L'intelligenza artificiale comprende il tono empatico della voce

I confini dell'intelligenza artificiale avanzano senza soluzione di continuità e oggi possiamo confermare che, grazie a determinate applicazioni, l'AI mira a comprendere le emozioni attraverso il tono della voce.

Di interfacce vocali gestite dall'AI ne abbiamo viste tante, ma una delle più recenti ha la possibilità di interagire attraverso le lenti dell'empatia. Stiamo parlando di Hume AI, strumento che ha come obiettivo non solo di comprendere il significato delle parole ma anche l'intonazione e i sentimenti che nasconde una determinata flessione della voce umana nel momento in cui pronuncia termini o frasi.

Comprendere oltre le parole pronunciate

Sappiamo bene che quando parliamo non pronunciamo solo dei termini ma comunichiamo dei significati in base a come moduliamo il tono di voce, che può essere euforico o triste. O ancora infuriato, esausto, sommesso. L'obiettivo di Hume AI è proprio quello di capire le emozioni e...

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Cina: l'intelligenza artificiale aiuta i neurochirurghi con successo

L'AI generativa nel campo della neurochirurgia fa passi da gigante. La notizia viene riportata dal sito web di Bloomberg: in Cina, sette ospedali stanno testando e utilizzando un modello di intelligenza artificiale come assistente per il lavoro dei chirurghi. Obiettivo? Semplificare diagnostica e consulenza.

Il nuovo modello: AI TaiChu

La possibilità di supportare i neurochirurghi cinesi con l'intelligenza artificiale si basa su un nuovo modello: TaiChu, presentato da un’agenzia dell’Accademia Cinese delle Scienze con sede a Hong Kong.

TaiChu si basa su Llama 2.0. I ricercatori cinesi hanno utilizzato documenti medici, riviste scientifiche e manuali tecnici per spingere questo modello ad agire come una sorta di consulente chirurgico.

Il risultato si iscrive in un processo di sviluppo di un'intelligenza artificiale in grado di competere con ChatGPT. Dopo l'approvazione per il lancio pubblico, TaiChu è stato utilizzato per ...

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Giorgia Meloni vuole investire un miliardo di euro sull'IA

Durante l'evento L'Intelligenza Artificiale per l'Italia, che si è tenuto presso le Corsie Sistine di Santo Spirito in Sassia (Roma) il 12 marzo 2024, Giorgia Meloni ha comunicato la volontà di investire un miliardo di Euro in questa tecnologia. E di voler creare "una via italiana all'IA". Ma non solo, le novità sono tante.

Nel videomessaggio trasmesso durante il convegno, organizzato dal Dipartimento per la trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e AgID - Agenzia per l’Italia Digitale, Giorgia Meloni ha delineato la strada da seguire secondo l'attuale governo italiano. Qualche dettaglio in più?

Investimenti importanti per l'AI

La Presidente del Consiglio non ha partecipato personalmente all'evento ma ha lasciato un videomessaggio con una serie di indicazioni sul futuro dell'AI in Italia. Il punto sostanziale è che ci saranno dei finanziamenti importanti, un miliardo di Euro. Soldi he...

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ChatGPT-4 supera il test di Turing: cosa significa?

Forse era solo una questione di tempo ma alla fine il momento è arrivato: ChatGPT-4 supera il test di Turing. Questo significa che è molto vicina all'essere considerata simile a quella umana. 

Questo è il risultato della ricerca condotta da Matthew Jackson, professore di economia presso la Stanford School of Humanities and Sciences (USA). Insieme al team di studio ha sottoposto una serie di prove alle versioni 3 e 4 di ChatGPT basate su test e giochi di psicologia ed economia comportamentale. Confrontando i risultati ottenuti dall'AI con quelli di 100.000 persone di 50 paesi diversi.

Il tutto è stato sintetizzato sulla pubblicazione ufficiale che puoi trovare sul portale PNAS. Quello che è emerso da questo studio supera le aspettative: l'intelligenza artificiale sembra (quasi) umana.

Cos'è e come funziona il test di Turing?

Questa prova prende il nome dall'informatico britannico Alan Turing (che ne ha definito i principi...

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Arc Search, il browser che rivoluziona la ricerca con l'AI

Arc Search è il nome di un browser che diventa motore di ricerca. Un po' come avviene oggi con Google Chrome che ti permette di raggiungere qualsiasi punto del web digitando una query nel campo URL.

Però Arc Search - che per il momento funziona solo su iPhone e in inglese - fa qualcosa in più: crea una pagina con tutto quello che serve per rispondere alle tue esigenze. E lo fa sfruttando l'intelligenza artificiale. Quindi niente più SERP con lista di risultati ma un unico documento multimediale.

Da dove inizia l'evoluzione?

Questa nuova esperienza di navigazione fa capo al percorso svolto dalla società di riferimento: The Browser Company. Che nella home page del sito web ufficiale promette di costruire un modo migliore per usare internet. Come? Attraverso un browser speciale e pensato per semplificare il nostro lavoro:

"That can think as quickly as we do, take work off of our plates, and pull our creativity forward".

Lavorando su questo...

