novanta, che noi tutti utilizziamo per le comunicazioni di ogni giorno, ma anche in quelle più importanti. Ne parliamo perché Apple ha appena rilasciato l’aggiornamento della sua emoji con la mascherina. Infatti, se prima la faccina sembrava un po’ malata e triste, adesso invece è diventata sorridente, con gli occhi che comunicano felicità e le guance rosee. Ma qual è la ragione che sta dietro questo cambiamento?

Il messaggio che Apple intende comunicare con questa modifica all’apparenza insignificante ha un significato molto importante: vuol dire che indossare una mascherina...

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iPhone rallentati: Apple pagherà 450 milioni.

Il Caffettino non invecchia mai, perché si rinnova ogni giorno con notizie e temi sempre attuali. Invece i vostri device potrebbero essere invecchiati prima del dovuto. Questo perché alcuni produttori hanno messo in atto nel tempo strategie di obsolescenza programmata che limitano la durata di un prodotto a un periodo prefissato. È ciò che è accaduto con Apple, che spingeva i clienti ad aggiornare i software dei propri iPhone per continuare ad utilizzarli. La conseguenza di questi aggiornamenti però era il rallentamento dei dispositivi, con la conseguenza che le persone erano obbligate ad acquistare un nuovo modello o a sostituire la batteria del proprio smartphone.


In seguito a questo problema, i clienti hanno organizzato una class action contro Apple. Ed è notizia di questi giorni che il colosso americano pagherà 450 milioni di euro, corrispondenti a 500 milioni di dollari, per chiudere il contenzioso con i consumatori. In...

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Non è ancora la sua ora: l'Apple Watch lo salva dall'infarto.

Eccoci qui con l'unico Caffettino al mondo che non aumenta il rischio di infarto. Con gli altri caffè invece andateci piano, o potreste finire come Jorge Freire, un pubblicitario brasiliano che nei giorni scorsi ha rischiato di avere un attacco di cuore. Fortunatamente però la sua ora non era ancora arrivata, perché in suo soccorso è arrivato l'Apple Watch che aveva al polso. Lo smartwatch della Apple lo ha avvisato che la sua frequenza cardiaca era superiore ai 140 bpm per oltre dieci minuti, così Jorge Freire si è precipitato in ospedale dove gli è stata diagnosticata proprio una tachicardia.

L'uomo ha raccontato la sua avventura sui social e per tutta risposta ha ricevuto un'email da Tim Cook che gli ha scritto: "Jorge, buon anno nuovo! Sono contento che tu stia bene adesso. Grazie per aver condiviso la tua storia con noi. Ci ispira a continuare ad andare avanti. Saluti, Tim". Questa storia a lieto fine ci porta a ragionare sulle...

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Tutti pazzi per gli auricolari senza fili. Tranne Ronaldo.

Come ascolterete questo Caffettino? Con le cuffie? Con le casse? Con gli auricolari con i fili oppure wireless? Se rientrate nell'ultima categoria di ascoltatori, allora siete in linea con il trend dell'ultimo periodo. Infatti da un recente studio di Canalys emerge che l'utilizzo degli auricolari senza fili sta aumentando in modo sorprendente. Moltissimi ne subiscono il fascino, tranne Cristiano Ronaldo: CR7 è arrivato alla partita Juventus-Cagliari con un iPod Shuffle collegato a un paio di auricolari con i fili. Con Ronaldo sembra essere tornati a quindici anni fa, quando quel piccolo gadget faceva il suo ingresso sul mercato.

In quel momento l'iPod Shuffle sembrava un oggetto rivoluzionario, anche se con gli occhi di oggi ci appare una retro-tecnologia superata, che poteva contenere al massimo cinquecento brani ed era collegata agli auricolari con i fili che ai giorni nostri sembrano quasi scomparsi. Dismesso nel 2017 per l'arrivo sul mercato dell'iPod, l'iPod Shuffle...

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