Il Caffettino di oggi è un po’ più lungo del solito, da gustare comodamente rilassati sul divano. Ebbene sì, perché oggi è la Festa dei lavoratori e bisogna fare qualcosa di diverso rispetto ai soliti giorni, come ad esempio leggere un buon libro o magari ragionare sul significato del Primo Maggio. Questa data si celebra in molte parti del mondo, anche se in alcuni Paesi il giorno dei lavoratori si festeggia in altri mesi dell’anno, come negli Stati Uniti in cui il Labour Day è a settembre. In ogni caso per noi il Primo Maggio è una ricorrenza fondamentale, che ci ricorda tutte le lotte che abbiamo fatto per il nostro posto di lavoro e per ridurre le ore lavorative.
In Italia il Primo Maggio si festeggia dal 1890, fatta eccezione per il ventennio fascista: nel 1923 infatti la Festa dei lavoratori confluì nel Natale di Roma del 21 aprile, data della fondazione della Capitale, avvenuta nel 753 a.C. Ma al di là di questa cupa parentesi storica, torniamo ai giorni nostri interrogandoci su...
Lasciatemi indovinare: siete incazzati perché siete già stufi di lavorare in smart working. Tranquilli, non siete soli e questo Caffettino vi aiuterà a capirlo e a comprendere come affrontare la situazione in cui siamo. Oggi infatti non parliamo di notizie o novità tecnologiche, ma ci concentriamo sulle persone e sul loro modo di affrontare questo periodo di incertezza. Sicuramente è un fatto che siamo tutti più nervosi: bloccati in casa ci sentiamo come topi in gabbia e il discorso non vale soltanto per i professionisti o gli startupper, ma anche per i dipendenti e i manager che lavorano nelle aziende, le quali stanno reagendo alla situazione con lentezza e in modo poco concreto.
Magari all’inizio abbiamo approcciato questa nuova modalità lavorativa con slancio e abbiamo affrontato le conference call anche con un certo entusiasmo, cercando di sdrammatizzare e di pensare che questo periodo finirà. Ma poi è entrata in gioco l’incazzatura e abbiamo perso il controllo della situazione. Q...
Questo Caffettino è una miscela di notizie cattive e buone. Se da un lato infatti ciò che sta accadendo nel nostro Paese e nel mondo ci preoccupa tendendoci letteralmente con il fiato sospeso, dall’altro stanno cambiando le nostre abitudini di ogni giorno, anche in senso positivo: parliamo del lavoro e dello studio da remoto che stanno prendendo piede nelle aziende, nelle scuole e nelle università. Per quanto riguarda il mondo del lavoro, gli uffici sono vuoti e mentre in alcune aziende i dipendenti sono in ferie, in altre le persone stanno lavorando da casa. Ma questo smart working obbligato ha l’effetto di migliorare le performance dei lavoratori oppure di ridurle?
Già da qualche anno lo smart working si stava facendo largo in diverse aziende italiane, ma oggi naturalmente molte realtà stanno accelerando fortemente l’adozione di questa soluzione. E stando a ciò che ho potuto capire da amici, colleghi e chi mi segue sui social, le persone si stanno meravigliando di quanto sono perfor...
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