Tra i cinque podcast del Caffettino che ho pubblicato la settimana scorsa, la mia community ha preferito quello di martedì 1 febbraio, in cui ho parlato di un recente sondaggio che esplora le abitudini di lettura degli italiani.
In particolare Readly, fornitore di abbonamenti a quotidiani e a riviste in digitale, ha commissionato un’indagine chiedendo agli italiani cosa leggono e come leggono. Il risultato, come si comprende dal titolo, è abbastanza sconfortante. Noi tutti dovremmo sapere quanto è importante essere informati per prendere le nostre decisioni. E non parlo soltanto di quelle importanti come le decisioni politiche, ma anche di quelle che riguardano la nostra vita di tutti i giorni: sapere se una certa cosa può portarci dei benefici ci permette di fare le nostre scelte in maniera corretta e consapevole. L'abbiamo visto chiaramente anche e soprattutto con l’attuale pandemia di Covid-19.
Nonostante ciò, il 29% dei nostri connazionali afferma di non avere il tempo per leg...
Ascolta "Wired un giorno senza titoli aiuterĂ i lettori?" su Spreaker.
Per chi non lo sapesse, sono Mario Moroni e dal lunedì al venerdì alle 7:30 pubblico il podcast del Caffettino. Il nome è dovuto al fatto che parlo con il mio pubblico come se fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale di notizie e argomenti che riguardano il marketing, il business e il digital. Questa settimana, il Caffettino che è piaciuto di più alla mia community è stato quello di lunedì 5 luglio, nel quale ho parlato di un’interessante iniziativa di Wired.it. Di cosa si tratta? Il 30 giugno, per ventiquattro ore, gli articoli della testata online sono stati pubblicati senza titolo. O meglio, sopra ogni articolo c’era un testo che recitava: “Questo articolo non ha titolo”.
Se all’inizio poteva sembrare quasi un refuso, andando avanti nella lettura si capiva che sulla homepage di Wired Italia era in atto un’operazione provocatoria che invitava gli utenti ad approfondire le questioni complesse. E in ...
Questo Caffettino è dedicato a una notizia freschissima che arriva direttamente dal mondo dei social: Facebook ha deciso di segnalare le pagine dei giornali e dei media controllati totalmente o parzialmente dai propri governi per offrire un servizio che migliori la trasparenza per gli editori. In particolare, dall’estate il social network inizierà a etichettare i contenuti sponsorizzati, dato che hanno maggiore risalto, cominciando da alcuni media ritenuti vicini ai governi e aggiungendone di nuovi nel tempo. La segnalazione sarà visibile sulla pagina della testata, su quella per la trasparenza, nell’archivio delle inserzioni e, negli Stati Uniti, anche all’interno del news feed.
Ma quali sono i criteri secondo i quali Facebook potrĂ decidere di etichettare una testata come sotto il controllo di un dato governo? In collaborazione con 65 esperti mondiali specializzati in media, governance, diritti umani e sviluppo, il social network ha individuato diversi parametri, tra cui la chiarezz...
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