Questa settimana, il podcast del Caffettino preferito dalla mia community è stato quello di venerdì 10 dicembre, in cui ho parlato del valore dell’esercizio, che spesso viene messo in secondo piano rispetto a quello del talento.
Lo dico chiaramente: l’esercizio batte quasi sempre il talento nella nostra vita. Ho espresso questo concetto in un post di Instagram e in seguito ho avuto l’occasione di parlarne anche con i Guerrieri del mio gruppo Telegram https://t.me/mariomoronicanale. Il fatto è che molte persone si lamentano di non avere la stoffa per una certa cosa, magari invidiando chi secondo loro ha un “talento naturale”. Mi capita spesso di sentire affermazioni di questo tipo riferite a personaggi molto capaci, ma è anche capitato che qualcuno l’abbia detto a me. E al di là della mia difficoltà ad accettare i complimenti per le cose che faccio, non credo che il segreto sia avere talento.
La realtà dei fatti è che bisogna ricordarsi sempre il valore immenso dell’esercizio, anch...
Questa settimana, il podcast del Caffettino che la mia community ha apprezzato di più è stato quello di venerdì 26 novembre, in cui ho esplorato un concetto molto semplice: basta un solo successo per essere felici.
Partiamo dall’assunto che i progetti intrapresi dai professionisti e dagli imprenditori nel 99% dei casi si concludono male. È duro da sentirsi dire ma la realtà è questa: i nostri tentativi spesso si rivelano sbagliati. Sì, è vero che se un progetto è andato male possiamo consolarci pensando che in ogni caso abbiamo fatto esperienza, ma sappiamo bene che questa considerazione non basta a soddisfarci. Negli USA c’è la retorica del “fallisci in fretta, fallisci spesso”, ma è molto lontana dal nostro modo di pensare. E allora cosa fare? Molto semplice: dovremmo iniziare a entrare nell’ottica che per essere felici basta anche un solo tentativo andato a buon fine.
Questa è una lezione che personalmente ho imparato con il tempo: alla fine degli anni Novanta sono partito con ...
Nel mio Live Show di giovedì 25 febbraio ho avuto un grande ospite: Josè Compagnone, esperto di UI e UX. Per dirlo con parole semplici, Josè si occupa di interfacce digitali e dell’esperienza degli utenti. A suo parere, se la user experience è un termine ormai abusato, non si parla mai di bad experience, perché i problemi legati all’usabilità si vedono solo quando ci sono: quando non ci sono, invece, significa che è stata fatta un’ottima catalogazione degli errori e che è stato risolto tutto. Un altro tema di cui si parla da tempo è l’umanizzazione delle interfacce: dal suo punto di vista l’unica cosa che conta è che l’azienda, comunicando anche attraverso il digitale, deve essere in grado di trasferire informazioni, fatti e notizie importanti per l’utente in modo che questo comprenda le argomentazioni di vendita, i vantaggi e la convenienza di un dato prodotto.
Il fatto è che l’azienda ha tante cose da dire a fronte di uno spazio molto ridotto, che è quello dello schermo. Senza con...
50% Complete
Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit, sed do eiusmod tempor incididunt ut labore et dolore magna aliqua.