Tra i podcast del Caffettino che ho pubblicato la scorsa settimana, la mia community ha preferito quello di lunedì 26 dicembre, in cui ho parlato delle continue provocazioni di Elon Musk.
Parto subito con una domanda retorica: bisogna fidarsi di Elon Musk e delle sue provocazioni su Twitter? Naturalmente la risposta è no. E questo perché, come abbiamo visto nel tempo, il suo modo di fare business passa proprio per le infinite provocazioni che hanno l’obiettivo di generare i titoloni dei vari media. Certo, provocare è del tutto lecito, ma noi dobbiamo anche avere una reazione intelligente prendendo con le pinze ciò che Musk afferma. Bisogna ammettere che per questo imprenditore la strategia della provocazione non è una novità. Ma mentre prima la metteva in pratica con una certa moderazione, da quando è sbarcato su Twitter non ha più freni.
Come se non bastasse, il suo utilizzo di questo social è aumentato esponenzialmente nel momento in cui ne è diventato il CEO. Uno degli esempi p...
Dal lunedì al venerdì, alle 7:30, pubblico il podcast del Caffettino. Si chiama così perché è un appuntamento davanti a una macchinetta del caffè virtuale per parlare di digital, marketing e lavoro. A proposito di lavoro, questa settimana il Caffettino più apprezzato dalla mia community è stato quello di mercoledì 20 gennaio, in cui parlo della scadenza dello smart working semplificato, che resterà in vigore fino al termine dello stato di emergenza, ossia il prossimo 31 marzo. Previsto dal Governo con il lockdown all'inizio dell'emergenza sanitaria, prevede procedure semplificate per attivare lo smart working senza burocrazia e sarebbe dovuto scadere il 31 gennaio.
Invece, con il decreto Milleproroghe entrato in vigore il 31 dicembre, il termine per l’applicazione del lavoro agile è stato prorogato di due mesi. Visto che andiamo incontro alla fine dello smart working semplificato,...
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