Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 14 gennaio, dove ho sviluppato un ragionamento a partire da una provocazione: i social media nel 2022 sono finiti.
Già nel passaggio dai social network ai social media c’era stato un cambiamento che aveva influenzato negativamente queste piattaforme: il business model dei social si è orientato sempre più sulla raccolta pubblicitaria. Non quella in stile televisivo, ma a performance, nel senso che più persone vedono e cliccano un contenuto, più si guadagna. E questo ha fatto sì che si passasse dalla creazione di contenuti e dalla discussione alla corsa verso la raccolta del maggior numero di informazioni e di dati. Ora che l’epoca dei social media è finita questo modello di business inizia a non stare più in piedi e ad andare verso un declino della qualità dei contenuti.
Ma è in declino anche l’attenzione degli utenti che fuggono verso altre piattaforme, ad esempio quelle...
Nel mio Live Show di giovedì 28 gennaio ho avuto l’occasione di intervistare Stefano Ferri, che oltre a essere scrittore, esperto di marketing e imprenditore di successo, è il più importante crossdresser italiano. Infatti da anni indossa solo abiti femminili, riuscendo a esprimersi oltre le convenzioni. Stefano inizia la propria presentazione partendo dal suo mestiere principale, raccontando di essere un imprenditore che da quasi vent’anni ha uno studio di PR. Se di norma si pensa che il lavoro del PR sia l’ufficio stampa, che consiste nel curare le relazioni con i giornalisti, ciò è vero solo in parte: le PR sono un lavoro di rappresentanza, che nel dettaglio significa strategia, avere contatti costanti con i piani alti delle organizzazioni, generare awareness in tutti i canali dove questa può esprimersi e, non da ultimo, significa immagine.
A proposito di immagine, Stefano spiega come non abbia iniziato a fare il crossdresser per una scelta strategica, dato che si tratta di una co...
Nel mio Live Show di giovedì 10 dicembre ho avuto come ospite Michele Franzese, Direttore Generale di Scai Comunicazione (https://scaicomunicazione.com/). Attualmente Michele sta lavorando molto sugli eventi digitali e ho iniziato l’intervista chiedendogli quale sia la sua visione in merito. La sua risposta è che da quando a marzo è scattato il lockdown, lui e i suoi collaboratori hanno capito che gli eventi fisici non si sarebbero fatti per tutto l’anno e, come abbiamo visto, anche oltre purtroppo. Perciò hanno sperimentato tutte le piattaforme possibili e più o meno coinvolgenti, da quelle che offrono il 3D a quelle che propongono il 2D, con funzioni che cercano di tenere ingaggiata l’utenza. Però si sono resi conto che al momento non esiste ancora una piattaforma del genere, perché c’è una profonda differenza tra gli eventi fisici e quelli online.
Quindi adesso stanno provando a sperimentare un modello che offra un coinvolgimento simile a quello che si cerca negli eventi fisici. ...
50% Complete
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.