L'intelligenza artificiale distruggerà l'umanità secondo il 42% dei CEO

Jun 25, 2023

Secondo il 42% dei CEO, che hanno partecipato a un sondaggio promosso dalla CNN, l'intelligenza artificiale distruggerà l'umanità entro il prossimo decennio. Nel frattempo, l'AI sta già destabilizzando la forza lavoro con il benestare degli amministratori delegati. La ricerca è stata condotta intervistando 119 personaggi di spicco che hanno partecipato all'ultimo Yale CEO Summit e i numeri sono questi:

  • Il 34% ritiene che l'intelligenza artificiale può distruggere l'umanità in 10 anni
  • l'8% sostiene che questo scenario può presentarsi addirittura entro 5 anni.
  • Il 58% dei CEO chiamati a esprimersi non è particolarmente preoccupato.

Questi numeri sono interessanti perché comprendono l'opinione di grandi imprenditori. Ad esempio, nel sondaggio troviamo il CEO di Walmart, della Coca-Cola e di diverse aziende farmaceutiche. Ecco come ha commentato il professore di Yale Jeffrey Sonnenfeld in un'intervista telefonica:

“It’s pretty dark and alarming”.

La contrapposizione tra apocalittici e integrati (citazione di Umberto Eco) dell'AI viene confermata dalla divisione del gruppo di CEO - sempre da parte del professore Jeffrey Sonnenfeld - in cinque tipologie di individui idealtipici che vanno dalla totale accettazione al rifiuto dell'intelligenza artificiale:

  • Curious creators.
  • Euphoric true believers.
  • Commercial profiteers.
  • Alarmist activists.
  • Global governance advocates.

In definitiva, tirando le somme, il 42% dei CEO chiamati a esprimersi afferma che la potenziale minaccia dell'IA è sopravvalutata, mentre il 58% si posiziona sul versante opposto. 

Il rischio di estinzione a causa dell'AI

Questa prospettiva, condita dai numeri del sondaggio CNN che ha interrogato i CEO di grandi aziende multinazionali, appare ancora più minacciosa se consideriamo la dichiarazione firmata dai leader del settore dell'intelligenza artificiale, ma anche da studiosi e alcune celebrità. Citiamo qualche nome:

  • Ian Goodfellow - Google DeepMind
  • John Schulman - Co-Founder, OpenAI
  • Wojciech Zaremba - Co-Founder, OpenAI
  • Russell Schweickart - Apollo 9, astronauta.

Il punto in questione? In questo documento, firmato da grandi personalità, emerge con prepotenza il rischio di estinzione per l'uomo a causa dell'IA. Che incombe su una società non ancora pronta:

"AI risk has emerged as a global priority, ranking alongside pandemics and nuclear war. Despite its importance, AI safety remains remarkably neglected, outpaced by the rapid rate of AI development. Currently, society is ill-prepared to manage the risks from AI."

Molte personalità autorevoli discutono delle implicazioni sulla specie umana. però si registrano anche interferenze dirette su piani meno catastrofici ma comunque importanti. A prescindere dagli scenari apocalittici sull'IA, è probabile che ci saranno rischi di disinformazione e perdita dei posti di lavoro.

Il mondo non ha un'unica voce

La lezione che possiamo estrarre da questo approfondimento è chiara: dobbiamo guardare la realtà attraverso una scala di grigi, senza dare nulla per scontato. La nostra idea di partenza potrebbe essere quella in cui un CEO sia allineato per forza alla l'innovazione dell'AI. Ma non è così.

Molti hanno dei dubbi sulla sua natura e all'interno di un insieme apparentemente uniforme si celano delle sfumature interessanti, ma anche delle voci critiche. Proprio come è emerso dai dati della ricerca. Il consiglio: procedere con calma, valutare i passaggi, comprendere benefici e rischi di ogni tecnologia. 

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