Nel mio podcast del Caffettino normalmente parlo in meno di quattro minuti di notizie e temi che riguardano il mondo del digital, del marketing e del business. E lo faccio come se io e il mio pubblico fossimo davanti a una macchinetta del caffè virtuale. In occasione dell’estate, però, ho deciso di sperimentare realizzando venti podcast senza limiti di minutaggio che affrontano ciascuno un argomento diverso in totale relax. Questa settimana, il Caffettino Estate preferito dalla mia community è stato quello di martedì 3 agosto, in cui ho parlato di vittorie e di sconfitte, prendendo spunto da uno degli ultimi e sorprendenti avvenimenti relativi alle Olimpiadi di Tokyo.
Di solito ci dicono che dobbiamo vincere sempre, ma almeno ora che è estate potremmo anche pensare di pareggiare, rilassandoci un po’. Proprio come è accaduto agli atleti Mutaz Barshim e Gianmarco Tamberi....
Dal lunedì al venerdì, alle 7:30, pubblico il podcast del Caffettino, un appuntamento quotidiano davanti a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di temi e notizie che riguardano il mondo del digital, del marketing e del business. Questa settimana naturalmente non potevo fare a meno di parlare del social del momento, Clubhouse, che nonostante sia ancora disponibile esclusivamente per iOS e su invito sta già riscuotendo un enorme successo e suscitando l’interesse di addetti ai lavori e non. Allora ho pensato di dedicare non uno, ma ben tre Caffettini a Clubhouse, realizzando una guida al social network in tre puntate dedicata a professionisti, aziende e studenti.
Ascolta "1/3 Clubhouse: come può essere utile ad un professionista?" su Spreaker.
Per i professionisti Clubhouse può essere utilissimo, perché in questa fase iniziale in cui ci sono pochi early adopter è il luogo ideale per fare networking: adesso su Clubhouse è possibile ascoltare e...
Se siete ossessionati dal Caffettino non preoccupatevi, perché l’ascolto dei miei podcast e la visione dei miei video non hanno effetti collaterali. Invece ci sono ossessioni molto pericolose, di cui siamo vittime nel nostro quotidiano. Solo per fare alcuni esempi, siamo ossessionati dal sesso, dal cibo, dal lavoro, dai social, dalle serie tv e in questo momento anche dal virus. Ma c’è un’ossessione che a mio parere è la più pericolosa di tutte: quella per gli altri. Chi sono gli altri? Quelli che lavorano contro di noi, quelli che competono con noi all’interno del nostro mercato, in una parola: i concorrenti. Ma perché siamo così tanto ossessionati da quello che fanno gli altri?
In particolare, in un periodo in cui possiamo accedere a un’informazione che l’essere umano non ha mai avuto a disposizione nell’arco di tutta la sua storia, perché invece di formarci, di capire e di diventare migliori sprechiamo il nostro tempo guardando ciò che fanno i nostri concorrenti? Con un esempio, un...
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