Zoom pensa ai musicisti con l’High-Fidelity Music Mode.

Sep 24, 2020

Ascolta "Zoom pensa ai musicisti: High-Fidelity Music Mode" su Spreaker.

Bentornati al Caffettino, l’appuntamento quotidiano con le notizie che riguardano il mondo digitale e business. Oggi parliamo di Zoom, che ha appena annunciato l’introduzione dell’High-Fidelity Music Mode, una novità che come si può intuire dal nome va a migliorare la qualità del servizio offerto per coloro che non sono dei professionisti o degli imprenditori qualsiasi, ma sono dei musicisti. In particolare, le regole relative al distanziamento hanno portato sempre più i musicisti a interagire con le proprie band da remoto e lo stesso discorso vale per gli insegnanti di musica, i quali attualmente impartiscono lezioni ai propri allievi in una modalità ascrivibile allo smart working.

Su Zoom la sincronizzazione, ossia il collegamento tra l’audio e il video, lasciava un po’ a desiderare e la qualità del suono non era il massimo. L’High-Fidelity Music Mode invece risolve questi problemi. Come? Facendo esattamente l’opposto rispetto alla cancellazione del rumore già presente nel servizio: infatti questa nuova modalità mette in evidenza il suono ambientale, sia esso generato da uno strumento o riprodotto dagli altoparlanti nella stanza. La conseguenza è una qualità sonora molto più elevata rispetto a quando il rumore veniva cancellato mettendo in secondo piano il suono dello strumento, grazie all’eliminazione di ogni forma di compressione.

L’High-Fidelity Music Mode si può attivare mediante un’opzione introdotta nelle impostazioni della piattaforma. Attualmente questo aggiornamento è disponibile nei client del servizio per computer Windows e macOS, ma immaginiamo che sia in arrivo anche sui dispositivi mobile, se consideriamo che nell’immagine allegata al post di annuncio si vede una pianista che suona ripresa da uno smartphone. Inoltre l’introduzione di questa funzione per i cellulari permetterebbe agli insegnanti di musica di spostarsi nel caso in cui non ci fosse la possibilità di avere un computer in prossimità dei propri strumenti. Insomma, staremo a vedere quello che succederà.

Come sappiamo, Zoom ha avuto un successo strepitoso durante il periodo di lockdown e successivamente anche per lo smart working. Di conseguenza, la società ha scelto di investire sia nella scuola che per andare incontro a una delle categorie più bersagliate da questa crisi, cioè proprio i professionisti della musica. E se da un lato non vediamo l’ora di sentire suonare gli allievi e i loro insegnanti, dall’altro ci auguriamo che Facebook, LinkedIn, YouTube e magari anche Twitch adottino delle nuove funzionalità per fare live streaming in maniera professionale e allo stesso tempo in modo semplice. Perché da questo punto di vista c’è ancora molto da migliorare.

E voi cosa ne pensate?

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