Il valore delle parole nell’emergenza coronavirus.

“Le parole sono importanti”, diceva Nanni Moretti in un film di ormai oltre trent’anni fa. Anche se è passato molto tempo, il concetto è valido ancora di più oggi, ai tempi del coronavirus. In questo Caffettino infatti parliamo del valore delle parole in un momento in cui c’è bisogno di chiarezza, da parte di chi come noi lavora nel mondo della comunicazione. All’inizio di quella che ormai è una pandemia, c’era chi affermava che il coronavirus fosse come un’influenza e non solo: oltre agli esperti della materia, ogni comunicatore trattava il tema a suo modo, anche usando dei vocaboli propri. Ma viviamo in un’epoca in cui le parole spesso sono sminuite e deformate.


Se da un lato cerchiamo di rendere comprensibili i fatti, dall’altro ciascuno finisce per utilizzare un proprio vocabolario, fatto magari di inglesismi o di parole che generano equivoci linguistici digitali: influenza, influencer, video virale, virus virale, contatto, contagio. Sono alcuni esempi di vocaboli che possono crea...

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