Al WMF con il Mario Show: giorno 3.

Jun 19, 2022

Ieri è stato il terzo e ultimo giorno del WMF, che significa We Make Future: si tratta del più grande festival sull’innovazione digitale, che si è tenuto presso la Fiera di Rimini. Io sono stato presente durante tutto l’evento nell’Area Expo con il mio controfestival: il Mario Show, una maratona in diretta live e streaming che ha dato spazio a interviste, incontri, sorprese e intrattenimento. È stata un’esperienza grandiosa, che è stata resa possibile anche grazie ai partner che mi hanno accompagnato in quest’avventura: Seeweb, Hoopygang, Page Group, Med Store, ON Creative Company, OkNetwork, BAN, Adcom e Fc-Print.

La mia giornata di ieri è iniziata alle 8:30, con un caffè e due chiacchiere nel mio studio insieme a Enrico Battistelli dell’incubatore di startup BP Cube, al mio fido compagno Ivo Matteo Zanetta e a Cosmano Lombardo, chairman e ideatore del WMF. Poi mi sono assentato un quarto d’ora per raccontare a Laura Antonini di Radio Deejay la mia maratona, lasciando sul palco Ivo insieme all’inviata speciale del Mario Show Angie Lanotte. Agli ascoltatori di Radio Deejay ho voluto comunicare l’emozione unica di ritrovarsi dal vivo e la voglia di creare il futuro, non solo tecnologico, ma anche sociale.

Tornato nel mio stage, ho incontrato il primo ospite del giorno: lo YouTuber Andrea Ciraolo, con cui ho parlato di creazione di contenuti. Andrea ha dato un ottimo consiglio a chi vuole avvicinarsi a questo mondo: iniziare a fare contenuti senza prima perdere tempo a studiare la migliore telecamera, il format più appropriato oppure l’illuminazione adatta. Bisogna accendere il telefono e registrare, perché con il tempo si diventerà sempre più bravi e i propri contenuti acquisteranno valore: l’hardware è una scusa per procrastinare la partenza, ma è da folli comprare la strumentazione giusta prima di cominciare.

La seconda intervista di ieri è stata a Elisabetta Bruno di MagNews, una piattaforma di comunicazione omnicanale per il disegno e la gestione di progetti di conversione. Mi ha aggiornato su come è cambiato il customer journey negli ultimi quattro anni: nel tempo il percorso del cliente in diversi settori è diventato sempre più complesso, perché si è arrivati a un’integrazione completa dei canali digitali. Ad esempio, quando ci troviamo in store magari utilizziamo lo smartphone per poi acquistare un determinato prodotto online. Per questo motivo, le aziende devono curare l’esperienza immersiva dei propri consumatori.

A seguire, sono venute a trovarmi due persone molto importanti: Beatrice e Franco, i genitori di Cosmano Lombardo. Beatrice descrive Cosmano come una persona umile e gli augura di restarlo sempre. Franco racconta di come gli siano sempre accanto e cerchino di supportarlo anche in questo evento, dove cercano di dargli una mano a livello morale. Parlando del tema del Festival, il futuro, Beatrice ritiene che bisogna affrontarlo con speranza: secondo lei senza speranza non si farebbero neanche gli eventi, perciò essere speranzosi nel futuro è anche conveniente. Un ragionamento da vero imprenditore.

Il mio ospite successivo è stato Tommaso Maggi di Rai Cinema, che al WMF era presente con uno stand dedicato alla realtà virtuale con una serie di visori messi a disposizione del pubblico. Per l’occasione, Rai Cinema ha selezionato due contenuti dalla sua library: un documentario sul primo lockdown girato nelle più belle città d’arte italiane e un cortometraggio sulle challenge online. Rai Cinema sta puntando sulla realtà virtuale perché rappresenta un nuovo modo di raccontare storie. Ha iniziato quest’avventura nel 2018 e per il futuro ha l’obiettivo di rendere sempre più accessibile questa tecnologia.

Dopo una rapida improvvisata di Giorgio Taverniti, uno degli organizzatori del Festival, ho intervistato Andrea Policardi di Page Group, con cui ho parlato di diversity e inclusion nel mondo del lavoro. I motivi di discriminazione in Italia sono il genere, l’età e diversi fattori socio-culturali come la nazionalità, la religione, l’orientamento sessuale e la disabilità. Da una ricerca effettuata da Page Group su 120 aziende, emerge che il 17% del campione non dà attenzione a questi temi e non vuole farlo. È un dato migliore rispetto ai numeri di qualche anno fa, ma in ogni caso il nostro Paese è ancora indietro rispetto ad altri.

