È da 10 anni che non sono più dipendente.

Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di venerdì 25 marzo, in cui ho fatto un ragionamento a partire dal fatto che dieci anni fa è stato il mio ultimo giorno da dipendente.

Infatti, proprio la scorsa settimana, guardando LinkedIn ho notato che da dieci anni esatti non sono più dipendente. Dal 2004 al 2012 ho avuto la fortuna di lavorare in tante imprese e agenzie, seguendo anche progetti di successo come quello dei Gormiti, la digital tranformation dello stesso gruppo Preziosi o il primo social di brand fuori dal coro per Sanpellegrino Nestlé. Sono stati otto anni veramente importanti, utili e formativi per diventare chi sono oggi. Colleghi, manager, capi: fondamentalmente chiunque ho incontrato in quel periodo ha aggiunto valore a quello che sono. E vi dirò di più. Sono state importanti anche le persone con cui mi sono scontrato.

Perché anche chi ostacola il nostro percorso e ci crea dei problemi può permet...

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Per lavorare bisogna fare più network e meno social.

Ascolta "Per lavorare bisogna fare più network e meno social" su Spreaker.

Vi interessano il marketing, il digital e il business? Allora il Caffettino è il podcast che fa per voi. Si chiama così perché ogni giorno cerco di risvegliare il vostro interesse parlando di tematiche e news che riguardano proprio questi argomenti, come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di lunedì 3 maggio, nel quale ho spiegato un concetto che reputo fondamentale per lavorare bene: dobbiamo fare più network e meno social. Specialmente in Italia, in molti abbiamo paura dei nostri concorrenti e partner, che invece in teoria dovrebbero far parte del nostro network.

In particolare, tanti freelance hanno paura che altri liberi professionisti rubino loro i clienti. E lo stesso accade per le agenzie, spaventate da quelle partner. Ma dobbiamo ricordarci che i nostri clienti lavorano con noi non tanto per i...

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Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post.

Ascolta "Instagram vuole far tornare il numero dei like sotto ai post" su Spreaker.

Nel mio podcast del Caffettino parlo ogni giorno di temi e notizie che riguardano il mondo del marketing, del business e del digital. E lo faccio come se io e il mio pubblico fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di mercoledì 21 aprile, in cui ho parlato di social network e in particolare di una novità che riguarda Instagram: infatti, in base ad alcune indiscrezioni e ad alcuni post su Twitter del leader di Instagram Adam Mosseri, la piattaforma starebbe testando il ritorno della possibilità di vedere il contatore dei like sotto ogni nostro post. Proprio come accadeva prima del 2019.

Infatti in quell’anno i vertici di Instagram avevano deciso di fare un esperimento: eliminare la visualizzazione del numero dei like sotto ai post, come avviene ancora oggi. Allora, in seguito a un tumulto generale de...

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Rossella Pivanti. Presente e futuro del podcast.

Giovedì 22 aprile, durante il mio Live Show, ho intervistato Rossella Pivanti, audio producer specializzata nella creazione di branded podcast, serie audio e audiodocumentari. Entrando nel vivo dell’argomento, le ho chiesto perché secondo lei un’azienda oggi deve fare podcast. A suo parere, per tanti anni alle aziende è stato detto di puntare sull’immagine, poi sul “metterci la faccia” e infine sui contenuti video. Oggi invece bisogna puntare sulla voce. Perché i brand attualmente hanno un logo, un colore, un’immagine o il volto di qualcuno, ma non hanno una voce: escludendo Autostrade e Trenitalia, gli altri brand infatti devono ancora capire che voce e che accento hanno.

A proposito di accenti, il problema di alcuni clienti che si avvicinano al mondo dei podcast è che sono alla ricerca di doppiatori perfetti e non di voci. Per Rossella il doppiaggio è un lavoro nobilissimo, ma utilizza linguaggi ed espressioni di determinati ambiti: dal pubblicitario al televisivo, dal radiofonico...

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