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ChatGPT e Volkswagen: arriva l'integrazione sulle auto

La notizia: l'intelligenza artificiale arriva nel mondo automotive. Infatti, Volkswagen integra ChatGPT sulle sue auto e lo fa con un annuncio ufficiale sul blog aziendale (volkswagen-newsroom.com). La presentazione è avvenuta al CES 2024, che si è tenuto dal 9 al 12 gennaio (qui hai il video).

Sarà un'integrazione parziale e modulata, al momento solo i modelli MEB e MQB evo che utilizzano l'assistente vocale IDA avranno accesso all'integrazione tramite Cerence Chat Pro. Ovvero:

"The fastest and easiest way for automakers to integrate ChatGPT into their in-car assistant platforms with full flexibility, extensive customization, and low integration effort".

Riprendendo anche in questo caso le parole ufficiali, Cerence Chat Pro è un prodotto dedicato alle case automobilistiche per integrare ChatGPT nell'assistenza a bordo. Vantaggi per il brand tedesco?

  • Flessibilità.
  • User experience.
  • Personalizzazione.

Oltre a un abbassamento...

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Perché il New York Times ha fatto causa a OpenAI?

La notizia è di quelle che possono fare la differenza e creare dei precedenti storici: il New York Times, uno dei quotidiani più importanti del globo, fa causa a OpenAI e alla Microsoft. Motivazione? Basta leggere il sottotitolo dell'articolo pubblicato proprio sulle pagine del suo sito web. Ecco l'estratto:

"Millions of articles from The New York Times were used to train chatbots that now compete with it, the lawsuit said".

Non basta questo per avere un quadro completo ma la sintesi è definita: c'è stata una violazione del copyright. Milioni di articoli del New York Times sono stati utilizzati per addestrare il chatbot che ora fa concorrenza al quotidiano americano (anche con edizione internazionale) fondato nel 1851.

Una precedente opzione risolutiva

La denuncia è solo l'ultima azione di un problema noto che il New York Times ha sollevato già all'inizio del 2023, e ad aprile - sempre secondo il quotidiano - è...

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Intelligenza artificiale: nasce l'AI Alliance tra Meta e IBM

AMD, Intel, Cern, Sony Group, Red Hat, Roadzen, Cerebras, Dell Technologies, Oracle, Hugging Face. Sono solo alcuni dei 50 nomi che hanno sottoscritto l'AI Alliance, la nuova alleanza tra Meta e IBM per sviluppare un'intelligenza artificiale che deve avere tre caratteristiche fondamentali: responsabile, sicura e aperta. Queste sono le parole del comunicato ufficiale pubblicato sul sito web della IBM:

"Open and transparent innovation is essential to empower a broad spectrum of AI researchers, builders, and adopters with the information and tools needed to harness these advancements in ways that prioritize safety, diversity, economic opportunity and benefits to all".

Si punta sull'innovazione aperta e trasparente. Obiettivo? Consentire a ricercatori, creatori e utilizzatori di tecnologie basate sull'intelligenza artificiale di sfruttare questi progressi in modo da dare priorità alla sicurezza. Ma anche alla diversità, alle opportunità economiche e...

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C'è una modella creata dall'AI che guadagna 10.000 Euro al mese

Aitana Lopez è una influencer spagnola, di Barcellona, che guadagna 10.000 Euro al mese. Interessante ma tutto nella norma, almeno fino a quando non leggiamo le dichiarazioni di Il punto è che, in realtà, non esiste: Rubeñ Cruz, fondatore e direttore creativo dell'agenzia di modelle The Clueless, ha dichiarato che:

"We started analysing how we were working and realised that many projects were being put on hold or cancelled due to problems beyond our control. Often it was the fault of the influencer or model and not due to design issues".

Classici problemi di un'azienda: si analizzano le evoluzioni del proprio lavoro e l'agenzia si rende conto che molti progetti venivano sospesi o cancellati a causa di problemi indipendenti dal proprio operato. Spesso era colpa dell'influencer, non della campagna. Quindi nasce l'idea: lo creiamo noi, con l'AI.

Anzi, la creiamo. Aitana Lopez viene generata con questo obiettivo, ovvero avere una modella...

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È la fine di OpenAI e ChatGPT?

Di sicuro OpenAI e ChatGPT hanno rivoluzionato lo scenario dell'innovazione digitale e il tasso di crescita di questa infrastruttura ha scardinato ogni record. Ma da qualche giorno c'è una domanda che non possiamo ignorare: sarà arrivata la fine della parabola ascendente? Tutto inizia da un passaggio chiave.

Ovvero, il licenziamento del CEO Sam Altman da OpenAI. Questo evento ha scatenato una vera e propria bufera sul mondo dell'intelligenza artificiale comprendendo anche nomi come quello della Microsoft.

"Chief technology officer Mira Murati appointed interim CEO to lead OpenAI; Sam Altman departs the company".

Così si apre il post sul blog di OpenAI. Altman non è stato sincero nelle comunicazioni con il consiglio, ostacolando la capacità di esercitare le proprie responsabilità. Quindi, il consiglio non ha più fiducia nella sua capacità di guidare OpenAI. Da qui inizia un percorso che ha portato a diversi sviluppi.

Ma...

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