Se l’Italia è indietro, l’ospite che mi ha raggiunto dopo Andrea è decisamente avanti: selezionata per me da Hoopygang, è Amelia Tomasicchio, super esperta di criptovalute e di economia digitale. Ha scoperto queste tematiche nel 2014 e sono state l’argomento della sua tesi di laurea. Nel 2018 ha fondato The Cryptonomist, il primo quotidiano online in lingua italiana che parla di valute digitali: con un milione e mezzo di lettori, The Cryptonomist parla a un pubblico ampio, perché il suo obiettivo è spiegare nel modo più semplice possibile le opportunità offerte dalle criptovalute al di là della speculazione. 

L’ultimo giorno del Mario Show è continuato con Marajeva Zizza di Hoopygang. Argomento dell’intervista: gli influencer. Questi ultimi non possono gestire tutto in autonomia: magari all’inizio possono fare ogni cosa da soli, ma quando arriva la notorietà hanno bisogno di supporto. Anche per questo esistono agenzie come Hoopygang, che aiutano nel loro lavoro gli influencer. Ma forse più che influencer dovremmo dire content creator, perché è così che adesso loro preferiscono essere chiamati: non puntano più tanto sull’aspetto, quanto sulla credibilità e sulla coerenza con il prodotto o servizio di cui parlano.

Tra un incontro e l’altro, mi sono spostato in Sala Podcast per parlare con Rossella Pivanti del Caffettino, il mio podcast quotidiano che da poco è arrivato a mille puntate, un record in Italia per un podcast nativo. Tornato nel mio stand, ho intervistato Valerio Fioretti di Med Store, che mi ha descritto un’iniziativa che il Gruppo Med sta portando avanti con BP Cube e con il supporto di Apple: una call for ideas per trovare la startup con l’idea più innovativa, che sarà finanziata per trasformarla in un’impresa di successo. Tutti i partecipanti avranno accesso alla Med Academy, che offre moltissimi contenuti formativi.

A proposito di formazione, successivamente Cristina Crupi mi ha fatto una breve ma interessante lezione sulla normativa che riguarda le startup e le PMI. In soli due anni Cristina ha pubblicato ben due libri: “Codice delle startup” e “Codice delle PMI”, fresco di stampa. Startup e PMI possono accedere a diverse agevolazioni, ma molti non ne sono a conoscenza, anche perché la normativa è sparpagliata in testi differenti. Lei perciò ha avuto l’idea di raggrupparla all’interno dei due libri. Oltre che alle startup e alle PMI, questi si rivolgono anche ai professionisti che le affiancano, per evitare che facciano errori.

Restando in tema di startup, Lorenzo Ferrara di BAN (Business Angels Network) mi ha presentato due startupper che si sono distinti nel WMF con i loro progetti: Tommaso Guerra di Golee, vincitrice della Startup Competition del Festival, e Andrea Bonacini di Mezzo Forte, che ha vinto il premio Startup 4 Culture. Golee sviluppa software per semplificare la gestione delle società sportive: lavora per 3.500 società italiane e inizia ad avere anche i primi clienti in Francia, Spagna e Portogallo. Mezzo Forte invece permette esperienze immersive in audio 3D, grazie a delle speciali cuffie a conduzione ossea.

Un altro startupper intervenuto al Mario Show è Maurizio Rea di Aerarium Chain, vincitrice del premio del pubblico nella Startup Competition del WMF. La startup mette la tecnologia al servizio del patrimonio artistico e culturale, utilizzando gli strumenti più avanzati per identificare le opere, tracciarle, confrontarle e preservarle. Aerarium Chain lavora con molti musei italiani e ha qualche cliente anche in altri Paesi europei. A questo proposito, Maurizio mi ha raccontato come la Francia e l’Inghilterra, nonostante abbiano un patrimonio minore rispetto all’Italia, sappiano farlo fruttare almeno cinque volte più di noi.

L’ultima tappa della maratona l’ho percorsa con qualche amico: prima in compagnia di Ivo e Angie, che nella giornata ci ha divertiti con tanti collegamenti. Poi con Renato Franchi di Star Comics, che insieme a Ivo è stato giudice d’eccezione dei fantastici video realizzati in questo terzo giorno dagli ambassador di Hoopygang: Heidi Iuliano, Simona Anzaldi e Daniele Subrizi. Poi abbiamo fatto il punto di questa esperienza con Simona Elena Grigore, fotografa ufficiale di ON Creative Company, che ha coordinato la diretta. Per lei, come per tutti noi del Mario Show, è stata una tre giorni che non scorderemo facilmente.

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