La scorsa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha amato di più è stato quello di venerdì primo aprile, in cui ho fatto un ragionamento sulla creatività.
Sono partito, come faccio spesso, da un episodio personale: il fine settimana precedente sarei dovuto andare in gita insieme a mio figlio e alla mia compagna per goderci il sole primaverile, ma un piccolo malanno ci ha costretti a casa. Osservando i giochi che facevamo con il piccolo ho pensato che la creatività è del tutto naturale, nel senso che fa parte di ciascuno di noi. Ma al di là della creatività che serve per stare dentro quattro mura (come sanno bene i genitori), ho fatto anche una riflessione sul mio lavoro, che consiste nel creare cose che prima non c’erano. Spesso dimentichiamo che la creatività ha bisogno di essere allenata e siamo schiavi delle sovrastrutture.
In pratica ci vergogniamo terribilmente di vedere cose che gli altri non vedono, di immaginare luoghi che non esistono o di scrivere nuov...
Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di venerdì 25 marzo, in cui ho fatto un ragionamento a partire dal fatto che dieci anni fa è stato il mio ultimo giorno da dipendente.
Infatti, proprio la scorsa settimana, guardando LinkedIn ho notato che da dieci anni esatti non sono più dipendente. Dal 2004 al 2012 ho avuto la fortuna di lavorare in tante imprese e agenzie, seguendo anche progetti di successo come quello dei Gormiti, la digital tranformation dello stesso gruppo Preziosi o il primo social di brand fuori dal coro per Sanpellegrino Nestlé. Sono stati otto anni veramente importanti, utili e formativi per diventare chi sono oggi. Colleghi, manager, capi: fondamentalmente chiunque ho incontrato in quel periodo ha aggiunto valore a quello che sono. E vi dirò di più. Sono state importanti anche le persone con cui mi sono scontrato.
Perché anche chi ostacola il nostro percorso e ci crea dei problemi può permet...
Normalmente nel Caffettino parliamo di news che riguardano il mondo digitale e del business, ma oggi voglio condividere con voi un concetto. Qualche giorno fa ho pubblicato sui miei social una frase che recitava: “Non seguire le passioni ma segui le abilità che ami”. Si tratta di un concetto molto semplice, che però in qualche modo va anche spiegato, perché talvolta capita di leggere o ascoltare le dichiarazioni di presunti guru di startup e della comunicazione che confondono le due parole. Il fatto è che se tutti scegliessimo di seguire le nostre passioni, molto probabilmente nel 99% dei casi saremmo senza un lavoro. Ma che cos’è precisamente la passione?
La passione è qualcosa che va oltre l’oggettività, qualcosa che ha a che vedere con i sentimenti, che si può definire come positiva e interessante, ma che deve necessariamente fare i conti con la realtà. Ad esempio io sono appassionato di calcio e mi piacerebbe giocare in Serie A, ma l’oggettività mi porta a non farlo. Allo stesso m...
Di solito il Caffettino è dedicato alle news e alle innovazioni che arrivano dal mondo del digitale e del business, ma nell’appuntamento di oggi voglio parlare di comunicazione. In particolare, capiamo insieme quali sono le caratteristiche vincenti di un imprenditore che comunica bene sui social e non soltanto. Infatti, tra le domande che mi vengono rivolte più frequentemente durante gli eventi di comunicazione, ma anche dal pubblico dei podcast e dei video, c’è proprio questa: quali sono le abilità di un imprenditore efficace nella propria comunicazione? Sicuramente ce ne sono molte, ma io ve ne elenco tre che in base alla mia esperienza sono fondamentali.
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